Il Cedarchis vince un brutto derby

CEDARCHIS-ARTA 1-0

GOL: 23’pt Gollino.
CEDARCHIS: Crucil, Puntel, Puppis, Mazzolini (16’ st Della Pietra), Di Lorenzo, Faccin (10’st Gnoni), Nassivera (20’ st Fantin), Mereu (27’ st De Toni), Micelli (4’st Serini), Alessandro Radina, Gollino. A disposizione: De Giudici, Muner. All. Giacomino Radina.
ARTA: Somma, Giarle, Rainis, Caroli (28’ st Candoni), Nicola Merluzzi, Farinati (19’ st Solari), Matteo Candotti (18’st Bellina), Luca Merluzzi (1’ st Belgrado), Sgoifo (37’ pt Pasta), Ortis, Polettini. A disposizione: Riccardo Candotti, Cumin, Cozzi, Pili. All. Thomas Cocchetto.
Arbitro: Travan di Trieste.
Note: ammoniti Faccin, Mereu, Pasta e Crucil. Angoli 6 a 2 per l’Arta. Recupero 2’+6’.

di MASSIMO DI CENTA

ARTA TERME. Il Cedarchis si aggiudica un derby che sicuramente non rimarrà memorabile. Francamente bruttino lo spettacolo offerto allo “Zuliani”: poco, gioco, tanti errori e nemmeno l’agonismo che di solito caratterizza le stracittadine. Come detto, se lo aggiudicano i giallorossi, ma un pareggio probabilmente sarebbe stato il risultato più giusto perché le due squadre si sono sostanzialmente equivalse per quanto riguarda il numero di occasioni create. Poche idee da una parte e dall’altra e tanti, troppi errori, che non hanno fatto mai decollare il match. La partita era importante soprattutto per l’Arta a caccia di punti per una salvezza che deve ancora essere conquistata, ma i rossoblu hanno fatto pochino in relazione a quelle motivazioni che avrebbero dovuto avere. I giallorossi (scesi in campo con la formazione largamente rimaneggiata) sono stati bravi a sfruttare una delle occasioni create poi si sono compattati cercando il contropiede. Partita che inizia su ritmi piuttosto blandi e a ravvivarla sono i tentativi prima di Micelli e poi di Alessandro Radina che trovano però sempre pronto Somma nelle risposte. A metà frazione il gol decisivo: su una riconquista del pallone a centrocampo, Mereu dà palla in corridoio a Gollino che, sgusciando tra i centrali dell’Arta in posizione sospetta, fila verso l’area per poi giustiziare Somma che stavolta non può nulla. La reazione dei termali è davvero poca cosa, con Cocchetto costretto a sostituire Sgoifo per un colpo alla coscia. Al suo posto entra Pasta, che assieme a Belgrado (in campo dopo la pausa) vivacizza il fronte offensivo rossoblu. È proprio Belgrado, a inizio secondo tempo, ad impegnare seriamente per la prima volta Crucil che risponde brillantemente al tentativo dell’attaccante avversario. Poi è Pasta ad entrare in scena con tre tentativi importanti: nel primo caso la sua conclusione nel cuore dell’area è rintuzzata da un recupero miracoloso di Puppis (il migliore dei suoi); nel secondo spreca da favorevole posizione calciando alto ed infine sfiora il montante alla destra di Crucil, dopo un prepotente spunto sulla destra. Rimasto indenne dopo questa fiammata, il Cedarchis prova a pungere di rimessa e per ben due volte Serini calcia a lato da posizione favorevole, poi è Fantin ad essere fermato per un fuorigioco inesistente quando stava filando tutto solo davanti a Somma. L’assalto finale dei termali è generoso quanto scomposto e produce troppo poco per impensierire Crucil. Ci sarebbe forse un rigore per l’Arta, quando su un traversone da sinistra, nel cuore dell’area, il pallone colpisce un gamba di Gnoni e poi carambola sul braccio del giocatore giallorosso. La regola dice che se il pallone colpisce prima un’altra parte del corpo non è rigore, ma il braccio di Gnoni è oggettivamente troppo largo: classico caso da Var, che però qui non c’è e quindi decide l’arbitro. Finisce dopo 6’ di recupero e ora l’Arta dovrà cercare i punti per restare in Prima nelle prossime tre partite, che prevedono il Real, in casa, la Pontebbana in trasferta (partita fondamentale se non decisiva) e infine i Mobilieri allo “Zuliani”.

(foto di Alberto Cella)

 

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