GENTE DI CARNICO: IVAN CISOTTI

Ivan e Juri Cisotti.
Ivan e Juri Cisotti.

“Ma chi è quel Cisotti che gioca in serie B?” “Ma come, non lo sai? E’ il fratello di quello che gioca nel Cavazzo!”. Insomma, in quel piccolo, grande microcosmo che è la Carnia, è più “importante” il fratello meno … importante, a testimonianza della genuinità e della spontaneità che ancora accompagna i personaggi del nostro campionato. Allora chiariamo subito una cosa: Ivan Cisotti (quello “importante”) gioca nel Cavazzo, mentre Juri ha giocato nello Spezia nel campionato di B appena terminato ed il suo cartellino appartiene al Chievo. Sottolineare il concetto di essere più importante, in fondo, è una piccola rivincita per Ivan che a sentire papà Sergio e mamma Marzia, inizialmente, ha un po’ sofferto il successo del fratello. Normale, la competizione tra fratelli è un classico ed anzi Ivan ed Juri l’hanno vissuta in maniera molto meno traumatica di … Caino e Abele o Romolo e Remo! Scherzi a parte, c’è stato un momento in cui la “rivalita” è finita ed è stato il momento in cui Ivan ha capito che per Juri il pallone non era un semplice divertimento, ma sarebbe diventato una professione: era l’estate del 2013 e Juri aveva appena firmato per il Latina. Da quel giorno Ivan è diventato il suo primo tifoso ed il suo post su Facebook fu  semplicissimo ma pieno di significati “Oggi per te inizia una nuova avventura.. Buona fortuna fratello!”. Ivan ha iniziato presto con il calcio e ha tirato i suoi primi calci ad Illegio, dove giocava terzino. Fedele in qualche modo al nero verde, passò poi al Verzegnis dove si mise in luce nella categoria esordienti. Di lui si accorse il Tolmezzo che lo volle per il campionato Allievi. Quella con il Tolmezzo però si rivelò un’esperienza assolutamente negativa: Ivan stava attraversando un periodo delicato, era, come si dice, nell’età dello sviluppo. Solo che quello sviluppo privilegiò più la … larghezza della lunghezza, nel senso che metteva su più chili che centimetri. Questo, naturalmente, va bene per un lottatore di sumo, ma non per un calciatore! Normali sbalzi ormonali ed endocrinologi dell’età: il tempo di sistemare ghiandole e cellule ed ecco Ivan tirato a nuovo e pronto a rituffarsi nel calcio. Lo attende l’avventura di Maiano, dove ritroverà stimoli e voglia di campo. Nella formazione juniores lo notano quelli del San Daniele ma un po’ la distanza e qualche altro fattore non lo faranno mai decollare ed allora ecco il ritorno a Verzegnis, dove Marino Corti saprà insegnarli tante cose, magari anche l’importanza e la bellezza di giocare in un campionato come il Carnico che sarà anche un campionato di super dilettanti ma rimane un mondo bellissimo ed un ambiente in cui si trovano tanti di quei valori che quelli tecnici, in fondo, possono anche venir dopo. Un breve ritorno a San Daniele e poi eccolo nel Carnico, appunto, con la maglia del Cavazzo, stavolta per rimanerci. Nel frattempo completa il corso di studio e diventerà un perito edile con tanto di abilitazione. Domenica scorsa, a Paluzza, dove era impegnato il Cavazzo, a seguirlo in tribuna la famiglia al gran completo: papà Sergio, mamma Marzia e naturalmente Juri. Ecco, allora, facciamoci raccontare da loro che tipo è Ivan, tralasciando il lato tecnico, sul quale non ci sono dubbi: è un bravo centrocampista, ma questo già si sapeva. Ma nella vita di tutti i giorni?…  Papà Sergio ci dice che è il classico figlio che non gli ha mai dato preoccupazioni e alla domanda in che cosa Ivan gli assomigli scoppia in una risata e dice “Ha i miei piedi!”. Una bugia in piena regola, ma Sergio vuole che questa cosa venga fuori e lo accontentiamo. Mamma Marzia, invece, srotola una serie di aggettivi per definirlo: “Abbastanza sicuro di sé, ma ansioso; permaloso, riservato, educato, rispettoso, puntualissimo e perfezionista sino alla pignoleria, in tutte le cose che fa: da quelle professionali all’organizzazione per una semplice grigliata con gli amici”. Ecco, molte di queste caratteristiche Ivan se le porta anche in campo, dove interpreta il ruolo con molti di questi lati del suo carattere: la precisione nelle giocate, gli interventi mai sopra le righe, la serietà nell’impegno e la puntualità nella giocata o nell’inserimento da dietro. Evidentemente in campo si è quello che si è nella vita, smentendo il luogo comune che “uno in campo si trasforma”. E Juri cosa dice del fratello? Dice che è buono e lo dice sorridendo, con un affetto che gli esce dagli occhi prima ancora che dal cuore. Ma Juri, questo Ivan avrà un difetto? “Sì, è scarso alla playstation! Non riesce mai a battermi”. L’ultima immagine la regaliamo come foto a corredo di questo articolo: i due fratelli e un campo di pallone sullo sfondo. Mamma Marzia che se li mangia con gli occhi e non riesce a trattenere una frase dolcissima, quando li vede in posa: “I miei gioielli”. Papà Sergio, invece, rimane a guardarli e ripensa ai piedi. Beh, perdonaci, Sergio, quelli dei tuoi figli sono di un’altra categoria!…

2 Comments

  • Posted 24 Giugno 2015 23:07 0Likes
    by mario chiementin

    Sono proprio contento di essere il primo a commentare il tuo articolo massimo, e lo faccio con estremo piacere. Ho la fortuna di conoscere tutta la famiglia cisotti, padre, madre figli, zio, nonni e li ritengo una vera famiglia ” eccezionale “. Parlando di Ivan e di Juri, devo dire che sono due ragazzi splendidi sia in campo che fuori. Ho seguito Juri nelle sue avventure in serie B ed ho avuto la fortuna di vivere assieme a lui una splendida settimana con la squadra dello Spezia seguendo tutti i loro allenamenti ed ho potuto constatare che anche là era tenuto da tutti in grande considerazione e, parole del suo allenatore, un gran bravo ragazzo.
    Forse Juri quest’anno non hai avuto la fortuna di giocare come meriti, ma vedrai che il prossimo anno ti darà grandi soddisfazioni. Tu Ivan non disperare magari un giorno…. mi avrai come allenatore e allora … un saluto affettuoso Mario ( Mister Ceda )

  • Posted 27 Giugno 2015 14:41 0Likes
    by Francesco Moser

    Forse non penso di essere di parte nel confermare appieno quanto letto nello splendido articolo di Massimo, come sempre il numero uno nel farti emozionare leggendo riga dopo riga, rivalità tra Ivan e Juri ? Ma forse si tra fratelli capita (ne ho a che fare ogni giorno) però penso sana e genuina come nelle sfide a play station, a proposito io contro Ivan non ho mai vinto nonostante viene descritto “scarso”da Juri (forse sono negato io)…
    Complimenti a Ivan giocatore (chi non lo vorrebbe in squadra! ), ma soprattutto complimenti per il ragazzo che è, stimato e benvoluto da tutti.
    Chiudo con un grosso in bocca al lupo a Juri per la sua carriera, un orgoglio per tutti, famigliari e non!
    Con affetto Francesco (Zio T.)

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