di MASSIMO DI CENTA
È una bella scommessa quella di Sergio Micera, che alla sua prima esperienza da allenatore ha accettato la proposta dell’Edera: «In realtà – dice sorridendo – è una scommessa anche per loro. Sono stato anni nel mondo del calcio, tra Carnico e amatori, ma non ho fatto mai l’allenatore».
E come è saltato fuori il tuo nome?
«Sono amico di qualche loro dirigente e conosco anche alcuni ragazzi. Mi hanno parlato delle loro difficoltà, culminate col campionato dello scorso anno e così quando si è prospettata l’ipotesi di guidarli, la cosa mi ha subito intrigato».
Che ambiente hai trovato ad Enemonzo?
«Innanzi tutto mi ha colpito il numero di presenze agli allenamenti: sono sempre davvero in tanti e questo è un bello stimolo per lavorare. Anche se inizialmente abbiamo avuto qualche disagio, non potendo disporre del campo. Quindi ho curato principalmente la parte atletica. Una volta sul campo ho preso a lavorare su tattica e tecnica».
Come va il processo di conoscenza dei tuoi giocatori?
«Chiaramente devo capire le caratteristiche di ognuno di loro, le attitudini e il ruolo nel quale riescono ad esprimere al meglio le loro potenzialità. Posso assicurare che c’è davvero tanto entusiasmo, nonostante l’anno scorso. Devo dire la verità, mi riesce davvero difficile capire come questi ragazzi abbiano fatto un solo punto l’anno passato, perché cisono alcuni che mi sembrano davvero in gamba. Due parole anche per la società che ci è molto vicino. Tutto, insomma, sembra procedere per il meglio».
Parlare di moduli è quindi quanto mai prematuro?
«Penso che almeno all’inizio partirò con un 4-4-2, lo schieramento in grado di assicurare equilibrio e maggiore copertura degli spazi. Siccome ho visto però alcuni elementi veloci e resistenti non escludo che potrei lavorare anche su un 3-5-2. Resta il fatto che qualsiasi modulo sarà cucito addosso alle caratteristiche dei ragazzi che ho a disposizione».
Ti vediamo bello carico…
«Sì, ho preso questa cosa con grande entusiasmo e mi sento veramente coinvolto dalla vitalità di questi ragazzi che vogliono assolutamente riscattare la passata stagione e hanno un’enorme voglia di migliorare».
Non è che se le cose dovessero andar male ci ripensi?
«Assolutamente no, nella maniera più assoluta. Quando prendo un impegno lo porto fino in fondo. Al termine del campionato eventualmente faremo le opportune valutazioni».