IL CARNICO SI TINGE DI ROSSO: FOLGORE CAMPIONE!

CAMPAGNOLA-FOLGORE 1-1

GOL: pt 2′ Zammarchi; st 30′ Copetti.
CAMPAGNOLA: Santuz, D’Argenio, Vicenzino, Baldassi, Londero (25’st Machì), Pugnetti, Ilic, Copetti, Iob (28’st Spizzo), Paolucci (41’st Rimolo), Toffoletto (46’st Miserini). All. Massimo Marangoni.
FOLGORE: Biasinutto, Alex Ortobelli, Puppis (15’st Dinota), De Toni, Cisotti, Ceconi, Colosetti (18’st Nassivera), Santellani, Marsilio (23’st Falcon, 46’st Morassi), Cristofoli (1’st Cimenti), Zammarchi. All. Adriano Ortobelli.
Arbitro: Benedetti di Tolmezzo.
Note: espulsi al 40’st Ilic e al 45′ Vicenzino, entrambi per doppia ammonizione. Ammoniti Baldassi, Colosetti e Cristofoli. Angoli 7-6 per il Campagnola. Recupero: 2’+7′.

di BRUNO TAVOSANIS

GEMONA DEL FRIULI Al triplice fischio finale di Benedetti esplode una gioia attesa quasi 60 anni. E sì, perché nell’albo d’oro delle manifestazioni ufficiali il nome della Folgore, fondata nel 1965, fino a oggi non era mai comparso. Si può quindi immaginare cosa possa significare per la società di Invillino il primo titolo, conquistato a distanza di due mesi dalla grande delusione per il ko nella finale di Coppa Carnia. Questo pomeriggio l’avversario era ancora il Campagnola, ben diverso però il contesto, anche se i gemonesi si sono battuti fino all’ultimo, sfiorando il clamoroso successo in doppia inferiorità numerica.

Pronti via e la Folgore va subito in vantaggio: dopo 100 secondi Marsilio brucia in velocità Pugnetti, entra in area e mette nel mezzo per Zammarchi, la cui conclusione all’altezza del dischetto del rigore, deviata leggermente da Baldassi, si infila nell’angolino basso. Tutto facile, quindi? Non proprio, perché il Campagnola la sua partita la fa, eccome (e sarà così per tutti i 99 minuti di gioco), anche se all’11’ è la formazione ospite a sfiorare il raddoppio con il diagonale a lato di Santellani. Al 14′ è Biasutto a salvare la sua porta alzando sopra la traversa la pericolosa punizione dello specialista Paolucci. La partita è equilibrata, il Campagnola cerca il pari e la Folgore si difende con ordine, cercando spazi sulle ripartenze e andando vicinissima al gol al 35′: Zammarchi sfrutta un rimpallo e si trova solo in area, attende l’uscita di Santuz e poi conclude a rete. La conclusione però è centrale e non forte e Baldassi, posizionato sulla linea di porta, può stoppare il pallone e con calma far ripartire l’azione. Lo stesso numero 4 di casa è decisivo anche allo scadere, “immolandosi” sulla conclusione da ottima posizione di Marsilio, che già pregustava il gol. Il primo tempo si conclude così con il minimo vantaggio della squadra di Ortobelli.

La ripresa propone lo stesso tema, senza però ci siano particolari occasioni fino alla mezz’ora, quando arriva la doccia fredda per la Folgore: Spizzo trova in area Copetti, che di prima intenzione batte Biasinutto. La Folgore trema, Santellani ci prova da buona posizione al 38′ ma manda alto. Poi quando sta per scadere il settimo minuto di recupero, con il Campagnola in 9 per l’espulsione di Ilic e Vicenzino, Benedetti fischia un calcio di punizione dal limite in posizione centrale per i gemonesi. Seguono lunghi secondi nei quali tutto si ferma, perchè nessuno osa pensare che la Folgore possa perdere al 98′ contro una squadra in nove. In un silenzio quasi irreale Baldassi calcia, la palla finisce sulla barriera e Benedetti fischia la fine. Giocatori, panchina e tifosi possono finalmente “impazzire”. In campo abbracci, urla, cori e lacrime per un giorno che nell’ambiente Folgore, a partire dal presidente Andrea Brovedani e dal ds Gabriele Martin, nessuno potrà mai dimenticare. Poi la consegna del trofeo al capitano Ivan Cisotti da parte del presidente regionale Ermes Canciani e del delegato LND di Tolmezzo Maurizio Plazzotta.

Dal 1951 a oggi sono ventuno le squadre che hanno iscritto il nome nell’albo d’oro (Pro Tolmezzo, Pontebbana, Sutrio, Moggese, Pro Venzone, Arta, Cavazzo, Paluzza, Tarvisio, Ampezzo, Weissenfels, Velox, Verzegnis, Ovarese, Amaro, Illegiana, Cedarchis, Real, Malborghetto, Campagnola e da oggi Folgore), ricordando che dal 2008 al 2023 si erano imposte solo tre formazioni, ovvero Cedarchis, Real e, nelle ultime cinque edizioni, Cavazzo. Invillino diventa così la quinta frazione a conquistare il Carnico dopo Fusine, Illegio, Cedarchis e l’accoppiata Imponzo-Cadunea.

Peraltro è destino che quando Campagnola e Folgore si incontrano, una delle due squadre faccia festa. Era accaduto lo scorso 14 agosto con la già ricordata finale di Coppa Carnia, è successo oggi e succederà anche ad aprile 2025 (potremmo ipotizzare come data sabato 19, vigilia di Pasqua), quando la Supercoppa aprirà la nuova stagione.
Prima, però, per il Campagnola c’è un altro appuntamento, quello con la Coppa delle Coppe, che a Resia lo vedrà sfidare Il Castello e Moggese domenica 20 ottobre o, in caso di spareggi in Seconda, sabato 26.

(foto di Alberto Cella)

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