Il presidente Daniela Franz: «L’Illegiana una scelta di cuore»

di MASSIMO DI CENTA

L’Illegiana vista con gli occhi di una donna, quelli del nuovo presidente, la dottoressa Daniela Franz. Sarà lei a guidare la società neroverde che riparte dalla Seconda Categoria con tante speranze e tanta voglia di fare. Ci sembra normale domandarle per prima cosa il perché di questo suo avvicinamento al calcio carnico.
«È stata una scelta di cuore – risponde – Mio marito Orlando e mio cognato Fiorenzo Scarsini sono stati personaggi importanti per la società, alla quale hanno dedicato molto tempo. L’Illegiana in casa era uno degli argomenti preferiti e col tempo mi ci sono affezionata anch’io. Adesso che non ci sono più mi è venuto quasi spontaneo non interrompere questo rapporto familiare».

Logico, quindi, che quando è stata contattata abbia subito accettato.

«Non ho avuto esitazioni, anche se di calcio non sono un’esperta. Ho solo cercato figure importanti in grado di darmi una mano, persone che come me avevano l’Illegiana nel cuore ma sapessero anche districarsi nel mondo del pallone».

Una società, dunque, che riparte facendo leva sullo spirito di campanile.
«Certamente: Pietro Iob, Alessandro Scarsini e Cristiano Iob si occuperanno della gestione tecnica, mentre io mi impegnerò a prendere iniziative sicuramente più gestionali, con l’aiuto prezioso di Claudio Iob».

Ha già in mente qualche idea?
«Come prima cosa vorrei che fosse migliorata la struttura del campo sportivo: ristrutturare gli spogliatoi, per esempio, rendendoli più accoglienti. Poi c’è la questione del chiosco, che vorrei trasformare in un luogo di aggregazione e farlo diventare un punto d’incontro per la gente d’Illegio. Poi ci sono altre questione legate alla sicurezza sulle quali davvero sarò intransigente. A tutto questo aggiungerei un progetto ambizioso: quello dell’illuminazione del campo. Chiaro che per questo avrò bisogno dell’aiuto dell’amministrazione comunale di Tolmezzo».

Tanta carne al fuoco, insomma. Cosa chiede alla gente del paese?
«Soprattutto tanto affetto e partecipazione. Personalmente mi ha fatto male vedere la squadra retrocedere in Seconda Categoria. Ecco, vorrei che tutta la comunità, da questa delusione, trovasse la forza e gli stimoli giusti per tornare subito nella massima serie del campionato».

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