Marini: «Il Real saprà reagire, ma quanto accaduto non può essere dimenticato»

di MASSIMO DI CENTA

L’indignazione e la rabbia per le sentenza relativa ai fatti della partita con il Tarvisio (ricordiamo le squalifiche di Di Giusto e Tormo e la pesante ammenda comminata alla società) e i profondi cambiamenti societari hanno segnato gli ultimi mesi in casa Real. Un Real che sta lavorando in silenzio per preparare la prossima stagione, che vedrà ancora Francesco Marini sulla panchina biancorossa. La squadra riparte con le certezze che il tecnico è risucito a trasmettere alla squadra. Un patrimonio non da poco, vero Francesco? «Mi sento di poter dire – risponde convinto il tecnico – che la base del lavoro fatto negli ultimi anni deve essere un punto di forza: dobbiamo essere bravi a non disperdere quanto fatto fino ad oggi e proseguire nel nostro percorso di miglioramento».

Secondo te, tutto il polverone che si è sollevato dopo le decisioni della giustizia sportiva potrebbe influire sul morale della squadra o si trasformerà in energia positiva?
«La vicenda sicuramente ha creato una forte delusione, portando alle dimissioni del presidente Mauro Cacitti, che era un punto di riferimento molto importante per tutta la società. Dal punto di vista puramente calcistico abbiamo il dovere di reagire e riprenderci, per lasciarci alle spalle questa spiacevole pagina e non dobbiamo crearci alibi per eventuali risultati negativi. Mentre dal punto di vista morale non bisogna lasciare che questo caso finisca nel dimenticatoio perché ci sono state delle decisioni e prese di posizione che mi limito a definire “particolari” e invito tutti ad approfondire leggendo la sentenza».

Tornando ad ambiti strettamente calcistici, per noi il Real è squadra da prime cinque posizioni: sei d’accordo o si può fare di più?
«È sempre difficile fare una previsione, tante squadre si sono rinforzate e punteranno a migliorare quanto fatto nell’ultimo campionato, pertanto in pochi punti si possono scalare o perdere posizioni. Visti gli ultimi due piazzamenti credo che dobbiamo essere consapevoli che possiamo stare nelle parti alte ma ogni anno è sempre più complicato confermarsi e bisogna avere sempre forti motivazioni».

Il mercato ti ha soddisfatto o ti aspettavi qualcosa di più?
«Con la società abbiamo sempre mantenuto una linea che punta a consolidare e mantenere il gruppo che ha portato soddisfazioni in questi anni ed eventuali innesti devono essere mirati con l’obiettivo di alzare il livello qualitativo della rosa. Le squalifiche hanno indubbiamente influito sul mercato e sono molto soddisfatto degli arrivi di Treleani, Baron e del rientro di Di Monte dal prestito. Penso che daranno un contributo importante alla squadra».

Sei sempre stato un allenatore molto abile e attento all’aspetto tattico. Hai in mente qualche novità?
«Nessuna novità in particolare, penso che abbiamo giocatori in rosa che possono permetterci di fare qualche variazione a seconda della partita e dell’avversario. L’importante sarà pensare e giocare di squadra a prescindere dai moduli».

Sappiamo che ci tenevi a dire una cosa. Vai pure.
«Voglio fare un ringraziamento a Mauro Cacitti per tutto quello che ha fatto per la società e per me in questi anni e allo stesso tempo ringrazio la neo presidente Claudia Candoni per aver capito il momento delicato ed essersi presa la responsabilità di dare un seguito al lavoro di Mauro e un futuro questa società storica».

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