Ridotte drasticamente dalla Corte d’Appello Federale quasi tutte le super squalifiche del Campionato Carnico! Vediamo nel dettaglio le decisioni assunte, che, di fatto, ribaltano le sentenze emesse dal Giudice Distrettuale della Delegazione di Tolmezzo. Per Federico De Antoni: pena ridotta da 3 anni a 3 mesi; Michael Vergazzini: pena ridotta da 2 anni a 6 giornate. Lorenzo Tiepolo: pena ridotta da 4 mesi a 2 mesi (con rientro quindi il 10 settembre).
19 Comments
by Monica
Sono proprio contenta! Giustizia è stata fatta dato che non avevano fatto ciò che c’era scritto a referto!
by il sek
Che vergogna… La coerenza e’ un’altra cosa…!!!!!cm faranno qst situazioni ad essere d’esempio se poi nell’arco di settimane viene ritrattato tutto????che fossero esagerate o meno…..bisogna mantenere una linea….
by luca
Senza entrare in merito a ciò che non ho visto, deduco quanto segue: 1) il giudice sportivo ha deliberato in base a ciò che risultava scritto nei referti; 2) i giudici di secondo grado hanno deliberato anche loro in base a quello che era scritto sui referti (senza ricontattare gli arbitri perchè così si evvince dal comunicato ufficiale) quindi mi chiedo: se c’è questa DISPARITA’ di giudizio qualcuno ha sbagliato o c’è troppo margine interpretativo nel poter stabilire una squalifica? Perchè in alternativa a me i conti non tornano, tre sentenze su tre in pratica ribaltate. Se a bocce ferme e fredde non si riesce a dare un giudizio non dico uguale ma simile a quello che viene riportato sui referti mi spiegate come pretendiamo dagli arbitri uniformità di giudizio (anche se qui entriamo in tutt’altri discorsi).
by Enzo
Ok adesso il comunicato fa lo sconto ed è giusto visto che i fatti non erano chiari. . . Ma adesso a sti arbitri che hanno fatto sti ” importanti ” errori. . .si sa Cosa succederà?
by Loris Missana
E’ proprio vero: l’Africa ci sta colonizzando e anche noi stiamo diventando come i Marocchini (senza nessuna offesa per i cittadini dello stato Mediterraneo, sia chiaro): i poveri porta a porta all’epoca partivano da cinquanta mila lire per un paio di mutande per finire ai famosi “cinco milo”…
La vergogna è un vocabolo da eliminare dal dizionario italiano in quanto NON ESISTE PIU’.
Evviva!
by luca monai
Alla fine dei fatti questo testimonia che gli arbitri si sono inventati i fatti…e una vergogna e basta…!!! Vogliono fare troppo i protagonisti e questo e il risultato finale…ridicoli…contento x i calciatori perché non se lo meritavano…ora puniscano anche questi arbitri se cosi si può definirli.
by Alex
Sarebbe utile che venga pubblicato il comunicato, visto che leggo commenti a sproposito , come troppo spesso accade, comunicato che ho letto e descrive in maniera puntuale le motivazioni; che al di la del linguaggio giuridico le vedo molto indirizzate a tenere basso il profilo, smorzare le polemiche e chiudere questa incresciosa parte che hanno caratterizzato queste settimane.
by Moreno
Devo dire che siamo proprio in Italia, solita giustizia vergognosa, si passa da una misura all’altra con lo stesso referto, chi sono quelli che giudicano?
by Riccardo
– 3 anni diventati 3 mesi! Pena ridotta a 1/12
– 2 anni diventati 6 giornate! Pena ridotta a 1/16
– 4 mesi diventati 2 mesi. Pena dimezzata
Leggendo le motivazioni sul Comunicato Ufficiale appare che la Commissione Disciplinare cerchi pertugi per dare una diversa interpretazione al referto arbitrale in modo da giustificare che i tesserati si sono comportati bene eccedendo, al limite, in esuberanza verso l’Arbitro o verso il pubblico. Dal Comunicato Ufficiale si evince pure che gli Arbitri, permessisi di così importanti affronti verso tesserati che desidererebbero l’immunità, non hanno ritrattato quanto da loro scritto sui referti. Dunque, la Commissione ha di proposito dato una lettura diametralmente opposta al Giudice Sportivo. In pratica non esiste la certezza di giudizio essendo la pena comminata in forma di libera interpretazione secondo diversi fattori. Infatti, qui non si tratta dell’emersione di prove che ribaltino i fatti e che giustifichino una quasi assoluzione. Siamo di fronte a un Giudice Sportivo che ritiene i fatti molto gravi e un Commissione che, invece, si accontenta di una ramanzina.
