Il pagellone della Terza Categoria

di MASSIMO DI CENTA

Conclusa la stagione, è tempo di bilanci. Partiamo con la Terza Categoria.

AMPEZZO. Alla fine arriva una promozione che sembrava compromessa dopo la sconfitta in casa dell’Audax e il pareggio sul campo del Val Resia. Doveva essere una delle protagoniste della stagione e così è stato. Cescutti ha dato un volto e un’anima ad una squadra giovane e con margini di miglioramento davvero inesplorabili. VOTO 8,5. IL MIGLIORE: Daniele Battistella.

ARDITA. Una stagione assolutamente da incorniciare. La Coppa di categoria e il secondo posto in campionato rappresentano un bottino davvero soddisfacente, anche perché i risultati non sembrano arrivati per caso: l’Ardita sa giocare un calcio bello, pulito e redditizio. Il lavoro di Maurizio Romanin, insomma, ha pagato eccome. VOTO 9. IL MIGLIORE: Pietro Pallober.

AUDAX. Sconfitta nella finale di Coppa di categoria e sconfitta nello spareggio. Ci sarebbe da pensare a un fallimento. E invece, non ce la sentiamo di considerare negativa la stagione dei fornesi, soprattutto ripensando alle tante difficoltà per allestire la squadra. Di Prisco, a botta calda, sarà deluso, ma ripensandoci a bocce ferme crediamo che non potrà che essere orgoglioso del cammino dei suoi: alla fine resta a mani vuote, ma quello che ha fatto è quasi un miracolo, visto il punto di partenza. VOTO 7. IL MIGLIORE: Francesco Maria Rossini.

BORDANO. Una stagione tutto sommato in linea con quelle che erano le aspettative della vigilia, anche se, nella prima fase, la squadra è parsa davvero troppo sotto tono. C’è ancora lavoro da fare per colmare il gap e poter ambire in futuro ad una promozione che l’ambiente meriterebbe di sicuro. VOTO 5. IL MIGLIORE: Alex Forgiarini.

CASTELLO. Carnelutti era fiducioso all’inizio, ma forse nemmeno lui si aspettava un’annata del genere: i rosanero sono cresciuti partita dopo partita, acquisendo coscienza e consapevolezza della loro forza. Promozione già in cassaforte al termine della prima fase (13 vittorie e una sola sconfitta) visto il vantaggio accumulato. VOTO 9,5. IL MIGLIORE: Ionut Focan.

COMEGLIANS. La somma dei punti fatta tra prima e seconda fase è superiore a quella dello scorso anno. Aldilà del dato numerico, la squadra ha mostrato qualche progresso e tutto sommato, una crescita lenta ma costante è quello che la società cerca. VOTO 6. IL MIGLIORE: Jacopo Crosilla.

EDERA. L’avvicendamento tecnico durante la stagione significa che i problemi temuti alla vigilia si sono poi rilevati tali, in una squadra che quest’anno non aveva molte pretese se non quella di provare a far maturare qualche giovane interessante. VOTO 5. IL MIGLIORE: Cristopher De Caneva.

FUSCA. La difficile ripartenza dello scorso anno non poteva non avere ripercussioni anche in questo. L’entusiasmo non manca e il gruppo che si è formato sembra davvero far ben sperare per il futuro. Il cambio tecnico in estate è stato il segnale che qualcosa evidentemente non andava. I margini di miglioramento sembrano ampi e anche abbastanza immediati. VOTO 6. IL MIGLIORE: Gabriele De Toni.

MOGGESE. Una stagione sotto le aspettative iniziali. Una lunga catena di infortuni, soprattutto di giocatori chiave come Missoni, Nesina e Revelant,ha penalizzato la squadra, che ha dovuto sopportare anche l’indisponibilità di Di Marco. Gli aspetti positivi sono legati alla crescita di un paio di ragazzi destinati a diventare punti di forza nei prossimi anni. VOTO 5. IL MIGLIORE: Matteo Marcon.

SAN PIETRO. Non era facile ripartire dopo alcuni anni di inattività, ma qualcosa di interessante si è visto. Nelle prime giornate giornate la squadra, cavalcando l’onda dell’entusiasmo, aveva fatto più che bene. Poi, la stagione è andata avanti secondo quelle che probabilmente erano le aspettative, con un buon picco di rendimento nella seconda fase. Il grande lavoro a livello di settore giovanile lascia presagire un futuro meno complicato. VOTO 6,5. IL MIGLIORE: Matteo Zampol.

TIMAUCLEULIS. A un certo punto sembrava che i biancazzurri potessero recitare un ruolo importante. Poi, qualche prestazione sciagurata ha ridimensionato le ambizioni. I gol di Di Lena e Candoni a volte hanno risolto alcune partite, ma è chiaro che bisognerà lavorare sul resto del collettivo. Il divorzio consensuale con Max Martina a fine agosto è stato abbastanza inspiegabile. VOTO: 6. IL MIGLIORE: Nicola Di Lena.

TRASAGHIS. Che dovesse essere una stagione complicata lo si sapeva, ma il fatto di essersi iscritti è già una piccola vittoria. Ci vogliono tempo e risorse per ricostruire un ambiente, ma dai messaggi della società apparsi sui social pare proprio che l’entusiasmo non manchi. VOTO 5. IL MIGLIORE: Jonathan Alemanno.

VAL RESIA. Non ci è mancato molto affinché la squadra potessi giocarsi le proprie possibilità. Evidentemente manca ancora qualcosa, ma si può dire che, nel complesso, si sta lavorando bene. L’eliminazione del Campagnola in Coppa Carnia resta una delle più belle soddisfazioni dell’anno. VOTO 6. IL MIGLIORE: Luca Silverio.

VELOX B. Continuano a crescere i giovani gialloblu e questo per l’allenatore Stefano Maggio è già motivo di soddisfazione, in quanto fin dall’inizio ha sempre affermato che l’importanza di un progetto non deve necessariamente essere legata ai risultati. La società Velox tiene molto alla sua seconda squadra e i sacrifici fatti valgono senz’altro la pena. VOTO 6. IL MIGLIORE: Mathias Pittino.

VERZEGNIS. C’è stato un momento del campionato in cui i rimpianti erano veramente tanti: i neroverdi erano lì, non lontani dalle prime, ma qualcosa evidentemente è mancato: non si può, per esempio, a distanza di pochi giorni battere l’Ardita e poi perdere (con tutto il rispetto) con una squadra, il Comeglians, nettamente inferiore. VOTO 5,5. IL MIGLIORE: Roberto Larese Prata.

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