di BRUNO TAVOSANIS
C’è ovviamente attesa per le decisioni del Giudice Sportivo, che comunque arriveranno non prima delle prossima settimana, in riferimento ai casi di Tarvisio-Real e La Delizia-Verzegnis, con le squadre ospiti (vincitrici) che avrebbero utilizzato sei slot, invece che i cinque consentiti. A dir la verità nel caso del Verzegnis possiamo eliminare il condizionale, perché si tratta di un fatto assodato. Ricordiamo, invece, che in Tarvisio-Real sono stati consegnati dall’arbitro alle società due rapportini diversi, nei quali il numero degli slot del Real variavano (6 in quello consegnato al Tarvisio, 5 in quello consegnato allo stesso Real).
Una doppia situazione particolare che non trova molto riscontri, anche perché le “finestre” sono di recente introduzione (in particolare dal periodo del Covid). Ecco perché non c’è una certezza della sanzione che il Giudice Sportivo potrà comminare.
Il caso, infatti, è diverso da quello classico (verificatosi in passato anche nel Carnico), di una sostituzione ulteriore rispetto a quelle massime consentite. Negli episodi di questi giorni, infatti, si parla di un sesto cambio su sette possibili: in sostanza il giocatore subentrato aveva titolo per partecipare alla gara, pur se il suo ingresso non è stato effettuato nelle modalità previste. La differenza insomma è questa: schierare un numero di giocatori superiore a quello massimo possibile può incidere sul potenziale atletico della squadra, con conseguente sconfitta a tavolino; nel caso di un sesto cambio con un sesto slot, invece, si interrompe la gara una volta in più rispetto al consentito, forse troppo poco per assegnare lo 0-3. Peraltro la Corte sportiva d’appello nazionale su un caso simile è giunta in passato proprio a quest’ultima conclusione (ovvero conferma del risultato, con sanzione economica non banale alla società e squalifica del dirigente accompagnatore). Ma è evidente che il Giudice Sportivo dovrà valutare i singoli episodi.