Tante occasioni e un punto a testa per Viola e Ardita

VIOLA-ARDITA 1-1

GOL: pt 6′ Carrera, 9′ Rottaro (rig.).
VIOLA: Mianulli, Pugnetti, Bellina, Danna, Ursella (9’st Longhino), Agostinis (39’st Cimenti), Lazzara (32’st Simone Fior), Macuglia (14’st Marin), Sgobino, Rottaro, Puppini. All. Angelo Dionisio.
ARDITA: Manuel Ferrari, Bassanello (1’st Senarighi), Alex Romanin, Restifo, Matteo Ceconi (20’st Della Pietra), Ciurdas, Pietro Pallober, Boscariol, Carrera (42’st Mazzocoli), Pellegrina, Thomas Romanin. All. Maurizio Romanin.
Arbitro: Colomba di Tolmezzo.
Note: ammoniti Agostinis, Marin, S.Fior e Boscariol. Angoli 8-3 per l’Ardita. Recupero: 3’+6′.

di BRUNO TAVOSANIS

CAVAZZO CARNICO La sconfitta della capolista Viola a Illegio, la prima in campionato, e i 7 punti nelle ultime 3 partite dell’Ardita dopo un avvio balbettante, avevano reso il confronto diretto particolarmente intrigrante, con la formazione di casa chiamata immediatamente a riprendere la sua marcia e i fornesi attratti dalla possibilità di ritrovarsi a -2 dalla vetta della Seconda, ovviamente in caso di vittoria. Ne è uscita una partita decisamente gradevole, con tante occasioni da gol da una parte e dall’altra, a conferma che queste due squadre possono essere protagoniste fino alla fine nella zona alta della classifica.

I due gol arrivano nei primi 10′. Al 6′ Ceconi apre sulla sinistra in area per Carrera, il cui tiro secco non dà scampo a Mianulli. L’attaccante fornese si conferma caldissimo, ricordando il poker di domenica scorsa con il Ravascletto. Passano 2′ e, sul tiro di Macuglia, Bassanello colpisce il pallone allargando il braccio. Rigore solare (infatti non ci sono proteste), che Rottaro trasforma. La partita è godibile e equilibrata, anche se per la successiva mezz’ora la Viola colleziona una serie di occasioni: al 12′ Agostinis di testa manda fuori da due passi, pur se da posizione defilata, 1′ dopo ci prova capitan Lazzara, con Manuel Ferrari che respinge con i piedi. Al 21′ c’è ancora una chance per Agostinis, che sul corner di Rottaro cerca di piazzare il pallone mancando il bersaglio. Al 32′ è la volta di Sgobino a rendersi pericoloso con una un tiro di poco a lato, 3′ dopo proteste cavazzine per un contatto in area Macuglia-Bassanello, con l’arbitro Colomba che opta per una punizione a favore degli ospiti. Nel finale di frazione anche l’Ardita, che pur giocando un buon calcio fino a quel momento aveva fatto fatica ad avvicinarsi alla porta avversaria, ha due chance: al 40′ la punizione battuta dalla sinistra da Carrera sbatte sulla parte alta della traversa, al 43′ è decisiva l’uscita di Mianulli su Ceconi. A tempo scaduto grande opportunità per la Viola con Macuglia, che sull’assist di Pellizzari piazza il pallone, che colpisce il palo interno alla destra di un Ferrari impossibilitato ad intervenire. Si va all’intervallo con tante recriminazioni in casa Viola.

La ripresa si apre subito con una nuova chance per la squadra di Dionisio: Puppini verticalizza per Sgobino, che parte in posizione centrale poco oltre la metà campo, si presenta solo davanti a Ferrari ma non trova lo specchio della porta, mettendo a lato di qualche metro. Replica al 7′ l’Ardita, con Mianulli bravo ad alzare sopra la traversa la conclusione a colpo sicuro da posizione centrale del solito Carrera. Dionisio è costretto a sostituire per infortunio il perno difensivo Ursella (un altro, Pellizzari, era assente, così come Cianciaruso e Orlando), inserendo Longhino. L’Ardita prende coraggio e al 12′ è capitan Pellegrina a provarci poco oltre il limite dell’aria, con pallone a lato. Subito dopo ha una chance anche Pietro Pallober, il cui colpo di testa viene deviato sopra alla traversa da Mianulli, sempre più protagonista. La conferma al 29′, quando si frappone alla botta di Pellegrina, assistito da Ciurdas, mentre al 40′ Pallober di testa non trova lo specchio della porta da posizione invitante. Nel recupero è invece decisivo Ferrari su Cimenti, subito dopo vibranti proteste della Viola per un contatto in area tra Restifo e Marin, che in effetti lascia più di un dubbio. Poi al 50′ Sgobino ha la palla match, ma manda clamorosamente alto all’altezza del dischetto del rigore. Finisce in parità, giusto così, anche se alla Viola quell’episodio nel finale in area non è andato proprio giù.

 

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