Il pagellone della Seconda Categoria

di MASSIMO DI CENTA

Proseguiamo il bilancio del Carnico 2023. Dopo quello la Terza Categoria, ci dedichiamo in questa occasione alla Seconda.

ANCORA. La tranquilla salvezza dello scorso anno, probabilmente, aveva alimentato aspettative maggiori, che invece sono state smentite dal campo. La formazione di Silvano Agostinis è parsa in difficoltà già dalle prime giornate e dopo non si è più ripresa. Qualche exploit isolato, ma troppo poco per sperare di salvarsi. VOTO: 4,5. IL MIGLIORE: Massimiliano Gorenszach.

CERCIVENTO. La conquista della Coppa di Seconda non può salvare la stagione. Praticamente sempre tra le prime, la squadra si è sfaldato nel momento chiave del torneo, crollando probabilmente dal punto di vista psicologico. Quattro punti nelle ultime sei partite sono troppo pochi per sperare di farcela. La sconfitta interna con la Stella Azzurra è stata la svolta. VOTO: 5,5. IL MIGLIORE: Francesco Alpini.

LA DELIZIA. Nonostante exploit davvero sorprendenti (la vittoria a Tarvisio e quella interna col Cercivento), la squadra è mancata negli scontri diretti con le altre pericolanti. E non è servito nemmeno il cambio in panchina per invertire il trend. VOTO: 5. IL MIGLIORE: Mauro Steffan.

LAUCO. Campionato assolutamente positivo: a un certo punto gli arancioni si erano ritrovati incredibilmente vicini alla zona promozione. C’è il rammarico per qualche punto perso all’inizio, ma il buon comportamento in alcune gare con le cosiddette grandi del girone fanno pensare che i ragazzi di Spiluttini potessero davvero provarci. VOTO: 6,5. IL MIGLIORE: Manuel Costa.

OVARESE. Non è facile retrocedere e l’anno successivo risalire subito. Brovedani ha dovuto fare i conti con una lunga lista di indisponibili e con giocatori che hanno fatto sacrifici enormi per garantire un rendimento adeguato, stringendo i denti. Qualche punto buttato via con le piccole è stato compensato da un buon comportamento negli scontri diretti. Un pizzico di delusione per la finale di Coppa di categoria. VOTO 8: IL MIGLIORE: Flavio Fruch.

PALUZZA. Inizio scoppiettante poi un lungo, lento declino, con la squadra incapace di gestire partite che sembravano ormai in cassaforte. Eppure tra i tanti giovani schierati ce ne sono alcuni in gamba. Due acuti importanti (le vittorie contro Viola e Ovarese) poi il buio con una serie lunghissima di sconfitte. VOTO: 4. IL MIGLIORE: Giorgio Plazzotta.

RAVASCLETTO. Virtualmente la squadra era salva già da un pezzo, ma, come lo scorso anno, si è dovuto attendere la matematica alla penultima giornata. I gol di Vidali e Di Centa e la tenuta dei non più giovanissimi Berti e Durigon hanno in qualche modo compensato una fase difensiva in certe occasioni davvero rivedibile. La mano di Luca Craighero si è vista, eccome! VOTO: 7. IL MIGLIORE: Maurizio Vidali.

SAPPADA. La salvezza matematica è arrivata all’ultima giornata, ma era nell’aria già da qualche domenica. Piller ha pagato soprattutto la latitanza di uomini gol, mentre la fase difensiva è stata sicuramente all’altezza, garantendo tenuta e punti buoni per la classifica. VOTO: 6. IL MIGLIORE: Marco Fauner.

STELLA AZZURRA. Un brutto periodo, tra agosto e settembre, “ammortizzato” dal brillante inizio. Peirano ha saputo ricompattare l’ambiente quando sembrava che tutto dovesse essere compromesso. La vittoria a Cercivento, proprio nel pieno del momento-no, ha ridato morale e certezze. VOTO 8: IL MIGLIORE: Francesco Dal Pont.

TARVISIO. La formazione di Mascia centra la promozione all’ultima giornata dopo un campionato che ha presentato momenti difficili. Rosa con tanti elementi (Felaco, Ciotola, Matiz) di qualità e tanti “gregari” a formare un gruppo amalgamato alla perfezione dall’esperienza dell’allenatore. VOTO: 8. IL MIGLIORE: Stefano Matiz.

VAL DEL LAGO. Una salvezza a dir poco incredibile, se si pensa che su 22 giornate i biancazzurri sono rimasti fra le ultime tre fino all’ultimo turno. Una rimonta pazzesca e il merito di non aver mai mollato anche quando sembrava tutto perduto. I meriti di Fabio Picco sono incontestabili. VOTO: 7. IL MIGLIORE: Edoardo Scilipoti.

VIOLA. Ancora una volta sfuma nelle ultime giornate il sogno promozione. L’età media molto giovane della squadra potrebbe essere una chiave di lettura. Sono mancati e non poco i gol di Macuglia, a lungo infortunato. Con lui, probabilmente, questo poteva essere l’anno buono. Classica formazione che ha bisogno di giocare bene per conquistare i tre punti. Manca il cinismo di vincere le partite “sporche”. VOTO: 5,5. IL MIGLIORE: Mauro Marin.

(foto di Alberto Cella)

 

 

 

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