Intilia: «Al Fusca abbiamo un progetto che darà i suoi frutti»

di MASSIMO DI CENTA

«Il Fusca è stata la mia prima squadra da calciatore e fatalità ha voluto che fosse la prima anche da allenatore».
Inizia così la nostra chiacchierata con Patrick Intilia, tecnico, appunto, della squadra arancione. Al lavoro già dai primi giorni di marzo, l’allenatore ha già potuto farsi qualche idea su quello che potrebbe essere il percorso dei suoi.
«Credo – precisa – che sarebbe molto importante continuare la crescita iniziata sul finale del campionato scorso, dove abbiamo dimostrato che non eravamo di molto inferiori alle squadre che alla fine si son giocate la promozione. Ovvio, per fare il salto di qualità l’aspetto mentale sarà importantissimo ed è qui che dovrò lavorare bene con i miei giocatori. Più in generale sono sicuro che sarà un bel campionato, molto equilibrato con tante partite e l’incognita infortuni potrà fare la differenza».

Come ti trovi in Curiedi?
«Dopo l’esperienza dello scorso anno, quando subentrai a Dzananovic, ho deciso di rimanere in questa squadra perché reputo il Fusca una società “sana”, con la quale abbiamo pianificato un progetto che son convinto darà i suoi frutti».

Soddisfatto dei nuovi inserimenti nel gruppo?
«Moltissimo. Con gli arrivi di Denis Zozzoli, Davide Screm, Giovanni Lessanutti, Luca Bombardier, Francesco Zozzoli, Marco Rosean, Diego Peresson e il ritorno di Maurizio Lena abbiamo aggiunto qualità in ogni reparto. Ci dispiace aver perso Matteo Zanon, buon giocatore e ottima persona, che ci ha lasciati per motivi personali».

La Coppa può essere un obiettivo?
«Premesso che per quanto riguarda la formula sperimentata lo scorso anno mi piace molto, sì, posso dire che punteremo molto su questa manifestazione. Lasciatemi chiudere con un augurio personale: buon Carnico a tutti!».

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