Sul futuro del Carnico 2020 il Messaggero Veneto di oggi ha ospitato l’intervento di Flavia Danelutti.
Ascoltata da Renato Damiani, la vicepresidente della FIGC regionale ha spiegato di aver condotto un’indagine tra i presidenti delle società, per capire le singole situazioni e ascolrae eventuali soluzioni alternative. «Sono stati contatti umanamente toccanti – afferma Danelutti -, in quanto quasi tutti hanno chiesto chiarimenti e riposte di una certa consistenza e decisionalità. La grande maggioranza ha espresso forti dubbi che la stagione possa iniziare, in quanto i primi a essere eventualmente perseguibili a livello di responsabilità, viste le attuali disposizioni legislative, sarebbero proprio i presidenti. Considerando che la gran parte di essi assume l’incarico esclusivamente per grande passione e dedizione verso i colori sociali, la volontà di prendersi carico di tali incombenze diventa un peso insostenibile».
Quasi la metà delle società ha poi evidenziato il problema delle visite mediche non ancora effettuate per la chiusura dei centri abilitati: «Senza queste autorizzazioni non si possono iniziare nemmeno gli allenamenti, di conseguenza i tempi si allungherebbero – dice la Danelutti -. Da ricordare, inoltre, che per questioni assicurative la stagione del Carnico deve chiudersi entro il 31 ottobre».