di BRUNO TAVOSANIS
Il Teatro comunale di Forni Avoltri ha ospitato oggi la festa per i 70 anni del Carnico alla presenza del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete. Con lui c’erano il vicepresidente della FIGC Daniele Ortolano, il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci, il presidente regionale Ermes Canciani e tanti colleghi provenienti da tutta Italia, il consigliere Franco Sulli e il Delegato di Tolmezzo Maurizio Plazzotta, accompagnato da tutti i suoi collaboratori. Sempre nell’ambito sportivo, in sala anche il presidente dell’AIAC regionale Dante Cudicio e della sezione carnica Fausto Barburini, oltre al presidente della sezione AIA di Tolmezzo Fabrizio Marchetti. Le istituzioni erano rappresentante dall’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, dal presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin, dai consiglieri Manuele Ferrari e Massimo Mentil (entrambi a lungo calciatori nel Carnico; Mentil, peraltro, ha proposto qualche sua storica imitazione, da Petris a Ortobelli, da Cortiula a Toffoletto, passando per Barburini), il presidente del BIM Michele Benedetti (già Delegato di Tolmezzo), il presidente della Comunità di Montagna della Carnia Ermes De Crignis e tanti sindaci del territorio, accolti dalla collega “padrona di casa” Sandra Romanin. Presente anche il presidente dell’AFDS Roberto Flora, che ha ricordato l’iniziativa “Il Carnico dona”.
La cerimonia è iniziata con il videomessaggio del presidente della FIGC Gabriele Gravina: «Il Carnico è qualcosa di unico, perché alimenta amicizia e competizione – ha detto il numero 1 del calcio italiano -. La Carnia, con il suo campionato così fortemente identitario, incarna lo spirito più genuino del calcio. Grazie a Canciani ho capito il significato di questo campionato e la sua importanza». Nel suo intervento Abete ha sottolineato l’importanza di un campionato come questo, unico nel suo genere, ricordando la passione per il calcio di questa regione, tanto che il prossimo 25 novembre, alla Festa della Benemerenze a Roma, saranno tante le società FVG premiate per i 100 di vita e tra queste il Villa. L’abruzzese Ortolano ha ammesso di non conoscere questa realtà, che l’ha fatto tornare indietro di 30-40 anni, riscoprendo tante cose belle, mentre Tisci si è augurato che il calcio carnico possa proseguire nella valorizzazione dei giovani.
Quasi tutti coloro che sono saliti sul palco, introdotti dai presentatori Francesca Spangaro e Massimo Radina (che hanno iniziato il loro percorso giornalistico proprio con il Carnico), non hanno nascosto di essere emozionati, compreso Canciani: «Ho sempre portato il Carnico come esempio ai miei colleghi presidenti regionali e credo che, essendo qui presenti, ora hanno capito appieno il suo significato – le sue parole -. Sono onorato di rappresentare questo movimento». Sulli ha spiegato che la scelta di Forni Avoltri per la festa è dovuta al fatto che rappresenta pienamente il movimento, essendo un piccolo paese a 900 metri di quota, mentre Plazzotta ha affermato: «Il calcio carnico è tante cose, rispecchia e esalta il valore del calcio dilettantistico, ovvero divertimento, aggregazione, svago per gli anziani e opportunità per i più piccoli, campanile ma anche turismo e economia. Ringrazio anche Radio Studio Nord per quanto sta facendo non solo in ambito giornalistico, ma anche con gli eventi collaterali».
Sandra Romanin con orgoglio ha ricordato il successo nella Coppa di categoria e la promozione ottenuta quest’anno dall’Ardita: «Una squadra composta da ragazzi del posto, seguiti da un’intera comunità e da tanti piccoli tifosi, a conferma che, ricordando il biathlon, il nostro è un paese che coniuga natura e sport», ha aggiunto.
Per Barbara Zilli, gemonese, il Carnico è un mondo tutt’altro che sconosciuto: «Sono moglie di un capitano della Stella Azzurra (Ivan Venturini, ndr) e mamma di 2 piccoli giocatori. La domenica invece che al mare, seguivo il Carnico, che non si chiudeva dopo i 90′, perché c’era anche il dopopartita al chiosco. Ho imparato molto dal Carnico, una sana rivalità che mette assieme l’anima dei carnici e quella di tutte le altre comunità dell’Alto Friuli. Un mondo che rappresenta la capacità di stare insieme, di vivere il proprio territorio e rafforza l’orgoglio di appartenenza. Per queste motivazioni già nei mesi scorsi abbiamo voluto supportare la crescita del campionato in modo concreto con un finanziamento di 135 mila euro a favore di un progetto a sostegno del settore giovanile e anche per incoraggiare la pratica del calcio femminile». Bordin invece ha proposto a Mentil di portare le sue imitazioni anche in Consiglio Regionale, magari per raffreddare gli animi nei momenti caldi.
Poi le premiazioni ad alcuni protagonisti del Carnico: hanno ricevuto un riconoscimento il giudice sportivo Emidio Zanier, l’allenatore pluriscudettato Mario Chiementin, l’arbitro Giordano Maieron, Enzo Dorigo per i 25 anni di presidenza del Villa, l’eterno Gildo De Toni (classe 1967, quest’anno in campo con il Comeglians e nessuna voglia di smettere), il fotografo Alberto Cella (sua la foto di copertina, QUI LA FOTOGALLERY) e Renato Damiani. Quest’ultimo, assieme a Massimo Di Centa, ha scritto il libro “70 anni di Campionato Carnico 2011-2023”, presentato nell’occasione.
L’intero appuntamento è stato seguito in diretta sulla pagina Facebook del Campionato Carnico. Riproponiamo il video.