MOBILIERI-CEDARCHIS 0-0
MOBILIERI: Di Lena, Stefano Marsilio, Samuele Moro, Damiano Marsilio (22’ st Moser), Davide Marsilio, Pivetta, Iob, Vidotti, Yannick Nodale (33’ st Damiano Valle), Gabriel Del Negro, Fumi (8’ st Tommaso Moro, 30’ st Cleva). A disposizione: Di Vora, Alessandro Marsilio, Fior, Michele Straulino, Natan Del Negro). All. Giancarlo Peirano.
CEDARCHIS: Puppis, Zanie, Candoni, Treleani (12’ st Nassivera, 38’ st Puntel), Tassotti, Fabiani Serini (9’ st Boreanaz), Zancanaro, Gollino, Migotti, Drammeh (10’ pt Feruglio). A disposizione: De Giudici, Faccin, Mazzolini, Di Giusto, Mereu. All. Vincenzo Radina.
Arbitro: Lostuzzo di Tolmezzo.
Note: ammoniti Serini, Damiano Marsilio, Yannick Nodale, Fabiani, Nassivera. Angoli 7 a 2 per il Cedarchis. Recupero: 3’ + 5’.
di MASSIMO DI CENTA
SUTRIO. “Questo per noi è un gran punto”: nella parole del tecnico sutriese Peirano, a fine gara, c’è tutta l’essenza di questa partita, perché se nel primo tempo il confronto è stato equilibrato (ed anzi, a tratti, i Mobilieri sono piaciuti più dei loro avversari), la ripresa è stata un vero e proprio monologo dei giallorossi, con un assalto che ha assunto col passare dei minuti le sembianze di un vero e proprio assedio. Ma per vincere bisogna far gol e oggi questo alla squadra di Radina non è riuscito: conclusioni murate, errori sotto misura e anche un pizzico di cattiva sorte. Insomma alla fine il fortino sutriese ha resistito, anche quando sembrava davvero sul punto di crollare, come al 33’ del secondo tempo, nell’episodio chiave del match, quando Candoni dal dischetto (rigore ineccepibile per un fallo di Di Lena che in uscita aveva steso Boreanaz) prima si è fatto parare il tiro dal portiere di casa e poi, sulla ribattuta, ha spedito alto, di piatto destro, il più comodo dei tap in. Il giovane esterno giallorosso non si dava pace (a fine partita era in lacrime), anche perché oltretutto aveva giocato davvero una grande partita, assicurando copertura e spinta sul proprio out di competenza. Ecco, a proposito di corsie esterne, è proprio lì che i Mobilieri hanno sofferto molto nella seconda frazione, non riuscendo ad arginare le folate dei giallorossi, alimentate appunto dallo stesso Candoni da una parte da Zanier dall’altra, supportate dai continui allargamenti dei compagni pronti a dettare il passaggio. In mezzo, però, Davide Marsilio e Pivetta hanno concesso veramente pochi spifferi. La cronaca. Nella prima frazione, come detto, grande equilibrio, con entrambe le squadre ad avere le occasioni per schiodare il nulla di fatto. Prima possibilità per Iob, contrato a pochi metri dalla porta da Fabiani, dall’altra parte spunto di Migotti e risposta di Di Lena, poi è Zanier a disimpegnarsi bene al limite dell’area per poi spedire fuori di pochissimo il diagonale. Nel botta e risposta continuo, è toccato poi a Yannick Nodale impegnare severamente Puppis e poi a Iob fermato da Treleani sul più bello. Infine una bella iniziativa di Serini che serve Gollino a centro area, anticipato dalla chiusura dei difensori gialloblu. Completamente diversa la seconda parte di gara: l’ingresso di Boreanaz accresce l’impatto e la fisicità del fronte offensivo giallorosso e la squadra cresce in maniera evidente. I Mobilieri si difendono con le unghie e con i denti, ma tra mischie e tentativi ribattuti, la retroguardia sutriese barcolla ma non molla e anzi in un paio di ripartenze il “Ceda” rischia quella che sarebbe stata una beffa. In entrambi i casi, contropiede in superiorità numerica e in un caso una grande chiusura di Tassotti a fermare il passaggio di Gabriel Del Negro che avrebbe liberato Damiano Valle solo davanti a Puppis. Uno zero a zero insomma che non è stato nient’affatto noioso. Lasciateci, infine, spendere due parole sulla direzione arbitrale di Lostuzzo: sempre sul punto dell’azione, nessun eccesso di protagonismo e una valutazione sempre esatta nell’interpretazione dei falli. Gli sono scappati, forse, un paio di gialli, davvero troppo poco, però, per non valutare la sua una prestazione da 8 in pagella.