di MASSIMO DI CENTA
Dopo quello della Terza Categoria, oggi il nostro pagellone di fine stagione è riservato alla Seconda.
AMPEZZO – La salvezza è arrivata al termine dello spareggio senza storia contro il Ravascletto e quindi sia pure in extremis l’obiettivo iniziale è stato centrato. Cescutti ci ha messo molto di suo, pretendendo dai suoi la massima applicazione dei suoi dettami tattici. Qualche problemino in difesa, compensato dalla qualità di un attacco decisamente all’altezza della categoria. VOTO: 6. IL MIGLIORE: Tommy Fachin.
ARDITA – Qualche stento iniziale, poi un periodo decisamente positivo nel quale sono state gettate le basi della salvezza che era il traguardo prefissato a inizio stagione. Nella fase finale del campionato è mancata un po’ di continuità, ma la squadra ha comunque saputo sfruttare le occasioni che contavano. VOTO: 6,5. IL MIGLIORE: Thomas Romanin.
ARTA TERME – Un’altalena continua non ha permesso di raggiungere l’immediato ritorno in Prima che sicuramente ad Arta si aspettavano. L’esonero di Cocchetto ha in qualche modo evidenziato che forse c’era qualcosa che non funzionava tra allenatore e giocatori. Pittini ci ha provato, ma forse le opportunità migliori erano già state sprecate prima.VOTO: 5,5. IL MIGLIORE: Davide Caroli.
CERCIVENTO – Un film già visto, con la promozione che si eclissa nelle ultime giornate, quando sembrava che i granata stavolta potessero farcela: la sconfitta interna con l’Arta e quella di Ravascletto hanno pesato in maniera decisiva. L’esonero di Nodale (non preso benissimo dal tecnico) sostituito in panchina da Nait non ha prodotto quella scossa che la dirigenza si aspettava. VOTO: 5,5. IL MIGLIORE: Michel De Conti.
IL CASTELLO – La formazione gemonese rimane un po’ il mistero di questa Seconda indecifrabile: i rosanero sono usciti dal campo molto spesso con i complimenti degli avversari ma a mani vuote. Come in ogni annata no, anche la malasorte ci ha messo la mano, anche se la squadra ha denotato limiti in alcuni ruoli chiave. La vittoria in Coppa di Categoria attenua un pochino l’ amarezza, alzando leggermente la valutazione globale. VOTO: 5. IL MIGLIORE: Manuel Tondolo.
ILLEGIANA – L’inaspettata sconfitta nella finale di Coppa di Categoria abbassa di mezzo voto il giudizio finale. Una Coppa che era alla portata dei neroverdi, che che però si sono riscattati alla grande, centrando il primo posto nel girone. L’obiettivo era tornare subito in Prima e Giacomino Radina ci è riuscito, dimostrandosi tecnico di valore dopo il buon lavoro fatto a Cedarchis. VOTO: 8,5. IL MIGLIORE: Matteo Banelli.
LAUCO – La Prima è arrivata sul filo di lana, superando la Velox nello spareggio. Spiluttini non si è mai arreso, motivando i suoi e compattando l’ambiente nei momenti in cui sembrava che la squadra fosse sul punto di mollare. L’assenza per infortunio di Guariniello nelle ultime giornate ha tolto qualità, è vero, ma probabilmente ha finito per responsabilizzare maggiormente gli altri. VOTO: 7,5. IL MIGLIORE: Marco Antonipieri.
RAVASCLETTO – L’avvio scoppiettante forse aveva illuso che la salvezza potesse essere centrata senza grandi patemi. Così non è stato, con la squadra che spesso si è incartata su sé stessa. I friulani arrivati in corso d’opera a rimpolpare una rosa davvero scarna hanno dato qualcosa, non sufficiente però. Le prodezze del solito Vidali sono state vanificate da un reparto difensivo troppo spesso non all’altezza. VOTO: 4,5. IL MIGLIORE: Maurizio Vidali
SAPPADA – Renzo Piller è uno che parte sempre per vincere e a un certo punto sembrava che la sua squadra potesse farcela. Qualche passaggio a vuoto però ne ha frenato le ambizioni. Alla fine arriva una salvezza più che tranquilla (a parte i calcoli matematici) che potrà essere la base per un futuro più ambizioso vista la qualità di qualche giovane (il ventunenne Edoardo Buzzi, per esempio). VOTO: 6. IL MIGLIORE: Mattia Piccinin.
VAL DEL LAGO – Il miracolo stavolta non è riuscito. Nonostante il buon finale i biancazzurri non ripetono le salvezze last minute degli ultimi anni. La solita partenza sciagurata ha compromesso una stagione che con l’arrivo di Christian Picco aveva preso un’altra piega. Luciano Patat non ha molto da rimproverarsi, i suoi ci hanno provato fino alla fine. VOTO: 4,5. IL MIGLIORE: Christian Picco.
VELOX – Quando sembrava che ormai la promozione fosse una chimera, i gialloblu sono riusciti a regalarsi la possibilità dello spareggio con il Lauco. La mancata promozione però è nata prima, quando la mancanza di continuità non ha permesso di sfruttare il solito eccellente lavoro di Francesco Moser. Il senso di appartenenza e lo spirito battagliero saranno il punto di ripartenza di una squadra che schiera tutti giocatori del paese, fatto unico nel Carnico attuale. I tanti giovani, alcuni davvero in gamba, garantiscono un futuro che potrebbe regalare soddisfazioni a breve termine. VOTO: 6,5. IL MIGLIORE: Alessio Brovedan.
VIOLA – Finalmente è arrivata la promozione. Nella sua decennale storia la seconda squadra di Cavazzo centra la Prima Categoria, nonostante i soliti affanni che però Angelo Dionisio ha saputo fronteggiare. Squadra meno bella ma sicuramente più pratica rispetto a quella degli ultimi anni. VOTO: 8. IL MIGLIORE: Sbastian Sgobino.
(foto di Alberto Cella)