Tommaso Moro al 97′ manda ko il Cavazzo. Che festa per i Mobilieri

CAVAZZO-MOBILIERI 2-3

GOL: pt 2′ Davide Valle; st 16′ Cimenti, 47′ Moser (rig.), 51′ Sferragatta, 52′ Tommaso Moro.
CAVAZZO: Fedele, Cimador, Lestuzzi (2’st Ursella), Di Biase, Miolo, Urban, Polonia, Luca Micelli (20’st Selenati), Cimenti, Cescutti, Spilotti (37’st Sferragatta). All. Manuel Sgobino.
MOBILIERI: Di Vora, Pivetta, Samuele Moro (12’st Alessandro Marsilio), Damiano Marsilio (30’st Moser), Davide Marsilio, Candussio, Davide Valle (41’pt Stefano Marsilio), Vidotti, Nodale (21’st Fumi), Gabriel Del Negro (49’st Iob), Tommaso Moro. All. Giancarlo Peirano.
Arbitro: Scalettaris di Udine.
Note: ammoniti L.Micelli, Moser e Davide Marsilio. Angoli 5-3 per il Cavazzo. Recupero: 4+7′.

di BRUNO TAVOSANIS

CAVAZZO CARNICO Seconda sconfitta consecutiva in casa e Folgore lontana 4 punti. Il Cavazzo esce ammutolito dalla partita con i Mobilieri, conscio che il destino non è più nelle sue mani e che anche un successo nello scontro diretto del 29 settembre potrebbe non bastare. Il ko è arrivato negli ultimi 5 pirotecnici minuti dell’incontro e il gol di Tommaso Moro pesa come un macigno sulle ambizioni viola di conquistare il sesto titolo consecutivo. Le facce e le espressioni nei minuti successivi alla conclusione dell’incontro rendono bene l’idea del morale cavazzino. Nessun dubbio in ogni caso sulla legittimità dei successo dei Mobilieri, che Peirano ha schierato benissimo in campo: una squadra quadrata dove tutti i giocatori avevano bene in testa il loro compito, riuscendo a metterlo in pratica. Avesse giocato così per tutta la stagione, ora staremmo probabilmente parlando di vittoria in una sfida diretta, ma è certo che questo gruppo, composto da tanti giovani, ha un futuro roseo davanti a se.

Passando al racconto della gara, clamorosa la lista degli assenti del Cavazzo, tutti potenziali titolari: l’ex Samuel Micelli, oggi sposo di Giulia (auguri!), con invitati Gallizia e Copetti; Aste partecipante a un altro matrimonio; infortunati Nait e Valent (problemi muscolari per entrambi), oltre al lungodegente Brovedan. Mancano quindi le reti del capocannoniere del campionato (Micelli, 19), del vicebomber (Nait, 14) e del quarto della classifica marcatori (Copetti, 9), ovvero gli autori di 42 dei 58 gol segnati dai viola. Il Cavazzo aveva proposto ai Mobilieri altre date per disputare la partita, ma l’accordo non è stato trovato. In porta confermato Fedele, ottimo domenica scorsa con il Campagnola, con il rientrante dalle vacanze Angeli in panchina. Dall’altra parte i Mobilieri si presentano con la rosa al gran completo.

Pronti via e i sutriesi vanno in gol grazie a Davide Valle, che dal limite dell’area calcia di prima trovando l’angolo alla sinistra di Fedele, che si distende, inutilmente. Il Cavazzo incassa il colpo, prova a reagire ma fa fatica a rendersi pericoloso: una chance capita al 16′ sui piedi di Spilotti dopo una bella verticalizzazione Cescutti-Cimador, ma la conclusione da posizione centrale è debole e Di Vora para a terra senza difficoltà. I Mobilieri invece danno sempre una sensazione di pericolosità quando si spingono in avanti e sfiorano il raddoppio al 18′ con una “puntatina” di Damiano Marsilio che Fedele riesce a respingere, con Urban che rischia l’autogol perché un compagno, nel tentativo di rinviare, gli scaglia addosso il pallone, che termina di un nulla sul fondo. Passano 6′ e Tommaso Moro si divora la chance del raddoppio quando, servito da Nodale, si presenta solo davanti a Fedele e invece di provare il diagonale, cerca il primo palo, mettendo sul fondo. Nel finale di frazione il Cavazzo sembra più convinto e Cimador, appena spostato dalla sinistra alla destra del centrocampo (con Luca Micelli dall’altra parte), servito da Cescutti, da buona posizione calcia a rete, trovando la respinta di Di Vora. I Mobilieri però sono sempre pericolosi e al 41′ la conclusione a colpo sicuro di Nodale viene respinta dal corpo di Miolo, mentre al 45′ è Cescutti a cercare la porta con una girata, ma la conclusione è debole e Di Vora para. La frazione si conclude con un colpo di testa in tuffo di Gabriel Del Negro, ottimamente trovato da un lancio di Damiano Marsilio, che finisce a lato. Qualche minuto prima l’autore del gol Davide Valle era stato costretto a uscire per un colpo alla schiena subito dopo un contrasto: al suo posto Stefano Marsilio.

La ripresa si apre ancora nel segno gialloblu, con la bella azione personale di Nodale conclusa con un tiro sul secondo palo fuori di un soffio. Poi è il Cavazzo a prendere le redini del gioco, con i sutriesi che perlomeno per metà frazione fanno più fatica a ripartire. Al 13′ Lestuzzi di testa manda fuori di poco sul corner di Spilotti. Passano 3′ e dalla bandierina va questa volta Di Biase, il suo cross è pennellato per Cimenti, la cui inzuccata non dà scampo a Di Vora. Ci si attende un Cavazzo arrembante, anche perché nel frattempo da Carnico.it arrivano le notizie dei gol della Folgore ad Arta, ma di fatto Di Vora non correrà più rischi fino al recupero. Dall’altra parte invece i Mobilieri reclamano due rigori: il primo per una caduta in area di Fumi (molti i dubbi), la seconda per un tocco con il braccio, sempre in area, di Urban, che Scalettaris non vede oppure giudica involontario. L’ultima parte di gara è parecchio caotica e succede poco. Poi ecco i botti finali: al 47′ Cimador mette giù in area Fumi (ottimo il suo ingresso in campo), il rigore è netto e Moser, anche lui uscito dalla panchina, realizza. Con la forza della disperazione il Cavazzo si butta in avanti alla ricerca almeno del punto e un altro subentrato, Sferragatta, al 6′ di recupero da posizione centrale mette di giustezza nell’angolino. I giocatori viola rientrano velocemente a centrocampo perché credono ancora nella vittoria e invece arriva il terzo gol avversario: Tommaso Moro prende palla sulla sinistra, entra in area e fulmina Fedele con una conclusione sul primo palo (difesa di casa rivedibile per il troppo spazio concesso al giovane esterno sutriese). Tutti i componenti la panchina gialloblu entrano in campo per festeggiare. Si riparte ma Scalettaris dopo qualche secondo fischia tre volte, sancendo il successo dei Mobilieri in una partita che, comunque andrà a finire la corsa scudetto, verrà ricordata e non solo da vincitori e vinti.

 

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