Nell’imminenza della stagione che sta per iniziare, da Cavazzo ci segnalano che nei giorni scorsi è deceduto Gilberto Bulfoni, indimenticabile portiere del Cavazzo anni ’70. Originario di Udine, “Gil” arrivò in Carnia grazie a Siro Macutan, storico dirigente del sodalizio viola, che rimase colpito dalle doti tecniche e dall’esuberanza straripante del personaggio. Bulfoni è stato un portiere figlio dei suoi tempi, uno che il ruolo ce l’aveva dentro per il suo essere estroverso, originale e quasi mai banale. “Matto”, insomma, come per definizione, all’epoca, erano un po’ tutti i portieri. Lo chiamavano “l’Albertosi del Friuli”, per una somiglianza non solo tecnica con l’ex portiere della Nazionale: baffoni spioventi, capelli lunghi e la stessa interpretazione del ruolo. Era solo qualche centimetro più basso, ma per il resto i punti in comune erano davvero tanti. A Cavazzo ha lasciato ottimi ricordi e chi come Dario Iuri (ex sindaco cavazzino ed ex giocatore) ci ha giocato insieme la notizia della sua scomparsa ha portato un velo di tristezza. “Gil” ha difeso la porta viola per diverse stagioni ma è stato a lungo tesserato col Cavazzo, perché in caso di necessità non avrebbe esitato nemmeno un attimo a salire in Carnia ed offrire la propria disponibilità.