Ritengo doverosa una precisazione in merito al rapporto società-stampa e mi riferisco in particolare alla richiesta al giornalista di scrivere/ citare un altro nome rispetto a quello del giocatore realmente schierato in campo. Una precisazione doverosa anche in considerazione delle condanne penali, ricevute in passato da nostri colleghi. Un paio di anni fa, in una partita del campionato di Promozione del Veneto, il giornalista che, scrivendo l’articolo aveva riportato un nome fittizio per un giocatore che era in malattia dal lavoro, fu condannato per concorso in truffa. Per questo, sentiti anche i colleghi inviati sui campi, affermo fin da ora che eventuali (non auspicate) richieste in tal senso non saranno neanche prese in considerazione.