di MASSIMO RADINA
Ci sono persone che ti resteranno inevitabilmente dentro. Per sempre. E a Paularo tanti oggi versano una lacrima per Secondo, perché se ne va uno che ha fatto parte della tua vita, della tua crescita. Per tanti bambini diventati giocatori di quella Velox da lui amata dedicandogli la vita. E tanti, certamente più del sottoscritto, sono cresciuti con lui condividendo campo e vita. Ha fatto in tempo a vivere un’ultima Velox orgogliosamente paularina, che ha vinto coi suoi ragazzi. Che poi era quella che contava per lui. Poi il calcio si è fermato ed ora che nemmeno i bambini possono giocare viene in mente lui. Secondo è stato il primo maestro per tutti. Il primo a parlarti di pallone, a farti sorridere, il primo a riprenderti con la sua vociona piena e inconfondibile, forte come era forte lui. Nel calcio col quale siamo cresciuti noi, dirigenti come Secondo erano veri punti di riferimento. La Velox ha perso un amico e un simbolo e tutti quei bambini cresciuti con lui, ognuno col proprio ricordo e il proprio vissuto, si porterà dentro qualcosa. Perché persone come Secondo riescono senza dubbio in questo. Riescono a restarti dentro.
(nella foto d’epoca tratta dal suo profilo Facebook, Secondo Marscia, in alto a destra, con i giovani calciatori della Velox)