di MASSIMO DI CENTA
Si attende solo l’ufficialità, che arriverà in occasione dell’assemblea societaria prevista nei prossimi giorni, ma sarà Mauro Steffan il prossimo presidente de La Delizia. “Peo” completa così il suo percorso all’interno del sodalizio di Priuso, arrivando alla massima carica dirigenziale dopo aver vestito la maglia biancazzurra per tantissime stagioni.
«E continuerò a scendere in campo – si affretta a precisare – fin quando il fisico me lo consentirà».
Come è maturata questa decisione di diventare presidente?
«Fin dalla scorsa estate Marino Dorigo aveva annunciato che non si sarebbe riproposto al termine del suo mandato. E io ho iniziato a pensare: se nessuno si fa avanti ci proverò. Poi, negli incontri avuti successivamente alla decisione di Marino sono stati in molti a chiedermi di fare il presidente. A quel punto non ho più avuto dubbi».
Ti aspetta un compito difficile. Come pensi di iniziare questa avventura?
«Il primo punto fermo, intanto, è la riconferma di Tiziano Coradazzi in panchina. Poi, cercherò di coinvolgere gente del paese, da sempre, magari, vicino alla squadra ma mai con incarichi ufficiali. Creare una società salda, insomma, inserendo nel consiglio direttivo anche giocatori che, come me, ci tengono a La Delizia».
A proposito di giocatori, come siete messi a livello di organico?
«Non potranno esserci grandi stravolgimenti, le risorse sono quelle che sono. Alcuni elemnti dello scorso anno ci lasceranno: Remo Zatti è andato all’Ampezzo, Gianmaria Fabbro è vicinissimo al Lauco e Christian Fachin ha deciso di prendersi un anno di riposo. Sono perdite importanti, inutile negarlo. Ci hanno invece garantito una disponibilità di massima Nicola Venir e Umberto Moretti».
Sono previsti arrivi?
«Assieme ad Attilio Fachin stiamo lavorando in questo senso. Dovremmo essere vicini ad un paio di giocatori, dei quali, però, preferisco fare il nome solo dopo la firma della lista. Inoltre, dovrebbe proseguire la collaborazione con l’Ampezzo che ci darà sicuramente qualche giovane per poter fare esperienza in Terza Categoria. La società biancorossa ha intenzione di iscriversi al campionato Juniores e questo potrebbe creare qualche problema con la storia dei prestiti».
È difficile vero fare mercato?
«Moltissimo, specialmente per le società più piccole. D’altronde i paesi vanno inevitabilmente incontro a un calo demografico importante e in più le società più blasonate o con maggiori risorse allestiscono rose sempre più ampie in previsione di un calendario sempre più affollato tra Coppa Carnia e campionato».