di MASSIMO DI CENTA
Facendo fede a quello che è stato l’andamento di tutto l’anno, la Seconda Categoria ha riservato emozioni ed incertezza anche in quest’ultima giornata. Alla fine, sale il Tarvisio e retrocede La Delizia (di fronte ieri), ma i colpi di scena non sono mancati. Vediamo. Allora, il Tarvisio deve attendere esattamente 63’ per venire a capo di un match che stava controllando senza riuscire a trovare la via del gol. Ci ha pensato Ciotola a stappare la contesa, chiusa nei minuto di recupero da Felaco.
Tutto questo mentre Cercivento e Viola si rincorrevano in una match avvincente, vinto poi dalla seconda squadra di Cavazzo ma con profonda delusione, visto il risultato di Priuso. Incredibile la salvezza della Val del Lago, ottenuta con la vittoria di Lauco: sotto nella fase iniziale, i biancazzurri recuperano poco dopo. Il pareggio a quel punto avrebbe significato spareggio con La Delizia, ma a 1’ dalla fine Scilipoti porta in vantaggio gli ospiti. Fatta per la salvezza? Macché, al 91’ Costa pareggia i conti e riprende quota l’ipotesi spareggio, definitivamente spazzata via dal gol di Samuel Danelutti al 97’!
Sugli altri campi, detto della vittoria dell’Ancora a Paluzza (che determina il pari merito tra le due squadre all’ultimo posto), rimane da parlare di Sella Azzurra e Ovarese, che adesso dovranno incontrarsi per stabilire la vincente della categoria. L’Ovarese viene spazzata via in casa dal ciclone Vidali (3 gol alla sua ex squadra!) che porta il Ravascletto ad una vittoria non proprio pronosticabile. La cosa strana è che la Stella Azzurra, che stava perdendo a Sappada, raggiunge il pari al 94’, pari che significa, appunto spareggio.
IL PROTAGONISTA. La salvezza della Val del Lago è un piccolo capolavoro: un punto solo, dopo 8 giornate, avevano il sapore di una condanna. E invece, Fabio Picco, con pazienza, sapienza e buon senso, piano piano, ha tirato fuori la squadra dal baratro. È lui il maggior protagonista di questa che è una vera e propria impresa. Strano il destino di Picco, che sembra dovere sempre vivere i suoi successi nell’ombra. E invece nelle vittorie della squadre che allena c’è molto di suo: fu così a Cavazzo (anche le grandi squadre vanno sapute guidare) ed è stato così nella salvezza di quest’anno e di quella della passata stagione.
(nella foto la festa negli spogliatoi della Val del Lago)