REAL I.C. – OVARESE 4 – 3 (dopo i calci di rigore).
1 – 1 al 90’
REAL I.C.: De Giudici, Zammarchi, Andrea Morassi, Boschetti, Nettis, Agostinis, Stefano Coradazzi, De Crignis, Vidoni, Matiz, Urban (2’st Graziano Morassi). All. A. Ortobelli.
OVARESE: Morocutti, Madrau (13’st Romano), Candotti, Gortan (22’st Nodale), Rupil, Cleva, Pucher (29’st Polonia), Rudi Coradazzi, Gonano, Fruch, Topan. All.: F. D’Andrea.
MARCATORI: 10’st Agostinis, 18’ Fruch (rig,).
ARBITRO: Copetti di Tolmezzo.
NOTE: Espulsi Nettis (18’st per fallo da ultimo uomo) e Agostinis (35’st per proteste).
Iniziamo dalla fine, sparando a raffica la sequenza dei rigori: Coradazzi gol, Matiz fuori, Nodale parato, Boschetti gol, Gonano parato, Graziano Morassi gol, Fruch gol, Ivan De Crignis, gol, Rupil parato. Con tre parate decisive nella sequenza dei tiri dagli 11 metri, Luca De Giudici diventa l’uomo partita. Questo dicono i numeri, questo dice la storia di un match che, come di consuetudine, arriva troppo presto nell’arco della stagione. Le squadre sono pigre, ingolfate dalla preparazione iniziata da non molto e con la ruggine dell’inverno che copre i muscoli e la mente. Però, almeno per il primo tempo, vedendo giocare l’Ovarese non l’avresti detto, perché i ragazzi di Filippo D’Andrea ci davano dentro da matti, Filippo D’Andrea era all’esordio assoluto sulla panchina della prima squadra e se aveva il cuore in tumulto noi non possiamo saperlo. Di certo, la testa era lucida, perché l’Ovarese che aveva disegnato gli era venuta proprio bene. Difesa coperta e concentrata, centrocampo imperniato sul dinamismo di Coradazzi e la solidità di Gortan; fasce presidiate da Pucher e da un Topan davvero frizzante, attacco con Gonano e Fruch pronti a pungere. Il Real appariva un po’ impacciato in difesa, dove Zammarchi, esterno basso, pativa qualche impaccio e davanti Agostinis e Vidoni non lasciavano segni. Ovarese che poco dopo il 10’ vive 45 secondi di fuoco: Gonano con una grande giocata si apre il campo davanti a De Giudici per poi scaricare addosso al portierone biancorosso la sua conclusione. Sulla ribattuta Pucher centra la traversa e subito dopo Candotti dal limite obbliga, su punizione, De Giudici all’intervento in angolo. Poi altre giocate con i crismi della pericolosità ed un pallonetto in corsa di Topan tanto bello quanto sfortunato. Il Real del primo tempo è tutto in un colpo di testa in tuffo di Urban che, liberissimo sul secondo palo, alza la mira. La ripresa è più sottoritmo: ci prova subito Pucher, ma alla prima verticalizzazione il Real passa: Zammarchi (che qualche metro più avanti ha un’efficacia diversa…) disegna un cross di interno per la testa di Agostinis che davvero non può esimersi dalla deviazione area che infila Morocutti. L’Ovarese accusa il colpo ma ha il merito di trovare quasi subito il pareggio: la difesa del Real è mal piazzata e Gonano la buca centralmente, presentandosi solo davanti a De Giudici. Nettis lo abbatte un attimo prima che il ragazzo del ’93 (tenetelo d’occhio questo ragazzone con le scarpe gialle e le stimmate da predestinato: è proprio bravo!) stia per colpire. Rosso da ultimo uomo e Fruch dal dischetto impatta. La partita si innervosice, qualche falletto, Zammarchi e Pucher che si punzecchiano a parole, Agostinis che si fa cacciare, Vidoni che reclama due rigori (ed uno dalla tribuna sembrava solare). Insomma il Real rimane in nove e ci sono 10’ da giocare. L’Ovarese dovrebbe far girare palla e sfruttare gli eventuali buchi fatalmente concessi dall’inferiorità numerica. Ed invece lanci lunghi e palloni filtranti, non esattamente il massimo di fronte ad una squadra che, per necessità, deve chiudersi. D’Andrea dalla panchina si sgola, ma i suoi ragazzi sono stanchi e la lucidità non è quella del primo tempo. I rigori sono un evento ineluttabile e ci si arriva. La sequenza descritta all’inizio certificherà la quinta Supercoppa del Real. Una Supercoppa arrivata non solo per fortuna, ma anche per la capacità che hanno le grandi squadre quando si accorgono che la giornata non è delle migliori ed allora se ne stanno tranquilli. Alla fine Ivan De Crignis, di Ravascletto, va a ritirare la Coppa, intitolata a Rudy De Infanti, giocatore di e del Ravascletto scomparso lo scorso anno. Il sorriso di Ivan è per il papa dello sfortunato giocatore bianco verde e per il fratello Erick. Poi la coppa, alzata su verso l’alto per avvicinarla ancora di più a Rudy. Ha vinto il Real, ma l’Ovarese esce a testa alta e con la consapevolezza di poter disputare una buona stagione.
7 Comments
by ultras imponzo\cadunea
marco nettis non andava espulso…..roberto agostinis si….ciao….e forza real
by Massimo Di Centa
Marco Nettis ha commesso fallo da ultimo uomo e Gonano stava avviandosi verso la porta: espulsione sacrosanta. Per quanto concerne Agostinis, dobbiamo fidarci dell’arbitro: proteste o offese? Conoscendo l’educazione di Roberto propendo per la prima ipotesi. Ciao ultras imponzo/cadunea.
by Gianluca
La solita fortuna del Real!
by MarioGnoccaFromSappada
Secondo me il prossimo anno la vince il Sappada
by rockelcjargnel
@Gianluca sei solo invidioso il Real ha meritato di portarsi a casa la supercoppa perchè è riuscito anche in inferiorità numerica 9 contro 11 a contenere un’ottima Ovarese…aprofitto per fare i complimenti alla squadra avversaria e FORZA REAL!!!
by Gianluca
Invidioso …………. non credo proprio anzi, dico solo che quando si vince ai rigori per l’ennesima volta vuol dire che si è nati sotto la buona stella tutto quà!
by luigino
Volevo solo dire che se l’Ovarese non sbaglia tutti quei gol nel primo tenpo non so come va a finire per i Real… E sempre forza Ovarese!
Comments are closed.