L’articolo pubblicato da Bruno Tavosanis sull’elenco dei giocatori in diffida per quanto riguarda le squadre rimaste in lista per la Coppa Carnia, porta inevitabilmente a delle considerazioni.
Vista la relativa brevità della manifestazione, i giocatori corrono un rischio francamente esagerato. L’articolazione della Coppa prevede una fase eliminatoria con gironi a 4 (quindi tre partite per ogni squadra), un’eliminazione diretta agli ottavi, una ai quarti, due semifinali e la finale; le squadre che arrivano alle semifinali disputano perciò 7 partite. Quindi, se per caso un giocatore venisse ammonito nella prima partita della fase a gironi e poi nella semifinale di ritorno, salterebbe la finale. Il che, oggettivamente, appare una punizione spropositata.
A questo punto, buttiamo là una proposta, con la speranza che possa essere supportata da una qualsiasi regola normativa in materia: dopo la disputa dei quarti, azzeriamo le diffide. In questo modo salterebbe la finale solo chi viene ammonito in entrambe le semifinali.
È solo un suggerimento, niente di più, ma magari potrebbe essere preso in considerazione dagli organi federali e disciplinari.
(nella foto di Alberto Cella uno degli 8 diffidati del Cercivento, Mauro Moro)