La Nuova Osoppo di Giancarlo Peirano è considerata la mina vagante della Prima Categoria. La squadra ha subito un deciso restyling rispetto allo scorso anno: sono arrivati ben 10 giocatori e si è cercato di intervenire in ogni reparto.
A Peirano chiediamo subito di parlarci dei nuovi.
«Dieci giocatori nuovi sono un bell’impegno – ammette il tecnico -, nel senso che dovrò prima conoscerne attitudini e caratteristiche per farli rendere al meglio. Non saranno più con noi Riccardo Dominici, Francesco Nodale e Gianluca De Prophetis, ma in compenso abbiamo cercato di creare alternative in tutte le zone, prendendo Kevin Ponte, un portierino classe ’98 dal Gonars di cui si parla molto bene. In difesa Erik Clapiz dall Stella Azzurra, Nicola Candussio dai Mobilieri e Stefano Serafini dal Castello. Nel settore centrale un uomo esperto e versatile come Marco Burba dal Cedarchis, Michael Mansutti dalla Gemonese e Tiziano Boschetti dall’Arteniese. In avanti, Cristian Fachin, molto bene lo scorso anno con la maglia de La Delizia, Emanuele Serafini e Matteo Di Gianantonio, dalla Val del Lago, anche lui elemento molto duttile».
Quali obiettivi vi ponete?
«Ecco, la domanda posta al plurale è giustissima, perché io miro ad una salvezza tranquilla, magari prima possibile, conquistata attraverso il gioco e la personalità, mentre il presidente Peretto vuole arrivare tra le prime quattro e fare tanta strada in Coppa».
Che tipo è il tuo presidente?
«Lui è uno vulcanico, sempre pieno di iniziative, di idee, di progetti. Credo che prima ancora di incominciare questa stagione stia già pensando alla Nuova Osoppo del 2020! E’ un grandissimo organizzatore, caratterizzato da una professionalità straordinaria e non lascia mai le cose al caso. Dà moltissimo ed altrettanto pretende. Lui non nasconde che vuole vincere il campionato in tempi brevi, ma lo fa con ambizione, non con presunzione».
E il paese vi segue, vi supporta?
«C’è molto entusiasmo, come ho potuto constatare la sera della presentazione in un locale di Osoppo: tanta gente, davvero, e tutti che ci auguravano di far bene. Toccherà a noi non deluderli».
E Peirano cosa teme di questa Prima Categoria?
«Innanzitutto l’esperienza di chi ci gioca da tanti anni e a volte certe partite le vinci con quella. La mia squadra però è costruita per giocare a calcio e quindi, come caratteristiche, forse, si adatta meglio alla massima divisione, dove ti lasciano giocare di più, anche se è vero che al primo errore ti fulminano, vista la qualità degli attaccanti che andremo ad incontrare».
2 Comments
by Danilo
Grande allenatore
by Alessio
LORENZO GIORGIO MICHELE ALMIRANTE TIEPOLO 9
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