GENTE DI CARNICO

Da questa settimana iniziamo una nuova rubrica. Andremo a vedere più da vicino alcuni personaggi del nostro campionato. Non necessariamente protagonisti di gesti tecnici memorabili. Racconteremo storie, a volte belle, a volte un po’ meno, a volte curiose. Il primo personaggio è Federico De Antoni, centrocampista dell’Ovarese. Perché proprio lui? Vediamo …

“Rottura del legamenti peroneo – astragalico anteriore destro…in poche parole rotto il legamento della caviglia…Non mi aspettavo un inizio di stagione così, ma vabbè, con calma e serenità tornerò come prima!”. Non erano queste le parole che “Fede” avrebbe voluto postare sul suo profilo Facebook dopo la seconda giornata di campionato, la prima per lui, visto che aveva saltato l’esordio con la Folgore. Una giornata, però, che è durata un paio di minuti: un contrasto a centrocampo (casa sua, praticamente) con un giocatore dei Mobilieri e la caviglia che si torce in maniera innaturale. Lui resta a terra un po’, esce e poi prova a rientrare. Ma non ce la fa ed infatti ecco il cambio. “Fede” lascia il campo a testa bassa, scuotendola, perché non è un ortopedico ma si rende conto che quel contrasto (fortuito ed assolutamente di gioco) non è una cosa da niente. Non riesce nemmeno ad appoggiare il piede in terra e adesso non vede l’ora di sapere cosa si è fatto. La diagnosi? E’ quella riportata in corsivo qualche riga sopra. Una diagnosi che dovrebbe significare uno stop almeno sino a luglio. E allora via, coi pomeriggi senza allenamenti, senza pallone, senza quel clima che solo negli spogliatoi si è in grado di capire ed apprezzare sino in fondo. Adesso i pomeriggi sono fatti di noia e progetti di rientro, con gli stati d’animo da affidare a Facebook. I consigli per vincere la noia? A parte qualcuno … irripetibile, ce ne sarebbe uno serio: “Leggi” gli scrive un’amica. Figuriamoci! Lui che già odiava leggere i libri di scuola (quindi un obbligo), figuriamoci se ne legge uno per diversivo …
Dal punto di vista tecnico, per l’Ovarese, l’assenza di De Antoni non è cosa da poco: Rugo, per più di un mese, perde un pezzo importante nel centrocampo. “Fede” infatti è il classico elemento tutto sostanza, capace di far sentire la propria presenza nella zona di campo dove spesso si decidono le partite. Presenza tattica, cattiveria agonistica talvolta persino eccessiva e discreto contributo alla costruzione della manovra, fanno di lui uno dei centrocampisti di spicco di tutto il Carnico, senza dimenticare anche la discreta abitudine al gol (9 le reti per lui, la stagione scorsa). Particolare da non sottovalutare poi la grandissima capacità di concentrazione, dote importante per un ragazzo di appena 22 anni: prima delle partite è quasi intrattabile, fa fatica anche solo a scambiare un saluto con chi lo incrocia ed è strano se si pensa al ragazzo scanzonato e goliardico che riesce ad essere lontano dai campi verdi. A lui (forse lo sanno in pochi) si era interessato anche il Tolmezzo che lo ha fatto seguire in alcune partite durante il campionato scorso. Ma lui vuole restare ad Ovaro, per riportare in Val di Gorto una scudetto che manca dal 1989. La Coppa Carnia vinta nell’agosto 2014 è importante, ma lui e tutti i suoi compagni vogliono assolutamente il titolo! E allora, muoviti, Federico”, butta quelle stampelle e torna tra le zolle del tuo amato centrocampo. In bocca al lupo!