Finale Coppa Carnia 2023, annullato il Daspo a Fabio Urbano

Il Tar ha annullato uno dei Daspo inflitti a cinque tifosi del Cedarchis dalla Questura di Udine dopo i fatti della finale di Coppa Carnia Cedarchis-Villa disputata il 12 agosto 2023 al “Simonetti” di Gemona, con lo scoppio di un fumogeno che provocò il ferimento di due bambini, di 10 e 11 anni, e di un sessantanovenne. Lo riporta oggi il quotidiano Il Gazzettino, che non riporta il nome dell’interessato, ovvero Fabio Urbano.
Il provvedimento vietava al tifoso di accedere per due anni ai luoghi dove si disputano partite di calcio di qualsiasi categoria organizzate dalla Figc o da altre organizzazioni internazionali. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Urbano avrebbe agevolato o permesso lo scoppio della cassetta dove erano sistemati alcuni fumogeni, provocando un’esplosione e il conseguente ferimento delle tre persone. A proporre al Questore il Daspo erano stati i carabinieri di Gemona.
Secondo l’avvocato difensore Giovanni Adami il provvedimento sarebbe stato emesso «senza le dovute indagini e i necessari approfondimenti istruttori idonei a dimostrare con un adeguato grado di attendibilità il diretto coinvolgimento» di Urbano. Nella sentenza i giudici del Tar scrivono: «Dagli elementi istruttori forniti emerge che il Daspo è stato emesso nei confronti del ricorrente soltanto perché occupava, insieme ad altri tifosi, un’area prossima al luogo dello scoppio. Ma tale semplice costatazione non è all’evidenza sufficiente a fornire quegli elementi gravi, precisi e concordanti idonei a supportare il provvedimento». Urbano ha fornito una versione alternativa, confermata da alcune testimonianze acquisite dall’avvocato Adami, dalle quali è emerso che «era impegnato tutto il tempo a battere il tamburo».
Il Tar ha così compensato le spese e annullato il Daspo.

Fabio Urbano

Sui social Fabio Urbano ha commentato così la sentenza: «Dal 2023 a questa parte sono stato spesso etichettato come “colpevole” o addirittura “delinquente” da chi, non essendo presente quel famoso 12 agosto, non conosceva i dettagli dell’accaduto e di conseguenza parlava, come spesso succede, a vanvera. Sono finito più volte sulla prima pagina dei maggiori quotidiani e siti web sportivi locali, alle volte con tanto di indicazione del nome e del cognome, o quanto meno con dettagli che palesemente riconducevano alla mia persona (il discorso non riguarda Radio Studio Nord e Carnico.it, come ci ha confermato lo stesso Urbano, ndr). Grazie a uno dei migliori professionisti del settore a livello italiano, l’avvocato Adami, siamo riusciti ad estrapolare la realtà dei fatti, non essendo stato io in alcun modo responsabile dell’accaduto, e a portare a termine la prima parte del compito nel migliore dei modi. L’immagine per me è molto importante e ci tengo a specificarlo, anche perché rappresento una Compagnia ai vertici internazionali e un’Agenzia Generale di importanza nazionale».

(nella foto l’ingresso in campo di Cedarchis e Villa nella finale di Coppa 2023)

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