CAMPAGNOLA-CEDARCHIS 6-4 ai rigori (2-1)
GOL: pt 6′ Spizzo, 11′ Zancanaro, 44′ Paolucci.
SEQUENZA RIGORI: Mazzolini gol, Marko Ilic gol, Fantin alto, Copetti, gol, Feruglio gol, Iob gol, Nassivera gol, Paolucci gol, Candoni parato.
CAMPAGNOLA: Santuz, Bizi, Toffoletto (45’st Londero), Baldassi, Zucca, Vicenzino, Marko Ilic, Copetti, Gonzales (41’st Iob), Paolucci, Spizzo. A disposizione: Liberale, Miserini, Fabro, Forgiarini, Rimolo, Franz, Di Marco. All. Massimo Marangoni.
CEDARCHIS: Pagnucco, Candoni, Simone Puppis (17’st Feruglio), Treleani (15’st Mazzolini), Tassotti, Fabiani, Nassivera, Zancanaro (36’st Puntel), Gollino (30’st Fantin), Serini, Drammeh (41’st Mereu). A disposizione: Michele Puppis, Faccin, Di Giusto, Messina. All. Vincenzo Radina.
Arbitro: Lostuzzo di Tolmezzo, assistenti Cota e De Reggi.
Note: ammoniti Copetti, Serini e Tassotti. Angoli 4-3 per il Cedarchis. Recupero: 5’+4′.
di MASSIMO DI CENTA
GEMONA DEL FRIULI Il Campagnola ritrova la finale di Coppa Carnia dopo 16 anni: era il 2008, infatti, quando i gemonesi raggiunsero l’atto conclusivo della manifestazione che vinsero a Villa Santina contro la squadra di casa, imponendosi per 2 a 0 grazie alle reti di Negyedi e Nieddu. Una finale conquistata dopo la sconfitta di misura all’andata e ribaltata nel ritorno ai calci di rigori. Il “Campa” ha fatto la partita che doveva fare: poco spazio allo spettacolo e tanta concretezza, soprattutto dopo il gol del vantaggio al tramonto del primo tempo. Nella ripresa, infatti, copertura totale e contropiede, col Cedarchis che ha sbattuto contro il muro tirato su da Zucca e compagni, muro che ha concesso ai giallorossi solo tentativi dalla distanza. Il match inizia subito bene per i padroni di casa che dopo solo 6’ trovano il vantaggio grazie al nuovo arrivato Spizzo (impatto positivo il suo nel mondo “Campa”) che da dentro l’area trafigge Pagnucco sfruttando una leggerezza imperdonabile della retroguardia avversaria. Il sollecito vantaggio, però, non scoraggia il “Ceda”, che va al pareggio 5’ dopo: stavolta è la difesa gemonese a doversi far perdonare qualcosa, consentendo a Drammeh di conquistare un pallone e metterlo nel mezzo all’area, da dove il piatto destro di Zancanaro è una sentenza per Santuz. La prima frazione vede un sostanziale equilibrio, col Cederchis che gestisce più palla, senza però ricavarne grandi occasioni. In questo primo tempo c’è un episodio che fa infuriare non poco la panchina giallorossa: succede quando Copetti, già ammonito, ferma fallosamente una ripartenza degli avversari, ma Lostuzzo non prende altri provvedimenti, oltre al calcio di punizione. Quando i primi 45’ stanno per scadere, il Campagnola trova il vantaggio: su un rilancio che sembra facilmente controllabile dai difensori cedarchini, un errore di comunicazione tra Pagnucco e Treleani (il portiere chiama la palla, il numero 4 la tocca) spalanca a Paolucci la porta vuota e il centrocampista non ha difficoltà a mettere dentro. Il secondo tempo si apre con una mischia davanti a Pagnucco col pallone che ballonzola a lungo davanti alla porta senza nessun gemonese pronto al tocco decisivo. Poi sarà una specie di monologo sterile del Cedarchis che però non trova altre soluzioni che le conclusioni da fuori. Ci provano Mazzolini e, due volte, Feruglio, col pallone che non inquadra mai la porta difesa da Santuz. Il Campagnola si arrocca e quando può parte di rimessa: due contropiedi sono particolarmente pericolosi, ma Spizzo prima e Toffoletto poi non riescono a finalizzare. L’ultimo quarto d’ora ha le sembianze di un assedio del Cedarchis che però non riesce mai a creare occasioni importanti, perché la difesa gemonese (nella quale dà il suo bel contributo Baldassi, altro neo arrivo dal Ragogna) regge l’urto. Si arriva così ai calci di rigore: tutti a segno i tiratori del Campagnola, mentre nel Cedarchis non segnano Fantin e Candoni.
(nella foto la parata decisiva di Santuz sul rigore di Candoni)