di MASSIMO DI CENTA
Sarà il Comunale di Amaro ad ospitare la seconda semifinale di Coppa di Seconda Categoria, questa sera (giovedì 18) alle ore 20.30. L’Illegiana che avrebbe dovuto giocare in casa ma non ha sul suo campo l’impianto di illuminazione, ha scelto l’impianto amariano, che le ha portato fortuna in occasione dei quarti della manifestazione quando superò il Ravascletto per due reti a zero. Nella Coppa Carnia, invece, l’undici di Giacomino Radina fu eliminato nella fase a gironi, nella quale era inserito nel Gruppo E assieme a Lauco, Ampezzo e Viola.
Per quanto riguarda il Cercivento, i granata hanno vinto il Girone F nella fase eliminatoria, prima di abbandonare la manifestazione per mano dell’Ovarese che s’impose ai rigori negli ottavi. Nella Coppa di Categoria, quarti superati alla grande con un perentorio 6 a 1 rifilato all’Ampezzo.
Particolare curioso, le due formazioni si sono affrontate in campionato domenica scorsa: è finita 2 a 0 per i neroverdi, che grazie ad una doppietta di Luca Scarsini hanno violato il “Morassi”.
Per i cirubits, non è un momento tranquillo: l’arrivo di Fabio Nait in panchina a rilevare Francesco Nodale è stato sfortunato, ma la squadra ha tanto tempo davanti per provare ad inserirsi nella zona promozione, attualmente distante sette punti (ma con una partita da recuperare). Intanto, però, c’è grandissima voglia di difendere il trofeo conquistato la scorsa stagione.
Chiaramente anche l’Illegiana sogna la finale e la conquista della Coppa, ma in campionato è decisamente messa meglio, trovandosi ad un solo punto (assieme al Lauco) dall’Arta capolista. Per Giacomino Radina il problema è la costanza di rendimento: troppe volte la squadra ha alternato buone prestazioni a prove francamente deludenti.
Per dirigere l’incontro è stata designata Sara De Rosa di Tolmezzo.
Ricordiamo che in caso di parità al 90’ si procederà immediatamente all’effettuazione dei calci di rigore. La vincente affronterà il 28 agosto, proprio ad Amaro, Il Castello, che ieri sera si è imposto ai rigori sull’Ardita.