Ma andiamo in profondità tralasciando i fatti in questione e addentrandoci nei meandri delle Norme Federali: i componenti gli organi di Giustizia Sportiva sono di nomina del Consiglio Federale su proposta del Presidente Federale che riceve le “segnalazioni” dai fidati collaboratori. Certamente, e non vi è dubbio, sono selezionati tra persone di accertata capacità e preparazione, ma anche perché, oltre ad aver dato la loro disponibilità, sono in linea al sentir comune del Consiglio Federale, pur con ciò conservando, ai sensi delle Norme Federali, la piena autonomia e indipendenza di giudizio. Tuttavia è’ come se il Consiglio dei Ministri nominasse i Giudici su proposta del Presidente del Consiglio. Mmm. Direi che la cosa solleverebbe alcune proteste, di là da lacci e laccetti normativi che regolano le competenze dei singoli organismi.
Certamente a uscire sconfitta da questa vicenda è la serietà del calcio dilettantistico della nostra regione e l’attendibilità e l’autorevolezza del settore arbitrale. Si è aperto un grave precedente, perché 3 mega riduzioni di pena su 3 ricorsi significano che la Commissione Disciplinare, oltre a dar poco peso ai referti arbitrali, ritiene abnormi o palesemente errate le determinazioni del Giudice Sportivo locale. E non è la prima volta. Viepiù, sul caso del tesserato dell’Ovarese, una sorta di “bacchettata” della Commissione verso il Giudice Sportivo che avrebbe confuso le competenze della Giustizia Sportiva con quelle della Giustizia Ordinaria. Bene ricordare che il Giudice Sportivo della Delegazione di Tolmezzo è uno stimato Avvocato, al pari del Presidente della Commissione Disciplinare. Quindi due professionisti che immaginiamo conoscano a memoria Leggi, Norme, Regolamenti e Procedure.
Ma in tutto questo che ruolo ha avuto il Rappresentate dell’AIA in Commissione Disciplinare? Ha abbandonato i suoi arbitri o si è trovato a lottare contro i mulini a vento?
E la decisione della Commissione Disciplinare viene ufficializzata lo stesso giorno in cui gli ex calciatori Bertotto, Poggi e Rossitto vengono nominati Alfieri del Fair Play testimonial etici dello sport, perché – scrive il Messaggero Veneto – da Blatter al Campionato Carnico c’è enorme bisogno di modelli comportamentali positivi per i giovani, gli adulti, genitori in primis.
Siamo un Paese strano!
by Vittorio_TS
Ecco il link del Comunicato N. 8 dd.07.08.2015:
http://www.figclnd-fvg.org/it/scarica_file.aspx?nome_file=CU_08_CR_2015.pdf
by Riccardo
N.b.
Svista: per Commissione Disciplinare intendevo Corte d’Appello Federlare.
by Dado
Perché le cose siano fatte bene bisogna essere prima di tutto credibili. In questa vicenda c’è qualcosa che non torna : stangata pesante prima, tarallucci e vino ( a volontà ) adesso. Spero che chi di dovere dia delle risposte ufficiali e scusate la ripetizione….. molto credibili !!!
