Il giorno dopo le pesanti squalifiche del giudice sportivo in relazione alla partita Mobilieri-Amaro di domenica scorsa, interviene il presidente della società che quest’anno celebra i 100 anni di vita, Vittorio Zuliani.
Dichiarazioni pacate ma certamente ferme quello del massimo rappresentante dell’Amaro: «Ho aspettato il referto del Giudice sportivo prima di esprimere la mia opinione su quanto accaduto nella partita di domenica scorsa, arbitrata dal signor Saitta – afferma -. Come ho detto alla squadra e alla società, se una persona non dice o non fa niente, il cartellino rosso non viene estratto. Detto questo, dall’altra parte ci vorrebbe la capacità di interpretare quanto sta accadendo, sapendo che le scelte del direttore di gara possono far degenerare la partita».
Zuliani entra poi nello specifico del referto: «Parlare di dolore persistente e riuscire a specificare in modo esatto il minutaggio (in quei 15 minuti, quindi, l’arbitro non ha seguito la partita e ha monitorato il suo dolore?), parlare di centimetri e riportare la misura esatta o parlare di pacca sulla spalla senza procurare lesione, perdonatemi, ma mi sembra abbastanza ridicolo, oltre che oltraggioso nei confronti della società Amaro. Ritengo altresì che i provvedimenti disciplinari siano esagerati rispetto a quanto realmente accaduto. Le società del Carnico fanno i salti mortali per far sì che questo campionato continui la sua storia, però se poi la domenica in campo ti trovi uno sceriffo e non un arbitro, le cose cambiano».
Infine Zuliani fa una considerazione: «Capisco che non ci siano arbitri, ma dare potere a tutti non va bene. Mi permetto di aggiungere che le giovani leve del settore arbitrale avrebbero bisogno di un buon bagno di umiltà. Spero di poter parlare amichevolmente dell’accaduto con il presidente dell’Aia di Tolmezzo per far sì che certe cose non accadano ancora».