Vincenzo Radina: «Obiettivi? Quando scegli il Cedarchis…»

di MASSIMO DI CENTA

Vincenzo Radina e il Cedarchis si ritrovano ed è logico chiedere al tecnico il perché di questa scelta.
«Innanzitutto, per una questione di tempo – risponde -, nel senso che, causa gli impegni lavorativi, non era più sostenibile un campionato impegnativo come quello invernale. Secondariamente, perché Cedarchis è la squadra del paese di mio padre e dove da calciatore ho fatto solo un anno e per di più non benissimo. Spero quindi di rifarmi come allenatore».

Avete iniziato presto la preparazione?
«Sì, il 2 marzo, per consentire a tutti ed in particolare ai turnisti un buon numero di allenamenti, in vista della partenza, che per noi sarà il 20 aprile con la Supercoppa».

Soddisfatto della campagna acquisti?

«La società ha cercato in tutti i modi di creare una squadra competitiva e credo ci sia riuscita, anche se sappiamo che manca una ulteriore prima punta all’organico. Sono arrivati giovani interessanti come Marcello Zanier e Jacopo Candoni dal Tolmezzo, due portieri nuovi come Christian Pagnucco e Michael Puppis, dal calcio a 5 Michele De Giudici e dal settore giovanile del Cavazzo Michele Messina, mentre Antonio Iurlaro non riuscirà a dare la sua disponibilità salvo in caso di estrema necessità. Poi c’è Enzo Alberganti, che ha ripreso l’attività dopo un paio di anni ai box e infine i graditi ritorni di due giocatori di esperienza e assoluta affidabilità come Gabriele Fabiani dalla Velox e Matteo Migotti dal Cavazzo. Per quanto riguarda le partenze, hanno lasciato il Cedarchis Simone Crucil e Fabio Di Lorenzo: inutile negare però, che le uscite più importanti sono quelle di Alessandro Radina e Samuel Micelli, due giocatori che hanno dimostrato gli scorsi anni di poter spostare gli equilibri, ma sono convinto che chi è rimasto farà di tutto per non farli rimpiangere».

Obiettivi?
«Quando scegli il Cedarchis sai che la dirigenza ha un solo obiettivo. Sono consapevole però che ci sono sicuramente due o tre squadre superiori a tutte le altre. Sarà un campionato penso molto equilibrato, dove sarà difficile fare punti ovunque, serve quindi tanto lavoro e tanto sacrificio. L’obiettivo deve essere quello di ridurre il gap di punti dalla prima e dare un senso al nostro campionato fino alla fine».

E la Coppa Carnia?
«Siamo i detentori e dobbiamo cercare di fare di tutto per difendere il titolo, prima però bisognerà passare i gironi che, considerato che saranno nuovamente con tutte squadre della stessa categoria, non sarà facile. Poi ci saranno le partite secche e bisognerà capire in che condizioni ci si arriva, poi come sempre è il campo che parla, adesso sono solo chiacchiere».

Volevi aggiungere un ultimo pensiero, vero?
«Chiedo ancora un piccolo spazio per ringraziare il Tolmezzo, ed in particolare il presidente Michele Ianich per gli anni passati assieme, che mi sono serviti tantissimo».

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