by Puntel GB
Chi ci rimette in queste situazioni e’ sicuramente la classe arbitrale,perdendo di credibilita’.Purtroppo fare l’arbitro non e’facile quanto sembra e ci vuole esperienza e tanta buona volonta’ nell’affrontare decisioni difficili senza condizionamenti. Nulla toglie che i ai referti sono state date interpretazioni diverse e che bisognerebbe istruire,pardon indirizzare la categoria arbitrale a non esporsi ad eqiuvoci e/o interpretazioni equivoche. Mi piacerebbe che i vari responsabili dei vari settori arbitrali , mostrassero umilta’e collaborazione, verso un movimento chiamato Carnico che tuttora rispetta le persone oneste e che mostrano la faccia in prima persona . Non ho ben capito cosa si vuol dire con “facciamo un passo indietro”, l’arbitro e’arbitro… e in quanto tale ,e’sempre una persona sopra ogni sospetto equivoco sia in campo che quando a casa scrive un referto.!!!I responsabili degli arbitri mandati sui campi in Carnia, ascoltino le critiche come una maniera x crescere e non come attacchi alla categoria….Tendere la mano non sempre significa portare a casa un braccio monco!!!
by Roberto
Se io mi chiamassi: Massimo Della Siega, oggi come oggi, mi dimetterei dalla carica massima del A.I.A. del Friuli Venezia Giulia. Ma sapete perché? Io sono il datore di lavoro che invia i Suoi dipendenti a compiere, nel bene e/o nel male il loro onesto mestiere però, pur facendolo con il massimo impegno e dedizione professionale, il risultato è insoddisfacente ed incompleto. Quindi, stanno meglio a “casa”…! Semplicemente il loro “rapporto” di lavoro risulta essere non veritiero e/o inventato, perché esso sarà comunque smentito dalla “giustizia” sportiva. Caro Sig. Massimo D.S. se fossi in Lei mi preoccuperei dei sottoposti e allora farei un ripulisti non solo a livello federale ma, anche sotto l’aspetto dei protagonisti (…arbitri) implicati negli episodi in oggettoz.
by Vittorio_TS
…. A questi livelli, fare l’ arbitro NON E’ UN LAVORO…! Per cui NON ESISTE UN DATORE DI LAVORO, NE’ STIPENDIO NE’ CONTRIBUTI…!
by Vittorio_TS
Mi permetto di completare il mio precedente commento (n. 15) confidando che entri bene nella mente della Comunità Sportiva e non quello che ho voluto esprimere: l’ arbitro a questi livelli di dilettantismo (ma è veramente dilettantismo ?) regionale NON E’ ASSOLUTAMENTE UN LAVORO. Si puo’ parlare certamente di lavoro a partire da Lega PRO , e, naturalmente per la Lega di Serie B e di Serie A, dove si ha a che fare con giri di denaro sicuramente cospicui per i giocatori e i tecnici e tutto l’indotto circostante. Non conosco la struttura economica del “Carnico”, ma sono rimasto basito quando ho sentito che, a livello di Prima Categoria (quella NON Carnica, ma Regionale) ci sono giocatori che percepirebbero quale “rimborso spese” o “mancato guadagno” che dir si voglia cifre di 500 Euro mensili (oltre ad avere il proprio lavoro “vero”), somma che a volte non percepisce neanche un addetto alle pulizie per fare un lavoro non gratificante, mentre tali giocatori, in teoria dilettanti, per quelle cifre “dovrebbero” (?)… dilettarsi ossia divertirsi. Non oso pensare alle cifre in ballo in Promozione o Eccellenza, ma il fatto che ci siano Società che fanno delle promozioni una dietro l’altra e successivamente, improvvisamente spariscono, fa pensare che quando il soldo è finito finisce anche il … dilettantismo (…paradossale, ma è così…). Non sarebbe male darsi una “regolata economica” ossia tornare a genuini rimborsi spese, ma ci dovrebbe essere una seria volontà in tal senso. Si eviterebbero anche tutte le esasperazioni che di certo non giovano all’ ambiente sportivo, e non solo calcistico
by Nicola FABRIS
Concordo pienamente condividendo quanto scritto da Puntel GB #13 (mandi GB) e da Roberto #14. Aggiungerei ancora un due persone che da queste situazioni dovrebbero tirare le somme e dare le dimissioni per palese “inadeguatezza” al ruolo ricoperto. Non tanto per trovare un colpevole (quelli semmai sono i giocatori che si sono comportati in maniera non “regolamentare”) ma perchè negli ultimi 6/7 anni le “grosse” squalifiche andate poi in ricorso sono state ribaltate con sentenza che hanno sempre dato la giusta lettura dei referti arbitrali oppure segnato un profondo solco sulla giustizia di chi giudica in primo grado.
