Tiziano Coradazzi al lavoro per ricompattare La Delizia

di MASSIMO DI CENTA

Dopo la retrocessione nello scorso campionato, La Delizia riparte dalla Terza con un nuovo condottiero: Tizano Coradazzi (che da giocatore è stato un buon mediano, uno di quelli sempre pronti a lottare) non si è tirato indietro quando la società gli ha proposto la panchina.
«Ho accettato questo incarico – ci dice – perché sono legato a questi colori, prima di tutto, e conosco abbastanza bene l’ambiente. C’è bisogno di ricompattarsi, come sempre succede quando si scende di categoria».

In merito alla campagna acquisti, quali sono le tue impressioni?
«Abbiamo perso due giocatori di valore come Zanier e Maldera, ma abbiamo portato a Priuso elementi che potrebbero aggiungere valore all’organico e mi riferisco ad Alessio Bifulco, Marco Bon, Antonio Canu, Giuseppe Marra, Giovanni Rupil e Giacomo Selenati. Poi quattro giovani, tre dei quali provenienti da Ampezzo, ovveri Emanuele Puntel, Daniele Trevisiol e Filippo Zigotti, e uno dala Villa, vale a dire Andrea Lo Verde».

Un bel mix, insomma, tra giovani e meno giovani?
«Come è giusto che sia, esperienza e freschezza possono garantire un buon rendimento per la squadra».

Quali prospettive prevedi per la tua squadra?

«Siamo al lavoro dal nove marzo, cercando affiatamento ma soprattutto stiamo facendo conoscenza reciproca. Porsi obiettivi dopo una retrocessione è sempre alquanto difficile. Bisognerà dare il massimo, tutti, poi nel corso della stagione vedremo come vanno le cose. Sicuramente non ci sono pressioni e potremo lavorare con tranquillità».

La Coppa potrebbe servire per accelerare il processo di coesione?
«Sicuramente, sfrutteremo le partite di Coppa in modo da farci trovare pronti per il campionato. Intanto pensiamo a lavorare».

Un’ultima considerazione, quella che non avremmo mai voluto fare. Un pensiero per Manuel Spangaro…

«Non è facile esprimere lo stato d’animo mio e del gruppo. L’aspetto tecnico è l’ultima cosa alla quale abbiamo pensato. Ci sono stati momenti di preoccupazione per quanto successo, eravamo tutti increduli. Poi è arrivata la notizia che Manuel stava meglio e questo ci ha rassicurati. Rimane certamente la preoccupazione per le sue condizioni. Inutile dirgli che siamo vicini a lui e a tutta la sua famiglia e gli facciamo un grosso in bocca al lupo, da parte di tutti noi. Forza Manuel!».

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