La stagione potrebbe partire a metà giugno

di MASSIMO DI CENTA

È un Ermes Canciani moderatamente ottimista quello che ha accettato di rispondere alle nostre domande sulla possibile ripartenza del Carnico.

«La speranza di giocare il campionato c’è – afferma il presidente della LND regionale –, ma è chiaro che bisogna sempre fare i conti con la situazione sanitaria. Il prossimo passaggio nella cosiddetta zona gialla, l’effetto dei vaccini e un calo fisiologico stagionale del virus, autorizzano ad essere moderatamente fiduciosi, ma, ripeto, aspettiamo conferme giornaliere sulla situazione dei contagi».

Sono previsti riunioni per valutare il da farsi?
«Ci sarà un incontro lunedì 26 e nel successivo Consiglio di Lega di giovedì 29 verranno ratificate le decisioni che andremo ad assumere. Nel frattempo non siamo stati con le mani in mano e abbiamo cercato di vedere quali sono le priorità. Il format del campionato sarà quello comunicato alle società nella riunione di fine febbraio a Tolmezzo».

A questo punto appare chiaro che la ventilata ipotesi di metà maggio come data di partenza non possa essere rispettata, vero?
«Chiaramente. Bisogna dare tempo alle società di organizzarsi con le visite mediche e tutte le altre incombenze di inizio stagione. Se la situazione pandemica subirà un ridimensionamento significativo, si potrà partire da metà giugno e per questo stiamo lavorando sui calendari, lasciando la possibilità alle squadre di una preparazione sufficientemente adeguata».

Quindi, in previsione, dovrà esserci per forza un altro incontro con le società del Carnico?
«Sì, stiamo organizzando un evento a Tolmezzo che preveda anche la partecipazione delle istituzioni politiche e sportive locali. Inoltre, abbiamo preso contatti con le strutture sanitarie della zona e con l’associazione dei medici sportivi per ottimizzare lo svolgimento delle visite mediche. La partecipazione di personaggi della politica è importante: in questi mesi abbiamo lavorato molto per far capire l’importanza del Campionato Carnico sul territorio, un’importanza che va aldilà del semplice fatto sportivo, ma investe anche aspetti di natura sociale ed economica».

E sul discorso di eventuali aiuti economici e formule di condivisione delle responsabilità tra la Federazione ed i presidenti, cosa può dirci?
«Questa è l’aspetto sul quale stiamo maggiormente lavorando, perché è nostra intenzione che il Carnico sia il primo evento ufficiale nazionale a ripartire. C’è anche il progetto di portare in Carnia, nel mese di agosto, qualche protagonista delle finali nazionale di beach soccer che si svolgerà ad agosto a Lignano, in modo da poter dare ancor più visibilità ad un evento particolare e unico quale è il nostro campionato».

 

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