di MASSIMO DI CENTA
Forse è passata un po’ in sordina la scorsa stagione del Villa del nuovo corso. Un Villa che riparte con alcune certezze consolidate. E al riconfermato Andrea De Franceschi chiediamo se sia d’accordo sul fatto che si possa solo migliorare: «Sono molto soddisfatto – conferma – di quello che la squadra ha espresso l’anno passato. Siamo stati bravi a restare compatti e soprattutto a non perdere le convinzioni sulla proposta intrapresa. Merito va alle qualità e alla disponibilità dei giocatori più giovani, ma sicuramente allo zoccolo storico che ha saputo farsi valere in campo e, cosa molto importante, a mantenere lo spogliatoio sereno ed allegro, anche nei momenti di particolare difficoltà. Per questo dico che si può e si deve migliorare».
In una rosa sostanzialmente giovane sono stati inseriti due elementi esperti come Matteo Selenati e Thomas Spilotti. Li vedi bene nel vostro organico?
«Già dai primi allenamenti hanno dimostrato presenza, passione e qualità, caratteristiche che garantiranno ad entrambi un ruolo da protagonisti. Conto molto sul contributo di mentalità ed esperienza che potranno dare all’interno del gruppo. Con loro, tatticamente, avrò più soluzioni che spero di saper sfruttare al meglio. Approfitto per fare pubblicamente le congratulazione a “Spillo” per l’arrivo della secondogenita Noemi».
In generale ti ritieni soddisfatto del gruppo a disposizione?
«Diciamo che l’obiettivo societario, che chiaramente condivido, è il rientro dei ragazzi cresciuti nelle giovanili del Villa. Per qualcuno di loro purtroppo ciò non è avvenuto e ne sono molto dispiaciuto. Ci proveremo nuovamente il prossimo anno».
Secondo te, con la nuova politica societaria intrapresa un anno fa, l’ambiente intorno alla squadra si è raffreddato o noti entusiasmo?
«La mia sensazione è che avendo molti giocatori del paese, a fine partita vedo e parlo con molti dei loro parenti. Anche nei locali dove si va insieme dopo allenamento percepisco un clima caldo, disteso e molto propositivo nei nostri confronti. Ci vorrebbe probabilmente qualche numero in più perché sicuramente collaboratori e dirigenti non bastano mai in una società come il Villa, che ha molte squadre nel settore giovanile».