di MASSIMO DI CENTA
Smaltita la delusione per una promozione in Prima categoria sfumata negli ultimi minuti del torneo scorso, Max Brovedani cercherà col suo Paluzza di riprendere il discorso interrotto a un passo dal sogno.
Sempre se si giocherà, non è vero Max?
«Sinceramente la vedo un’ipotesi molto remota. Pensate a quanto sta succedendo nel calcio professionistico, dove ci sarebbero molte più condizione di poter giocare: tamponi, esami e protocolli vari. Ai nostri livelli la situazione è diversa: sono troppi gli ostacoli da dovere superare, non ultimo quello del fatto di essere obbligati, probabilmente, a giocare a porte chiuse. E come si fa? Aldilà dei problemi strettamente logistici, una partita senza pubblico nel Carnico sarebbe di una tristezza unica, senza considerare l’aspetto economico. I mancati incassi del chiosco sarebbero una mazzata su società costrette a fare miracoli coi costi di gestione. Un torneo più breve? Vale lo stesso discorso, anche se sarebbe comunque un piccolo segnale di vita normale che riprende».
Supponiamo che si giochi, ci riproverete ad inserirvi nella lotta promozione?
«Credo che sia molto difficile. Abbiamo perso giocatori importanti: Morassi in porta, Selenati a centrocampo e Zammarchi davanti costituivano la spina dorsale della squadra. Rispetto le scelte dei tre ragazzi, che hanno voluto provare nuove avventure. Sarà davvero dura rimpiazzarli, anche perché siamo una squadra giovane, una di quelle con l’età media più bassa. E con i giovani si sa, non è possibile fare previsioni».
Però a te non dispiace lavorare con i giovani, lo hai spesso sottolineato.
«Uno dei motivi per cui ho deciso di accettare de anni fa la proposta del Paluzza era proprio legato al fatto che si trattava di una squadra giovane. Si può pensare di lavorare in prospettiva e di creare piano piano le premesse di continuità. Non c’è l’assillo del risultato immediato, anche se vincere naturalmente fa sempre piacere e aiuta a crescere».
Chi sono i volti nuovi che vedremo in nerazzurro?
«Due giovani che vengono dal Villa, Alex Fachin ed Emanuele Corva. Poi Igor Matiz dal Timauclulis ed un ragazzo siciliano, Michele Alessandro, a Paluzza per motivi professionali. In Sicilia giocava nei campionati regionali ed è una punta».
Probabilmente, il sistema di gioco ricalcherà quello dello scorso anno.
«Il modulo base sarà il 4-4-2, ma in alcune circostanze proveremo anche il 4-3-3, ferma restando la difesa a 4, che rimane il mio modulo di riferimento».
Cosa pretende la società?
«La delusione per la promozione sfuggita in extremis è ancora grande e tutti noi sappiamo che ripeterci non sarà semplice. Intanto, pensiamo a racimolare punti per un’eventuale salvezza, poi, caso mai, potermo anche penare un pochino più in grande. Anche i dirigenti, comunque, sono d’accordo sul lavoro in prospettiva a medio termine e puntano molto sui giovani, che di questi tempi è forse la via maggiormente percorribile. Creare un gruppo solido, dargli un’identità e provare una crescita generale».
Questo sarà (o dovrebbe essere…) il tuo terzo anno a Paluzza. Come ti trovi da quelle parti?
«Si lavora bene, non ci sono pressioni particolari e la società cerca sempre di organizzare al meglio l’attività. Non abbiamo un grande seguito a livello di paese, ma mi pare di capire che è sempre stato così. Quest’anno poi sono entrati in società due nuovi dirigenti che hanno portato stimoli e nuove idee. C’è bisogno di gente che porti novità ed entusiasmo, insomma».
Le altre interviste con gli allenatori:
25) Massimiliano Martina (Bordano)
24) Claudio Carnelutti (Il Castello)
23) Paolo Di Lena (Cercivento)
22) Alberto Copetti (Viola)
21) Maurizio Romanin – Ardita
20) Gilberto Buzzi – Mobilieri
19) Remo Bergagnin – San Pietro
18) Silvano Agostinis – Ancora
17) Giacomino Radina – Cedarchis
16) Davide Pelli – Folgore
15) Maurizio Talotti – Illegiana
14) Renzo Piller – Sappada
13) Francesco Marini – Real
12) Marco Fabris – Pontebbana
11) Claudio Fortunato – Val Resia
10) Francesco Moser – Timaucleulis
9) Mario Chiementin – Cavazzo
8) Andrea De Franceschi – Ravascletto
7) Massimo Marangoni – Campagnola
6) Maurizio Colosetti – Verzegnis
5) Sandro Beorchia – Ovarese
4) Cristian Gobbi – Arta Terme
3) Adriano Ortobelli – Villa
2) Franco Romano – Lauco
1) Giuliano De Conti – Comeglians