LA PAGELLINA DEI CAMPIONI

Il Real festeggia coi suoi tifosi (foto A. Cella).
Il Real festeggia coi suoi tifosi (foto A. Cella)

E’ stato uno degli scudetti meno pronosticabili della storia del Carnico il quinto del Real I.C. Le partenze di Davide Urban, Roberto Agostinis, Alberto Morassi e il ritiro di Stefano Vidoni sembravano aver indebolito una squadra che lo scorso campionato era finita terza a 15 punti dal Cavazzo campione. Ed invece, Ortobelli è riuscito a creare un grandissimo gruppo, amalgamando quelli della vecchia guardia con qualche giovane interessante e di sicuro prospetto, proponendo il solito 4 – 4 – 2 ma in maniera molto meno dogmatica, ricorrendo, in talune circostanze, anche ad un più spregiudicato 4 – 3 – 3 a seconda delle esigenze del match. Forse non è stato il Real più bello tra tutti quelli proposti dal tecnico in tanti anni sulla panchina biancorossa, ma di sicuro è stato il più pragmatico, il più risoluto e il più determinato della sua lunga gestione. Vediamo da vicino, allora, i protagonisti di questa cavalcata trionfale.

ADRIANO ORTOBELLI si avvia a diventare l’Alex Ferguson della Carnia: tante stagioni in biancorosso con la voglia sempre di far meglio dell’anno prima. Fedele al suo credo calcistico plasma una squadra logica, razionale e funzionale, nella quale ognuno sa quello che deve fare. Questo scudetto ha impresso il suo marchio di fabbrica. E meno male che doveva salvarsi …

LUCA DE GIUDICI guida la difesa meno battuta del campionato (22 reti subite alla pari col Cavazzo) denotando la solita affidabilità ed il solito altissimo rendimento. Un altro torneo da incorniciare per “Lucone”, l’ennesimo di una carriera straordinaria.

ANDREA MORASSI il capitano magari avrà perso leggermente lo spunto brillante di qualche anno fa, quei raid a tutto campo che ne hanno contraddistinto la sua storia calcistica, ma resta il miglior interprete del torneo nel suo ruolo, mettendosi a disposizione anche come centrale di difesa e a centrocampo.
GRAZIANO MORASSI
gli anni passano per tutti e il “Gra” cerca di … rallentarne l’incedere. Solite giocate da difensore vecchio stampo e la definizione è un complimento, perché gente capace di applicarsi sull’uomo con la sua efficacia ce n’è davvero poca.

SANDRO MORI gli impegni professionali lo costringono ad arrivare certe volte a partita in corso. Emblematica la partita interna col Verzegnis: arriva poco prima della pausa e i suoi sono sotto 2 a 1. Entra a inizio ripresa e Ortobelli può sistemare la squadra con il solito assetto: la soluzione al cubo di Rubik!

DANIELE MUNER poche apparizioni ma quando scende in campo non trema.
MARCO NETTIS
impegni di lavoro gli fanno saltare la prima parte di stagione, ma quando rientra consente ad Ortobelli di sistemare al meglio il pacchetto arretrato.
ALEX VISENTIN
stagione tribolata per gli infortuni ma ogni volta che scende in campo lo fa sempre con la consueta efficacia e affidabilità.

ROBERTO AIELLO una squalifica assurda gli fa saltare le ultime tre gare di campionato e la sua assenza si fa sentire. Classico giocatore che dove lo metti ti dà il massimo. Il sogno di ogni allenatore!
FEDERICO CECCONI
centrocampista elegante e dinamico, è preziosismo nelle due fasi: ripiega spesso fino sulla linea difensiva, da dove poi è in grado di dare il là alla fase d’attacco. Lavora sotto traccia ma il suo è un lavoro prezioso.
NICOLAS CIMENTI
prima parte di stagione straordinaria, poi fatalmente cala. Per un lungo periodo è probabilmente uno dei primi tre centrocampisti del torneo, poi tira il fiato. E’ suo il gol del preziosissimo pareggio a Cavazzo. Quel gol, probabilmente, è stato decisivo ai fini della vittoria in campionato.
MARVIN MATIZ
si chiama come il pugile statunitense Hagler e come Hagler è … marvelous, meraviglioso. Centrocampista di stampo classico, combattente nato, lucido, cattivo e sempre sul pezzo. La sua assenza nelle ultime giornate si è avvertita eccome. Torna per l’ultima partita e la decide con una botta dal limite che è come un diretto al mento. Già, proprio come Hagler …
NICOLA MAZZOLINI
uno dei primi cambi: frizzante, coraggioso e sempre in movimento. Uno di prospettiva.

