Colpaccio dell’Amaro, l’ex Voltan stende il Cavazzo

CAVAZZO-AMARO 0-1

GOL: 39’pt Voltan (rig.)
CAVAZZO: Angeli, Valent (26’st Cimador), Aste, Di Biase, Urban (14’st Nait), Lestuzzi, Polonia (30’st Selenati), Brovedan (19’pt Sferragatta), Micelli, Cescutti, Cimenti (21’st Spilotti). All. Manuel Sgobino (squalificato, in panchina Alberto Copetti).
AMARO: Agozzino, Tassotto (38’pt Monopoli), Marco Mainardis (32’st Zanella), Voltan, Fadi, Edi Mainardis, Vacchiano, Simeoni (8’st Bortolotti), Fior (39’st Temil), Dregogna (24’st Zuccolo), Bego. All. Sandro Beorchia.
Arbitro: Carboni di Udine.
Note: espulso al 49’st Monopoli. Angoli 9-2 per il Cavazzo. Recupero: 5’+7’.

di BRUNO TAVOSANIS

CAVAZZO CARNICO Eccola la prima grande sorpresa della stagione. Il Cavazzo, che di sconfitte nell’ultimo decennio ne ha incassate ben poche, finisce ko in casa con l’Amaro, complicandosi la vita in vista della qualificazione agli ottavi di Coppa Carnia. E già questa è una notizia, perché ci eravamo abituati in passato ai viola che superavano la prima fase in carrozza, anche se è doveroso ricordare che solo dalla passata stagione è nata la formula che vede sfide solo tra squadre di pari categoria. Fatto sta che domenica il Cavazzo affronterà i Mobilieri con la necessità di vincere (anche ai rigori), per andare avanti. Di certo ci si aspettava un inizio stagione diverso, ricordando anche il mancato successo nella Supercoppa. Un Cavazzo che appare ancora lontano dalla migliore condizione, con Sgobino che fuori rete ha spesso urlato per dare un po’ di carica ai suoi in un pomeriggio nel quale le occasioni da rete non si sono certo sprecate. Merito, ovviamente, anche dell’Amaro: la formazione di Beorchia ha fatto quello che doveva, mettendola anche sul fisico e restando sempre sul pezzo per tutti i 102 minuti di gioco. E alla fine la gioia era davvero tanta, perché questa sarà una delle partite da ricordare nella storia recente della gloriosa società ora presieduta da Vittorio Zuliani. Il pari sarebbe stato il risultato più giusto, ma, anche se è una frase fatta, l’Amaro non ha rubato nulla, concedendosi la possibilità di giocarsi la qualificazione in casa dell’Ovarese.

Nel primo tempo succede davvero poco, con il Cavazzo che ci prova e l’Amaro a difendersi senza particolare affanno. Si arriva così al 39’, con Urban che colpisce ingenuamente il pallone con il braccio in area. Rigore netto, che l’ex Voltan non sbaglia.

La ripresa si apre con un violento acquazzone, che si ripeterà poi anche nella seconda parte di frazione, rendendo il terreno di gioco particolarmente pesante nella fase finale. Il Cavazzo, come logico, fa la partita ma continua a faticare là davanti, con Micelli che non riesce a trovare palloni e spazi. All’8’ ci prova Polonia da posizione centrale e manda alto di poco (si poteva fare di più), poi al 34’ Aste metta alla prova la bravura di Agozzino, che spedisce in angolo. Nel recupero l’Amaro resta in 10 per l’espulsione di Monopoli (rosso diretto dopo un’entrata su Micelli), con l’ultima chance che capita sui piedi dello stesso attaccante ex Cedarchis, ma la palla finisce sul fondo. Amaro festeggia, Cavazzo rimugina.

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