di MASSIMO DI CENTA
Dopo tanti anni nell’Ancora (prima come giocatore e poi come allenatore) ed un anno lontano dai campi di calcio, ritroviamo Silvano Agostinis sulla panchina del Comeglians. La prima domanda che gli rivolgiamo appare quindi quasi scontata: perché la scelta Comeglians? «L’ultimo anno a Prato Carnico – spiega il tecnico – è stata davvero difficile, sia dal punto di vista sportivo che per motivi personali. Dopo un anno di pausa avevo voglia di rimettermi in gioco. E così quando i dirigenti del Comeglians mi hanno contattato, dopo un primo incontro, ho avuto una buona impressione e il progetto mi è piaciuto».
Che impressioni hai avuto del nuovo ambiente?
«Devo dire che il periodo di preparazione è andato bene e mi ritengo soddisfatto: agli allenamenti siamo sempre stati in tanti, i ragazzi sono seri e ben predisposti al lavoro e bisogna sicuramente dare merito a dirigenti e tecnici che in questi anni hanno fatto crescere il Comeglians, dopo tanti anni di sofferenza».
Lo scorso anno i biancorossi sfiorarono la promozione e quest’anno, quindi, si riparte da lì. Cosa ti ha chiesto la società?
«Non mi ha dato degli obiettivi, se non quello di lavorare in un ambiente sereno. Di sicuro puntiamo a fare un buon campionato a prescindere dalla promozione e per quanto mi riguarda posso dire che ce la metteremo tutta per fare bene».
Come valuti l’organico che la dirigenza ti ha messo a disposizione?
«Ritengo positivo il fatto che siamo in tanti: la squadra è un mix di giovani e meno giovani. Mi ritengo davvero soddisfatto».
E tu cosa porterai di tuo al Comeglians?
«Cercherò, come fatto nelle precedenti esperienze, di dare il massimo impegno. Auguro un buon campionato a tutti e colgo l’occasione per ricordare Enrico Londero, mancato da poco, mio mister ai tempi della Rappresentativa Carnica: spero di riuscire a portare i suoi insegnamenti nella mia esperienza di allenatore».
Con Silvano Agostinis concludiamo le interviste agli allenatori delle squadre partecipanti al Carnico 2025. Il tecnico dei campioni in carica della Folgore Adriano Ortobelli anche quest’anno ha declinato l’invito.