Abbiamo chiesto agli allenatori delle squadre promosse di tracciare un giudizio sulla stagione dei loro giocatori.
Oggi parola a Ivano Gressani, allenatore della Velox, promossa in Prima categoria.
ALESSIO BROVEDAN (Budino) – fa parte del gruppo Allievi, sinistro naturale molto estroso, nonostante il fisico esile riesce con la sua tecnica e fantasia a mettere in difficoltà qualunque avversario.
THOMAS CELLA (Chef) – il lavoro e qualche acciacco non gli permettono di essere sempre presente agli allenamentI. Grande esperienza, riesce a fare più ruoli e quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto in maniera egregia.
DAVIDE DEL NEGRO (Dado) – è un cagnaccio da centrocampo, sradica palloni a iosa e appoggia al compagno più vicino. Nonostante non sia un gigante ha un’elevazione superiore a quelli più alti.
MATTEO DEL NEGRO (Bescio) – anche con lui gli avversari non hanno vita facile. Assieme a Davide forma una diga a centrocampo che alle volte risulta insormontabile.
NICOLA DEREANI (Cola) – finite le giovanili aveva mollato per poi riprendere con gli amatori. Finalmente lo scorso anno si è deciso a rientrare in società e a svolgere il ruolo di centrale difensivo apportando stabilità e centimetri.
STEFANO DEREANI SR (Teto) – lui è il capitano, si adatta a tutti i ruoli che gli vengono richiesti, anche se la sua maggiore aspirazione è giocare in attacco. I suoi messaggi sul gruppo da vero leader sono stati determinanti per creare una mentalità vincente.
STEFANO DEREANI JR (Teto piciul) – anche lui fa parte del gruppo allievi. Giocatore sprecato nel Carnico, con la sua tecnica e la sua velocità di pensiero dovrebbe calcare campi molto più importanti. Ci siamo permessi, rischiando di non raggiungere l’obiettivo finale, di non utilizzarlo a tempo pieno in prima squadra garantendo agli allievi il suo apporto determinante.
ALESSIO DEREANI (Gezio) – con qualche centimetro in più non sarebbe certamente con noi. Riesce a capire le traiettorie della palla quando ancora deve partire, è stato immenso in più di qualche partita.
JOSEF DEREANI (Jo) – è sempre li, il ritmo elevato che riesce a tenere alcune volte lo porta ad essere precipitoso ma è una “rogna” per tutti i difensori e molti gol fatti dalla squadra sono merito suo.
STEVE DI GLERIA (Wazza) – gli impegni di lavoro non gli hanno permesso di essere presente spesso agli allenamenti, quindi è stato utilizzato poco. Quando entrava dava subito uno sprint in più al nostro gioco con le sue sgroppate sulla fascia senza far mancare la fase difensiva. Non so dove prendeva il fiato.
MASSIMILIANO DI GLERIA (Pique) – ha voluto essere comunque presente nelle ultime due gare, nonostante gli acciacchi e il lavoro che non gli permette di allenarsi. Ha dato il suo contributo morale con il suo attaccamento e una simpatia che funge da collante per l’intero gruppo.
GIACOMO FABIANI (Gimo) – anche lui non è riuscito ad allenarsi con continuità, la sua presenza in partita è stata molto limitata. Può giocare prima punta o seconda punta con un buon fiuto del gol. Quando è stato utilizzato è riuscito sempre a dare la sua impronta con giocate tecniche e determinate.
EMANUELE FERIGO (Totti) – ha la Velox nel cuore, l’intera settimana la passa in funzione della partita successiva, ha piedi, fantasia e carisma ed è quello che garantisce i tempi di gioco in fase di possesso.
CRISTIAN FERIGO (Bugo) – quest’anno si è speso come allenatore dei portieri, con la disponibilità di subentrare ad Alessio Dereani nel caso ci fosse qualche impedimento. Sempre disponibile e utile per rendere compatto il gruppo.
STEFANO FERIGO (Maneta) – può ricoprire i ruoli destri della difesa sia come centrale che come terzino. Serietà e attaccamento lo contraddistinguono, anche lui aggiunge centimetri alla difesa e la sua esperienza gli dà modo di essere sempre presente sull’azione in fase difensiva.
MARCO GRESSANI (Stuber) – è mio figlio e questo lo penalizza. Salvo rari casi è sempre presente agli allenamenti, però ha pochi minuti di gioco effettivo. Attaccante esterno utilizzato anche come prima punta, la sua dote migliore è la calciata, ha un buon tiro che però non ha mai avuto la possibilità di mettere in mostra.
MARCO MAGGIO (Gaba) – velocità importante, “scorazza” palla al piede in lungo ed in largo per il fronte offensivo. Se realizzasse tutto quello che produce, brucerebbe tutti i record di segnature. Comunque nelle due stagioni disputate ha sempre superato quita 20 gol.
STEFANO MARSILIO (Stippi) – unico non di Paularo, ha voluto fortemente far parte di questa rosa e il suo apporto è stato determinante, segnando gol importanti e sacrificandosi anche in ruoli non propriamente suoi. Sempre presente agli allenamenti ,si è integrato splendidamente nel gruppo.
DANIELE MATIZ (Dani) – è l’elemento che faccio giocare anche con una gamba sola. Un po’ macchinoso, ma ha una tecnica sopraffina e gestisce la linea difensiva come un maestro d’orchestra. Alle volte esagera e si fida troppo di se e allora sono dolori, ma tutto sommato per fortuna questi episodi ultimamente sono diventati quasi trascurabili.
DANIELE MENEAN (Neel) – a vederlo fuori dal campo sembra un tipo mite, timido, quasi timoroso, ma quando entra in campo si trasforma, divewntando grintoso, veloce, tenace e spregiudicato alle volte. Copre la fascia alla massima velocità in maniera continua senza pause e senza tralasciare la fase difensiva, attaccando l’avversario e non facendolo respirare.
STEFANO REPUTIN (Tarapata) – attaccante di razza, si impone fisicamente e mette a disposizione la sua esperienza di giocatore di categoria superiore, come lo è stato, senza però tralasciare la sua mania, la giocata o il gol ad effetto. In questa stagione ha realizzato meno del solito, però ha fatto segnare molto i compagni e a me va bene comunque.
RICCARDO ZOZZOLI (Riki) – prima l’università, poi un infortunio abbastanza serio gli hanno impedito di allenarsi a dovere e quindi le sue presenze da titolare sono state poche; nelle ultime partite è però entrato in forma e la sua presenza si notava. E’ un centrocampista che rompe il gioco avversario alla pari di Davide e Matteo e a differenza di loro costruisce gioco e va a realizzare con inserimenti precisi. Ottimo anche il tiro da fuori.
In conclusione ecco il giudizio della Redazione sull’allenatore.
IVANO GRESSANI – la persona giusta in un ambiente esplosivo come quello di Paularo. Non si è abbattuto nei momenti difficili e non si è esaltato in quelli positivi. Ha cercato, insomma, di trasmettere l’equilibrio necessario, dosando bene le scelte in una rosa importante. Ha mandato in campo giocatori giovani, cercando di responsabilizzarli, ricevendone sempre conferme.