Il Real non molla e ora attende il Cavazzo. Per l’Arta si fa dura

ARTA TERME-REAL 1-2

GOL: st 13’ Belgrado, 28’ D’Aronco, 33’ Mazzolini (rig.).
ARTA TERME: Ponte, Cumin (12’st Cristian Bellina), Rainis, Caroli (9’st Belgrado), Solari (39’st Luca Merluzzi), Nicola Merluzzi, Candotti (27’st Cozzi), Daniel Candoni, Pasta, Ortis, Polettini. A disposizione: Candotti, Giarle, Ferraiuolo. All. Thomas Cocchetto.
REAL I.C.: Graziano, Nettis (12’st Mori), Mattia Bellina (20’st Martini), Nassimbeni, Tormo (32’st Nardella), D’Aronco, Nicolò Candoni, Scarsini, Cecconi, Mazzolini, Mentil (12’st Carnir). A disposizione: Romanin, De Felice, Bertolini. All. Francesco Marini.
Arbitro: Strazimiri di Udine.
Note: espulsi Cecconi (20’st), Pasta (37’st), i guardalinee Cassutti e Puntel e l’allenatore Cocchetto (44’st). Ammoniti Nicola Merluzzi, Tormo, Graziano, Candotti, Solari, Pasta, Ortis, Polettini, Cristian Bellina e D’Aronco. Angoli 5-3 per il Real. Recuperi: 5’+10’.

di ANDREA CITRAN

ARTA TERME La posta in palio, per motivi opposti molto alta per entrambe le squadre, ha dato vita ad una partita particolarmente intensa, ma non bella. Allo “Zuliani” alla fine ha vinto il Real di Marini, ma pareggiando la squadra termale non avrebbe certamente rubato nulla. Si è erto a protagonista del match anche il direttore di gara Strazimiri, che non si è risparmiato nel comminare cartellini. Tante le proteste nei suoi confronti, soprattutto da parte dei padroni di casa; alla fine due sono stati i giocatori espulsi, otto gli ammoniti e tre i “dirigenti” (tutti dell’Arta) allontanati dal campo.
Primo tempo che termina a reti inviolate: Real più pericoloso, Arta che costruisce, ma gli manca sempre l’ultimo passaggio. Due le azioni di rilievo: Cumin, al 7’, salva sulla linea di porta respingendo la conclusione di Mentil; lo stesso Mentil, al 37’, pescato libero sul secondo palo, conclude alto sulla traversa.
Nella ripresa parte bene la squadra ospite, ma sono troppo “morbide” le conclusioni di Bellina e Cecconi. Siamo al 7’ quando Graziano decide di dribblare in area Pasta, che gli ruba la sfera per poi venire atterrato. Rigore netto e ammonizione per il portiere impontino. Sul dischetto si presenta lo stesso Pasta che, calciando centralmente, si fa respingere il tiro da Graziano con il piede di richiamo. Lo stesso Pasta, un minuto dopo, ha l’occasione per portare in vantaggio l’Arta, ma conclude sul fondo da buona posizione. Preme l’Arta che, al 13’, perviene al gol del vantaggio con il da poco entrato Belgrado, il quale calcia dalla sinistra mandando la palla in rete su assist di Pasta. Al 20’ la formazione ospite rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Cecconi (fallo in gioco pericoloso su Ortis), l’Arta insiste in avanti, Graziano si oppone un paio di volte ai tentativi di Pasta ma, al 28’, un po’ a sorpresa, il Real perviene al pareggio: punizione dal limite battuta velocemente da Carnir per l’inserimento di D’Aronco che, da sottomisura, batte l’incolpevole Ponte. Il Real a questo punto, nonostante non pervengano buone notizie da Cavazzo, ci crede. Al 31’ Martini entra in area dribblando tre difensori e viene trattenuto per la maglia da Solari. Strazimiri concede il penalty che Mazzolini, nonostante Ponte intuisca la traiettoria, trasforma, portando in vantaggio i suoi. Gli animi si accendono, fioccano i cartellini, al 37’ Pasta rimedia la sua seconda ammonizione, ristabilendo quindi la parità numerica. Sono ben dieci i minuti di recupero concessi dall’arbitro, nel corso dei quali l’Arta, al 47’, ha l’occasione per pareggiare con Belgrado, il cui calcio di punizione da buona posizione si stampa sulla traversa, per poi tornare in campo.
Finisce così con la vittoria del Real, che rinvia ancora la festa scudetto al Cavazzo e che la prossima settimana ospiterà la capolista al “Pittoni”. Rammarico per la compagine di Cocchetto (allontanato nei minuti finali dalla panchina quale “responsabile” della stessa) che, per le contemporanee vittorie della Velox sui Mobilieri e del Villa sulla Pontebbana, si ritrova in classifica in uno scomodissimo terz’ultimo posto.
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(foto di Andrea Citran)

 

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