di MASSIMO DI CENTA
Concluso il campionato, andiamo alla caccia dei migliori interpreti, ruolo per ruolo, evidenziando quelli che, a nostro parere, sono risultati i giocatori più efficaci, calati, naturalmente, nel contesto delle rispettive squadre. Da questa scelta, scaturirà la Top 11 della stagione di Carnico.it.
PORTIERI
Sono quattro gli estremi difensori che hanno spiccato sugli altri: Samuele Di Giusto del Real, ha saputo assorbire il passaggio ad un campionato nuovo per lui, cresciuto in altre realtà. Spesso decisivo tra i pali, sicuro nelle uscite e anche abbastanza autoritario nel comandare il reparto. Altro numero uno affidabile è Marco Santuz del Campagnola, essenziale e sempre molto concentrato, uno che dà sicurezza, in poche parole. Citazione anche per due giovani interpreti, vale a dire Andrea Bricchi della Pontebbana e Rudi Di Lena dei Mobilieri, un futuro da protagonsiti se continueranno il loro percorso di crescita.
DIFENSORI CENTRALI
Matteo De Toni, della Folgore, ha guidato (assieme al compagno di reparto Matteo Ceconi) la retroguardia meno battuta del campionato: forte nel gioco aereo, rapido nonostante le lunghe leve e capace di farsi valere sia a difesa schierata che in campo aperto, palesando, più o meno, le stesse caratteristiche del collega Ceconi. A fargli compagnia è Elia Campetti, dell’Ovarese: raramente lo abbiamo visto in difficoltà: quasi insuperabile nell’uno contro uno e una capacità di concentrazione altissima, dote preziosa per un difensore. Nelle rosa dei migliori finiscono due non più giovanissimi e ci riferiamo a Morris Zucca del Campagnola e Davide Marsilio dei Mobilieri, che si è tolto pure lo sfizio di risultare il miglior marcatore della propria squadra. Anche Bruno D’Aronco ha confermato la buonissima stagione dello scorso anno al centro della difesa del Real. Bene anche Francesco Vergara del Tarvisio, nonostante la tribolata stagione della sua squadra, della quale è stato sicuramente uno dei punti fermi.
DIFENSORI LATERALI
Assolutamente da rimarcare il campionato di Andrea D’Argenio del Campagnola: corsa, la qualità che serve e un incessante lavoro sulla fascia a garantire copertura e proposizione. Più o meno quanto ha saputo garantire Jacopo Candoni del Cedarchis, una forza della natura e capace di ricoprire più ruoli, con l’età che è tutta dalla sua parte. Buone indicazioni hanno fornito anche Marcello Zanier del Cedarchis, una grande forza propulsiva, Cristian Cimador del Cavazzo e sempre dalla squadra viola Damiano Aste, che nonostante una stagione condizionata da una fastidiosa pubalgia ha sempre garantito affidabilità e spirito di sacrificio, adattandosi spesso a giocare anche da centrale.
CENTROCAMPISTI
Non poteva mancare, in questa speciale graduatoria, Ivan Cisotti, per la redazione di Carnico.it il miglior giocatore del campionato. Nel calcio applicato di Adriano Ortobelli ha saputo far risaltare tutte le sue doti: qualità nei passaggi, un’intelligenza tattica di livello superiore, doti di incontrista e freddezza nell’esecuzione dei calci di rigore. Giocatore totale. Altro elemento di grande spessore, Ludovico Copetti del Campagnola: ordinato ma al tempo stesso capace della giocata decisiva, oltre a doti di inserimento molto spiccate. Citazione anche per Gianluca Bertolini del Real, uno in grado di assicurare quantità e qualità in una zona di campo dove non è affatto semplice saper abbinare entrambe le caratteristiche. Ancora due protagonsiti della Folgore finiscono dritti dritti in questa graduatoria, entrambi per la loro grande duttilità, garantendo la stessa cifra di rendimento pur schierati in ruoli diversi. Martino Dinota e Mario Nassivera, due tipi che puoi metterli a giocare in ogni zona di campo ben sapendo che la loro risposta sarà sempre positiva. Dinota, poi, ha avuto la grande capacità di saper entrare subito in partita anche quando (ed è successo spesso) partiva dalla panchina. Due parole meritano anche Daniele Passera della Stella Azzurra e Tommaso Di Biase del Cavazzo. Il primo, un cavallone di centrocampo, perché in una stagione difficile per la propria squadra è sempre stato una garanzia; il secondo perché, nonostante qualche problema fisico ha saputo stringere i denti, mostrando una personalità non comune in relazione all’età.
TREQUARTISTI
Il migliore in questo ruolo è stato di sicuro Gabriele Cristofoli: Ortobelli lo ha arretrato di qualche metro, per sottrarlo alle marcature più strette e nella zona di mezzo ha messo in luce le sue enormi qualità tecniche. Ma soprattutto lo abbiamo visto motivato come non mai. Anche Mattia Paolucci, pur restando un tantino al di sotto del rendimento dello scorso anno, rimane uno dei migliori interpreti del ruolo. Nicola Mazzolini del Real è ormai uno dei punti fermi della propria squadra, come diventerà Gabriel Del Negro dei Mobilieri, che può giocare indifferentemente sia da attaccante che dietro le punte, anche se a nostro modo di vedere, qualche metro più lontano dall’area riesce ad essere più determinate.
ATTACCANTI
Qui non si scappa: Samuel Micelli del Cavazzo (bomber principe del torneo) e Luca Marsilio, della Folgore. Due modi diversi nell’interpretazione del ruolo, ma altrettanto efficaci. Il centravanti viola è quel che si dice un fantastico finalizzatore, mentre Marsilio gioca più a favore della squadra, garantendo sponde e profondità. Più o meno le stesse doti di Paolo Nait, sfortunato per una serie di acciacchi che gli hanno impedito continuità. Una piacevole conferma è Josef Gloder, dell’Ovarese, uno che alla fine di ogni campionato va sistematicamente in doppia cifra, indipendentemente dalla categoria. Infine, una novità per il Carnico: Gabriele Miano del Villa. Arrivato in un calcio tutto nuovo per lui, ha messo al servizio della squadra la sua esperienza e le sue qualità, rivestendo anche un importante ruolo di chioccia all’interno del nuovo corso arancione.
ALLENATORE
Non può che essere Adriano Ortobelli il tecnico dell’anno. Uno di tanti fatti e poche parole… Nella Folgore si è vista la sua mano, sia nel credo tattico che nel valorizzare le risorse a disposizione. L’undici di Invillino ha saputo giocare un calcio bello ed efficace, proponendo e mai speculando, con una rosa a disposizione che non sempre poteva garantirgli soluzioni immediate.
TOP 11
Andiamo quindi a “schierare” la nostra top 11: Di Giusto, tra i pali, difesa con D’Argenio e Candoni esterni ai lati dei centrali De Toni e Campetti. A centrocampo Copetti, Cisotti e Bertolini, con Cristofoli dietro alle due punte Marsilio e Micelli. In panchina, come detto, Ortobelli.
(in copertina, nella foto di Alberto Cella, Cisotti contrastato da Arcan nel derby con il Villa)