di MASSIMO DI CENTA
Nella serata di domenica 1 dicembre è mancato Sergio Colosetti. “Buli” (così lo chiamavano tutti a Enemonzo) è scomparso,a 78 anni, dopo una breve malattia: con lui se ne va un pezzo importante dell’Edera, squadra alla quale è sempre stato fedele.
Una squadra che non ha vinto molto nella propria storia, ma rimane comunque una delle società simbolo del calcio in Carnia, Ai biancoverdi, Sergio, assieme al fratello Elio, ha regalato pezzi importanti della propria vita: centrocampista elegante e di sostanza, grande specialista nei calci piazzati, con il passare degli anni aveva arretrato il proprio raggio d’azione, spendendo gli ultimi anni della sua carriera da libero e una volta cessata l’attività ha allenato anche nel settore giovanile della squadra del paese.
Il calcio è stata la sua grande passione, tanto che era facile incontrarlo sui campi del Carnico, con un sorriso per tutti e quella voglia di parlare di calcio che non gli è mai passata. Una passione trasmessa anche al figlio Maurizio, anche lui bandiera dell’Edera prima di intraprendere il percorso da allenatore.
I funerali verranno celebrati mercoledì 4, alle ore 14.30, in Duomo a Tolmezzo.
Proponiamo il ricordo di Daniele Goi, anche lui nome storico dell’Edera.
Ultimamente troppe care persone se ne vanno, fra le ultime Denis Cecchini, leale combattente dal quale qualche cicatrice sugli stinchi probabilmente ancora mi ritrovo… Ma vorrei soffermarmi per una volta a salutare anche un’altra persona che ci ha lasciato e provare a darne il valore che merita. Sergio, detto “il Buli”, è stato un grande ds dell’Edera dei miei tempi, parlo degli anni da 1990 circa fin oltre il 2000. Ricordi meravigliosi nel quale tu sei stato un legante per noi giocatori, ma anche per i nostri figli e spesso per le nostre famiglie. Sapevi stare con tutti, dai più vecchi a i più giovani, ed eri sempre di buon umore. Con la tua contagiosa risata abbiamo passato serate, promozioni/retrocessioni, feste, grigliate, tante cose…
Ma il” Buli” è stato anche un dirigente sapiente, che ha portato diversi giocatori di spessore, allenatori capaci e ha saputo ben “legarli”, portando la nostra piccola Edera tra i grandi dell’Olimpo.
I risultati sportivi che hanno costellato la tua dirigenza sono stati molti, culminati con la Coppa Carnia del 1994, indimentcabile momento che ci portiamo numerosi nel cuore. Sei rimasto un amico per molti di noi anche dopo il calcio: se ci incontravamo, andavamo a bere un “taglio” o due, a parlare sempre della “tua Edera”, dei tuoi ragazzi. Mi faceva sempre piacere trascorrere qualche momento leggero con te e rivivere con infinita nostalgia i fasti del passato.
Per questo, ma per molto altro mi sento in dovere, ma credo anche da parte di tutti noi ragazzi dell’Edera, di dirti “grazie Buli” per quello che ci hai dato e per la gioia che hai portato nelle nostre vite.
Se ti va, chiamami pure per un taj.
DANIELE