Puntel: forse non si tratta di passo indietro o avanti ma, come hai detto tu, ascoltare serenamente quelle che sono le evidenti obiezioni o critiche che vengono mosse da chi, ogni giorno, dal 1° gennaio al 31 dicembre si prodiga a scapito di famiglie e tempo libero per far si che il Carnico sia e resti un movimento prima di tutto sociale e poi, perché no, anche sportivo.
Mandi e Buon Divertimento a tutti… Arbitri compresi.
by Maurizio Mesaglio
Sono allibito, basito, sconvolto… ma vi rendete conto che parliamo di riforme di sentenza, per quanto terribilmente importanti, riguardanti lo sport, quando succede la stessa cosa con gente che dopo dieci anni di carcere duro, viene assolta per non aver commesso il fatto? Il problema è l’interpretare. Non sono stati smentiti gli arbitri, come a qualcuno piace evidenziare, ma il giudice di primo grado. Ora io credo che, si possa discutere riduzioni accettabili, nell’ordine di un terzo della pena o giù di lì, ma quando sono sconvolte le sentenze, non c’entra l’arbitro, ma il giudice, cioè colui che dovrebbe essere sopra di colui che è già al di sopra delle parti. Questo è terribile. Infine un plauso a Vittorio Ts.. ha centrato tutti i problemi.
by Riccardo
Credo ci fosse la volontà da parte di TUTTI di “ridimensionare” il caso per riportare un po’ di calma. Ma nascondere la testa sotto il cuscino non darà risultati se non quelli di attenuare il clamore delle vicende. Non risolverà sicuramente i problemi di scarso senso civico e antisportività. Problemi, questi, che nell’ambito dell’attività sportiva dovrebbero essere il primo punto da correggere con un comportamento esemplare da parte di Società, Dirigenti e Allenatori per “isolare” atteggiamenti inadeguati dei propri tesserati. E poi, fondamentale, il porre in essere, al di là delle dichiarazioni e inutili riunioni, delle azioni assolutamente intransigenti da parte di tutti gli Organi Federali verso coloro i quali compiono atti poco edificanti.
Non credo che un Giudice Sportivo che di professione fa l’Avvocato (e non di primo pelo) non sappia leggere un referto arbitrale. Probabilmente è l’interpretazione che gli si da che fa la differenza: per qualcuno l’atto intimidatorio di “poggiare (?)” la propria fronte su quella di un’autorità (ossia l’Arbitro) o dialogare volgarmente con gesti da censura con il pubblico sono fatti gravi che vanno puniti; per qualcun altro vanno sanzionati al minimo.
Provate a ringhiare contro un poliziotto dandogli una seppur lieve testata e vediamo come va a finire! Non farete la galera ma qualche giretto in Tribunale con annesse onerose spese legali per difendervi è il minimo che vi tocca.
Piccolo appunto a Vittorio_TS: non c’è Arbitro nei dilettanti che “vive” dirigendo partite qua e la. I rimborsi sono troppo esigui per permettersi tanto. Ma percepiscono dei rimborsi, approvati, che pagano le Società attraverso le quote di iscrizione (è la voce più importante dell’intera quota). Perché mai se un Arbitro può essere rimborsato non potrebbe esserlo anche un calciatore o un allenatore? Capita in tutte le categorie dilettantistiche che un calciatore o allenatore risieda a 30/40/50 km dalla sua squadra. Tra preparazione, allenamenti, e partite nell’invernale anche 150 viaggi di andata e ritorno (in particolare in Promozione e Eccellenza con 3 allenamenti a settimana). Quanti km sono in 1 anno? Quanta benzina, autostrada, usura… in 1 anno? Prima di parlare bisognerebbe conoscere…, ovvero quello che in molti, troppi, fanno.
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