Il Cavazzo sbanca Imponzo e risponde alla Folgore

REAL I.C.-CAVAZZO 0-3

GOL: st 13′ Copetti, 16′ Nait, 50′ Cescutti (rig.)

REAL I.C.: Di Giusto, Nettis, Mattia Bellina, Bertolini, Tormo, D’Aronco, Nassimbeni (22’ st De Caneva), Scarsini, Bonfiglioli (31’ st Veritti), Stefano Selenati (19’ st Mentil), Cecconi. A disposizione: Romanin, De Felice, Mori, Alessandro Bellina, Flamia, Nardella. All. Francesco Marini.
CAVAZZO: Angeli, Valent, Lestuzzi (38’ st Cimador), Gallizia (48’ st Matteo Selenati), Miolo, Urban, Cimenti, Brovedan (25’ st Di Biase), Micelli (34’ pt Copetti), Cescutti, Nait (38’ st Spilotti). A disposizione: Bazzetto, Ursella, Vidoni. All. Manuel Sgobino.
Arbitro: Zamò di Gradisca d’Isonzo.
Note: ammonito Urban. Angoli 5 a 1 per il Cavazzo. Recupero: 1’ + 8’.

di MASSIMO DI CENTA

IMPONZO Cavazzo senza pietà. La formazione viola gioca la classica partita da grande squadra, che a tratti, magari, non sarà bellissima da vedere, ma è cinica quanto basta e soprattutto sa sfruttare quelle situazioni che un match offre quasi sempre. Nel racconto della cronaca scopriremo che i campioni l’hanno vinta in pratica su tre palle inattive, ma questo, se permettete, non è un limite ma una dote. Prova ne sia, che a fine gara, Francesco Marini era davvero molto contrariato per le situazioni che hanno portato alle tre segnature. Primo tempo di grande equilibrio, con un Real intenso, ordinato e compatto che ha lasciato solo due occasioni al Cavazzo, prima a Nait (pallonetto alto sull’uscita di Di Giusto dopo una penetrazione centrale) e poi a Micelli che solo davanti al portiere avversario in un’azione simile a quella di Nait, si è ritrovato Di Giusto in uscita bassa a murargli la conclusione. Sarà l’ultima azione del bomber viola costretto poco dopo la mezzora a lasciare il terreno di gioco per un problema alla coscia (contrattura o stiramento), lasciando il posto a Copetti. La squadra di casa, attenta dietro e aggressiva nel mezzo, ha pagato forse lo scarso peso in avanti dove non ha trovato le soluzioni giuste per impensierire Angeli. Sul finire di frazione un’emozione per parte: una nell’area del Cavazzo, quando Stefano Selenati batte una punizione nemmeno tanto irresistibile, Angeli si fa sfuggire la sfera e Bertolini va per il tap in, ma c’è poco spazio e il suo tentativo è assorbito dal portiere ospite. Subito dopo, punizione dall’altra parte: va alla battuta Cescutti, con la palla che colpisce Scarsini in barriera e obbliga Di Giusto alla super parata, con la sfera deviata sotto la parte inferiore della traversa e poi allontanata da D’Aronco.
La ripresa si apre con un errore di Di Giusto che sbaglia il disimpegno e regala di fatto la palla a Copetti, ma lo stesso portiere è bravo a mettere in angolo il diagonale dell’avversario che sembrava a botta sicura. Lo stesso Di Giusto, però, non poteva nulla al 13’, quando Copetti, su piazzato dal limite, siglava il vantaggio, col portiere del Real che nell’occasione è sembrato spingere poco con le gambe, tant’è vero che tocca la palla ma di fatto l’accompagna in porta. Passano 3’ ed ecco il raddoppio: angolo da destra di Copetti e Nait non deve nemmeno saltare per infilare di testa il 2 a 0, con i difensori del Real che hanno qualcosina d farsi perdonare. Un gol e un assist di Copetti. Stranezze del calcio: Sgobino, contrariato per la perdita di Micelli, trova nel suo sostituto l’autentico uomo partita. Il Real colpito a freddo dal micidiale uno – due, naturalmente, si abbatte e nella furia di riaprirla si snatura, affidandosi ai lanci lunghi anziché al fraseggio. Il Cavazzo se ne sta lì, abbassa i ritmi e di fatto corre prima un mezzo pericolo quando Stefano Selenati calcia debolmente dal limite dopo un buono spunto personale e poi un pericolo vero, quando Tormo si ritrova sui piedi un pallone vagante all’altezza del dischetto del rigore ma lo spara alto. Poi, in pieno recupero (dilatato di 3’ rispetto ai 5’ inizialmente concessi per un infortunio a Gallizia, probabile distorsione la ginocchio) il terzo gol: Tormo tocca Copetti (toh, ancora lui!) pochi centimetri dentro l’area e l’ottimo Zamò concede il penalty che Cescutti trasforma.

(foto di Alberto Cella)

 

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