di MASSIMO DI CENTA
Come da tradizione, a fine stagione proponiamo il pagellone del campionato, partendo dalla Terza Categoria.
ANCORA – Era tra le favorite e pur attraversando qualche momento di difficoltà ha avuto la forza e la convinzione per centrare l’obiettivo. Un gruppo che Franco Romano ha saputo guidare con buon senso e consapevolezza di grandezze e limiti. Difficile stabilire un migliore, vista la qualità di Emanuele Bearzi e D’Ampolo, la verve di Alex Capellari e l’affidabilità di Gregoratto tra i pali. Probabilmente, è stato Daniele Cecotti quello che ha saputo dare i giusti equilibri, lavorando nell’ombra, uno che è stato un elemento imprescindibile e determinante per l’allenatore. VOTO: 8. IL MIGLIORE: Daniele Cecotti.
AUDAX – Un anno di transizione, in attesa che i molti giovani in organico possano crescere. Il cambio in panchina (dettato da motivi professionali di Di Prisco) non pare aver rallentato il processo di una squadra che nie prossimi anni potrà davvero recitare un ruolo da protagonista. VOTO: 6. IL MIGLIORE: Davide Nassivera.
BORDANO – Sembrava potesse essere l’anno buono, con una coppia di attaccanti come Basaldella e Masini che sembravano un lusso per la categoria, nonostante l’età. E invece qualcosa si è inceppato. Il nono posto non può assolutamente essere considerato un traguardo positivo, anche se resta la soddisfazione di aver raggiunto la finale di Coppa di Categoria.
VOTO: 5. IL MIGLIORE: Massimo Mereu.
COMEGLIANS – Primi mesi di campionato semplicemente entusiasmanti, tanto che a un certo punto la promozione sembrava quasi certa. Poi un finale in cui sono venute meno le forze e probabilmente anche la mentalità di una squadra non abituata a lottare per le posizioni di vertice. Personalmente riteniamo che Giuliano De Conti abbia fatto davvero un ottimo lavoro, soprattutto pensando alle stagioni più recenti, per questo la valutazione è molto positiva. VOTO: 7.5. IL MIGLIORE: Manuel Maieron.
EDERA – Se guardiamo la classifica finale sembrerebbe una vera e propria disfatta: un solo punto in 26 partite con 148 reti subite. Ma bisogna tornare allo scorso inverno, quando c’è stato veramente il rischio che a Enemonzo il calcio sparisse. E invece nessuno ha mollato, neanche quando ormai era chiaro che l’unico scopo delle partite fosse prendere meno gol possibile. E sempre tanti ragazzi agli allenamenti, a dimostrazione di una serietà che prima o poi porterà a risultati migliori. VOTO: 6. IL MIGLIORE: Michele Sanna.
FUSCA – Dove sarebbe potuto arrivare il Fusca senza quella partenza disastrosa? Siamo sicuri che in Curiedi sono in molti a farsi questa domanda, perché a un certo punto del campionato la squadra ha giocato con ritmi e cadenze da squadra di vertice. Ormai però era troppo tardi ed è rimasta la soddisfazione per alcune vittorie di prestigio ed un rendimento che è andato in crescendo: da qui dovranno ripartire gli arancioni il prossimo anno. VOTO: 6. IL MIGLIORE: Danilo Cucchiaro.
LA DELIZIA – Anche per la formazione di Priuso si parlava di grossi problemi di organico e sembrava non ci fossero i numeri per poter iniziare un campionato. Merito alla dirigenza biancazzurra e a Tiziano Coradazzi per aver portato a termine una stagione più che dignitosa. E non era oggettivamente semplice. VOTO: 6. IL MIGLIORE: Igor Coradazzi.
MOGGESE – Un’annata da incorniciare per i bianconeri, che ottengono la promozione e vincono la Coppa di Categoria. L’età media decisamente bassa della squadra è in grado di garantire anche buone prospettive e dare continuità in una piazza importante come quella di Moggio. Da rimarcare il lavoro del tecnico Pittoni (voluto fortemente dalla società) che non ha mai perso la calma neanche nei momenti difficili che fatalmente s’incontrano nell’arco di una stagione. Si è fidato dei giovani e ha fatto leva anche sull’esperienza dei giocatori più avanti con gli anni e ne è uscito un mix esplosivo. VOTO: 9. IL MIGLIORE: Davide De Bortoli.
PALUZZA – La promozione non era nei piani iniziali, anche se a un certo punto gli intrecci dei risultati potevano regalare almeno il brivido di provarci. Ma siamo sicuri che dirigenza e giocatori non sono rimasti delusi. E a dare fiducia sono le ultime partite, nelle quali la squadra è cresciuta moltissimo, giocando ad armi pari con le prime. Si ricomincerà da qui e dai molti giovani, alcuni dei quali con margini di miglioramento altissimi. VOTO: 6.5. IL MIGLIORE: Lorenzo Urbano.
SAN PIETRO – Buone prestazioni alternate a periodi di scarsa vena: ci sta in una squadra che aveva bisogno soprattutto di ritrovarsi e comunque il sesto posto finale è un risultato lusinghiero, in attesa che il vivaio sforni qualche giovane talento in grado di alzare il livello di un gruppo già sostanzialmente valido. VOTO: 6.5. IL MIGLIORE: Stefano Mario.
TIMAUCLEULIS – In fondo il piazzamento finale è quello che da quelle parti si aspettavano: qualche punto in più non avrebbe sicuramente cambiato il giudizio per una squadra che ha dovuto rinunciare spesso a elementi importanti, come, ad esempio il portiere Forgiarini. L’intesa e la sintonia tra dirigenza e allenatore potrebbero preparare il terreno per un futuro meno anonimo. VOTO: 5.5. IL MIGLIORE: Luca Matiz.
TRASAGHIS – La solita rivoluzione annuale stavolta potrebbe portare ad un assetto più definitivo, visto il massiccio impiego di molti ragazzi della zona. Dare continuità al progetto intrapreso quest’anno pare la mission del prossimo futuro. Parola d’ordine: crescere, insomma. VOTO: 5. IL MIGLIORE: Federico Giorgiutti.
VAL RESIA – La vittoria del girone garantisce di per sé il voto più alto. Prestazioni di altissimo livello (la vittoria a Moggio, per esempio) e pochi, ma veramente pochi, periodi di difficoltà. Squadra equilibrata, solida dietro e in grado di far fruttare i gol di un attacco che alla fine è “solo” il quinto del girone. Da sottolineare il grande lavoro dell’allenatore Giovanni Micelli, che ha saputo conferire alla squadra personalità e spirito di appartenenza. VOTO: 9.5. IL MIGLIORE: Maurizio Pielich
VERZEGNIS – Onestamente ci si aspettava un pochino di più e a un certo punto le prime sembravano a portata dei neroverdi. Ecco, diciamo che la squadra, nonostante una rosa attrezzata non ha saputo prendere quei treni che le sono passati davanti. Ottimo il lavoro di Rodrigues Filho, anche se alla fine sono più i rimpianti che le soddisfazioni. Restiamo del parere che con quella rosa di buon livello la promozione poteva essere alla portata, per questo la valutazione non arriva alla sufficienza. VOTO: 5.5. IL MIGLIORE: Roberto Larese Prata.
(nella foto di Alberto Cella, una fase di Comeglians-Val Resia)