di MASSIMO DI CENTA
L’Illegiana perde probabilmente il suo più grande tifoso: nel silenzio che in questo periodo sembra avvolgere tutto il Carnico, se n’è andato, nei giorni scorsi, Giovanni Contin, detto “Gandi” (scritto così, come si dice, semplice semplice, proprio come lui).
Nome e soprannome, magari, al primo impatto, non diranno nulla, poi, guardando la foto capisci chi era. Uno di quelli che vedevi in giro e dicevi “Illegiana”.
Era davvero forte il legame di Giovanni con i neroverdi. Classe 1934, dopo tanti anni passati in giro per il mondo per lavoro, agli inizi degli anni Ottanta era tornato nella sua Illegio, diventando il sostenitore più accanito dei “boitos”. No, non dovevate chiedergli di essere obiettivo, perché i veri tifosi non lo saranno mai. Per lui c’erano, in media, 5 o 6 rigori a partita non fischiati per l’Illegiana e quindi ogni eventuale sconfitta aveva sempre un colpevole: l’arbitro.
Tutto questo, però, espresso senza mai polemiche ed eccessi, violenza o arroganza. Insomma, se uno viene soprannominato “Gandi”, un motivo ci sarà…
L’Illegiana perde un’altra figura storica, ma il suo ricordo rimarrà sempre vivo dalle parti di “Pradelat” e al prossimo rigore che poteva esserci e non sarà invece fischiato, il pensiero non potrà che andare a lui.