MOBILIERI – CAVAZZO 2-4
GOL: pt 11’ Davide Valle, 21’ Davide Marsilio (aut.), 30’ Ursella; st 7’ Micelli, 24’ Damiano Marsilio (rig.), 50’ Copetti.
MOBILIERI: Di Lena, Stefano Marsilio (21’ st Fior), Samuele Moro (46’ st Damiano Valle), Damiano Marsilio, Davide Marsilio, Pivetta, Davide Valle (10’ st Iob), Vidotti, Fumi, Gabriel Del Negro, Tommaso Moro (40’ st Natan Del Negro). A disposizione: Di Vora, Muser, Alessandro Marsilio, De Zotti, Moser. All. Giancarlo Peirano.
CAVAZZO: Angeli, Aste, Cimador, Valent (15’ st Polonia, 34’ stUrban), Di Biase (15’ st Selenati), Ursella, Cimenti, Brovedan (22’ st Spilotti), Micelli (36’ st Copetti), Cescutti, Nait. A disposizione: Fedele, Gallizia, Polonia, Sferragatta, Vidoni. All. Manuel Sgobino.
Arbitro: Canci di Tolmezzo.
Note: ammoniti Fumi, Spilotti, Cimenti e Cescutti. Angoli 12 a 3 per i Mobilieri. Recupero: 2’ + 5’.
di MASSIMO DI CENTA
SUTRIO Con il rischio di apparire ripetitivi, anche stavolta fotografiamo la partita con una frase che ormai è un classico: il Cavazzo, come tutte le grandi squadre, alla fine riesce quasi sempre a uscire dal campo con i tre punti anche quando la prestazione non è sicuramente una di quelle da ricordare. E la cosa è successa anche oggi, con i viola che partono male, hanno una discreta reazione e quel pizzico di fortuna per raddrizzarla e poi tornano a soffrire ma la portano a casa. Ecco, è successo proprio questo: il fischio d’inizio di Canci sembra lo sparo dello starter di una gara dei 100 metri, con i Mobilieri che escono dai blocchi assatanati e giocano un quarto d’ora di grande intensità e tanto raziocinio, con l’unico torto di non saper approfittare fino in fondo del disagio evidente del Cavazzo. Fumi e Gabriel Del Negro corrono e lottano su ogni pallone e la difesa del Cavazzo (un po’ improvvisata oggi, con Aste a Ursella al posto dei titolari Miolo e Urban) sbanda mica poco. All’11’ arriva il vantaggio dei locali, con Davide Valle che conquista palla al limite, vince un paio di contrasti e poco dopo l’ingresso in area calcia in maniera non forte ma precisa col pallone che finisce nell’angolo basso alla sinistra di Angeli. Ancora un paio di contropiedi pericolosi (uno di Tommaso Moro va veramente vicino al 2 a 0) e poi la squadra di Peirano tira un po’ il fiato. Il Cavazzo prova a scuotersi, ma il pareggio arriva in maniera davvero fortunosa: Cimenti da destra mette in area un pallone con neanche tante pretese. Stefano Marsilio tenta il rinvio davanti alla porta, ma il pallone sbatte sulla schiena di Davide Marsilio e finisce alla spalle di Di Lena. Per i sutriesi è una mazzata psicologica, che toglie baldanza e certezze. Alla mezzora, la squadra di casa va addirittura sotto, quando su una punizione da destra è la testa di Ursella (un pochino abbandonato nel cuore dell’area) a svettare più in alto di tutte per indirizzare in porta il pallone del sorpasso. Il resto della prima frazione non fa registrare altre emozioni, con i Mobilieri che a ritmi bassi fanno meno paura e il Cavazzo che con un briciolo di ordine tattico in più può amministrare il vantaggio. La ripresa si apre col terzo gol degli ospiti: l’ex Micelli s’intrufola tra due difensori dei Mobilieri che sembrava potessero gestire la palla e invece si fanno sorprendere dall’accelerazione dell’attaccante viola che fila verso la porta, salta Di Lena in uscita e defilandosi un metro sulla sinistra deposita nella rete sguarnita. Il match sembra chiuso e invece i “maggiolini” ripartono a testa bassa: la lucidità non è quella dei primi minuti, ma il furore agonistico e la rabbia mettono in difficoltà la retroguardia avversaria che in un paio di circostanze tutto è fuor che irreprensibile. Come al minuto 24’ quando un pasticcio tra Aste e Angeli regala palla a Gabriel Del Negro, abbattuto dal portiere ospite in uscita: rigore che Damiano Marsilio trasforma. Il gol dà ancora più slancio ai Mobilieri che ci mettono cuore e corsa e per due volte potrebbero addirittura pareggiare. Tanta generosità però li porta a scoprirsi e infatti il gol del quarto gol dei campioni in carica arriva con i giallo blu sbilanciati in avanti: Di Lena è addirittura sulla tre quarti e per Copetti partito in contropiede è un giochino facile facile vincere il contrasto con un difensore e spedire il pallone nella porta vuota.