DAVIDE DEL FRARI nelle ultime giornate vede spesso il campo da titolare, togliendosi anche la soddisfazione di un gol: quello della sicurezza nella complicata vittoria col Verzegnis.
FEDERICO PETRIS
il piccolo guerriero disputa forse la migliore stagione della sua carriera. Corre, prende e dà botte, aggiungendo una facilità di inserimento che gli vale anche qualche gol importantissimo.
OSCAR RUGGIA
sempre pronto quando c’è da dare un cambio. Ragazzo umile e rispettoso, è il simbolo della riserva perfetta per comportamento e disponibilità.

GABRIELE DE TONI una delle rivelazioni del campionato, forse quella più grande. Gioca sempre a cento all’ora, macinando chilometri sulla fascia. Salta spesso l’uomo ed è uno snodo offensivo importantissimo per la squadra. Quando acquisirà più cattiveria sotto porta potrà diventare un attaccante top!

MANUEL BONFIGLIOLI l’aria estrosa da artista del pallone. E’ uno al quale non bisogna chiedere sacrifici tattici o compiti di copertura. Ortobelli non sa come “collocarlo” ma ha il merito di non imbrigliarne l’istinto che produce spesso giocate decisive.

DANIEL MENTIL quando entra corre e non disdegna l’intervento duro. Non ha paura, insomma, e rispetta le consegne che il tecnico gli impartisce.
MATTEO VERITTI
dopo una settore giovanile da protagonista aveva vissuto qualche stagione in chiaroscuro. In questa si rivede l’attaccante che tutti ad Imponzo aspettavano dai tempi della juniores. Centravanti moderno che segna e gioca per la squadra. Una specie di Ibraimovich, anche se lui si accontenterebbe di essere paragonato a Stefano Vidoni …

Una menzione anche per chi ha visto poco o niente il terreno di gioco, ma ha saputo interpretare benissimo il ruolo di quelli che rispettano ordini e gerarchie: ANDREA CANDONI, DANIEL CIMENTI, ALAN GONANO, FEDERICO MARZONA, SIMONE BEARZI, LORENZO GOZZER, CLAUDIO MARIONI e MICHELE CACITTI, quest’ultimo infortunatosi in Coppa.

4 Comments

  • Posted 11 Ottobre 2016 08:23 0Likes
    by Andrea

    Al di là della squadra per cui uno fa il tifo, non può non fare piacere la vittoria di una società che da decenni cura con grande attenzione il proprio settore giovanile.

  • Posted 11 Ottobre 2016 10:16 0Likes
    by Daniele Tomat

    Bravissimo Max, davvero un articolo scritto molto bene, unica pecca paragonare Veritti a Ibra:)

  • Posted 11 Ottobre 2016 12:22 0Likes
    by Gianca

    Grazie Ma Di Ce.
    Attento e preciso, allo stesso tempo dettagliato e sintetico.
    Sei un Grande

  • Posted 11 Ottobre 2016 17:12 0Likes
    by Edo

    I miei più sinceri complimenti a una squadra che era data come spacciata, poteva solo salvarsi, beh avete vinto! I sogni possono diventare realtà. Ci vediamo al prossimo Carnico, con la speranza che sia ancora più bello, buon anno a tutti i giocatori, dirigenti presidenti e a chi come me il Carnico lo sente dentro. Mandi

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