SAPPADA-ARDITA 3-2
GOL: pt 23’ Della Pietra, 41’ Carrera, 42’ Luca Quinz; st 35’ Fauner, 42’ Robert Solero.
SAPPADA: Bergagnin, Puntel (10’st Piller Hoffer), Massimiliano Solero, Mattia Quinz, Piccinin, Luca Quinz, Buzzi, De Candido (22’st Fiorini), Pontil Fabbro (22’st Merendino), Fauner, Robert Solero. All. Renzo Piller.
ARDITA: Cantone, Bassanello (41’st Triscoli), Alex Romanin, Restifo, Matteo Ceconi (23’pt Mattia Pallober), Gianluca Ferrari (18’st Patrick Romanin), Pietro Pallober, Boscariol, Della Pietra (36’st Mazzocoli), Pellegrina, Carrera. All. Maurizio Romanin (squalificato, in panchina Pierpaolo Gusetti).
Arbitro: Fabris di Tolmezzo.
Note: espulsi al 44’pt Carrera per fallo di gioco, al 18’st Max Solero per somma di ammonizioni. Ammoniti Buzzi, De Candido, Merendino, Fauner, R.Solero, M.Pallober e Carrera. Angoli 3-3. Recupero: 4+7’30”.
di BRUNO TAVOSANIS
SAPPADA Era una partita già delicata, nonostante siamo alla primissima fase della stagione, per entrambe le formazioni, con il Sappada sconfitto in tutte le cinque partite finora disputate tra campionato e coppa e l’Ardita che, dopo la bella figura nella Coppa delle Coppe, ha fatto fatica, perdendo tre dei quattro incontri successivi. Le due formazioni si erano già affrontate peraltro il 25 aprile, con i gialli di “Micio” Romanin nettamente vittoriosi.
Una Sappada ancora colorata di rosa, il giorno dopo l’arrivo della tappa del Giro d’Italia, sorride anche per la sua squadra di calcio, che fa suo il derby al termine di una partita molto intensa, tanto che l’arbitro Fabris, notoriamente molto parco nella distribuzione dei cartellini, ha estratto due rossi e sette gialli, che se per lui non è un record poco ci manca. Del resto, lo abbiamo detto, la sfida era delicata e il campo l’ha dimostrato. A proposito, il terreno di gioco del “Filzi” non era certo dei migliori, ma sinceramente era impossibile pretendere di più vista la tanta pioggia caduta nelle ultime settimane e una temperatura che continua a essere ben lontana da quella abituale in questo periodo (oggi c’erano 12 gradi).
Nel primo tempo ci sono state tre occasioni da gol e in tutti i casi sono state trasformate. Per il resto si è giocato molto a centrocampo, con tanti errori tecnici dovuti anche, come detto, alle condizioni non ottimali del campo. A metà frazione l’Ardita passa: cross dalla sinistra di Boscariol, Puntel salta ma non riesce a colpire di testa e così l’ex Della Pietra si ritrova il pallone tra i piedi solo davanti a Bergagnin, quasi un gioco da ragazzi per lui concretizzare l’assist. Il raddoppio arriva al 41′ con una punizione senza particolari pretese di Carrera, Bergagnin si tuffa sul primo palo ma la palla gli scivola sotto la pancia e termina beffardamente in rete. Potrebbe essere il colpo del ko per il Sappada, che però in 3′ vede riaprirsi la partita, perché subito dopo Luca Quinz di testa accorcia le distanze e al 44′ Carrera si vede sventolare da Fabris il rosso diretto per un calcione da dietro a Robert Solero.
In superiorità numerica il Sappada nella ripresa ci crede, ma non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Lorenzo Cantone, chiamato all’ultimo momento da Maurizio Romanin a causa di alcuni fastidi fisici di Manuel Ferrari. Cantone non è un portiere, ma se la cava e oggi ha fatto assolutamente il suo. Al 18′ si ristabilisce la parità numerica perché Fabris mostra il secondo giallo a Massimiliano Solero, autore di un fallo su Pietro Pallober, e quindi anche la squadra di Piller resta in 10. Il Sappada continua comunque a fare la partita alla ricerca del pari, anche se l’occasione clamorosa arriva al 29′ per i gialli, con Della Pietra che si avvia solo verso la porta di Bergagnin, entra in area, salta il portiere in uscita ma poi scivola prima di toccare il pallone nella porta incustodita. Subito dopo una progressione di Buzzi, il migliore in campo, si chiude con una conclusione a lato. Al 35′ Robert Solero mette nel mezzo un pallone basso per Fauner, che si gira con rapidità e fulmina Cantone: è il 2-2. Ma non finisce qui, perché al 42′ sul perfetto traversone dalla sinistra di Buzzi, Robert Solero si avventa sul pallone e da due passi lo scaraventa in rete completando la rimonta e facendo esplodere di gioia i tanti tifosi di casa presenti nonostante un meteo non favorevole. Nel lungo recupero l’altro ex Pellegrina fa partire una sassata da 30 metri che si stampa sulla traversa, la palla si impenna e poi finisce sul fondo. È l’ultima emozione prima del fischio finale. Il Sappada lascia così l’ultimo posto, ora occupato proprio dall’Ardita.