Rigori d’oro, il Real vola da Resia a Ovaro

ARTA TERME – REAL I.C. 4-6 dcr

(2-2 dopo i tempi regolamentari)

GOL: pt 15′ Lupieri, 18′ Mori (rig.), 23′ Granzotti (rig.); 25′ Mori (rig.).
Sequenza rigori: Veritti gol, Belgrado parato, Pepe traversa, C.Bellina gol, Mori gol, Granzotti parato, D.Mentil gol, Puntel gol, Concina gol.
ARTA TERME: Somma, Cristian Bellina, Polettini, Puntel, Farinati, Ferraiuolo (8’st Solari), Belgrado, Granzotti, Candoni (29’st Caroli), Simone Mentil, Lupieri (24’pt Candotti). All. Cristian Gobbi.
REAL I. C. : Simon Concina, Madrau, Mattia Bellina (20’st Veritti), Bertolini, Tormo (49’st Collinassi), Mori, Mazzolini (34’st Pepe), Scarsini, Bonfiglioli, Selenati (26’st Martini), Nassimbeni (11’st Daniel Mentil). All. Francesco Marini.
ARBITRO : Della Siega di Tolmezzo (Vuerich di Tolmezzo – Truisi di Tolmezzo).
NOTE: espulsi al 6’st Marini per proteste e al 15’st Madrau per gioco falloso. Ammoniti Mori, Bertolini, Tormo e C.Bellina. Recupero 2′ + 5′. 

di BRUNO TAVOSANIS

RESIA Mentre ad Ampezzo i Mobilieri stavano già festeggiando l’approdo alla finale, nello splendido scenario della Val Resia Arta e Real si giocavano dal dischetto la possibilità di sfidare i sutriesi domenica prossima ad Ovaro. Decide un protagonista non del tutto atteso, perlomeno nel ruolo di rigorista, visto che a siglare la rete decisiva è il portiere del Real Simon Concina, che in precedenza aveva parato i tiri dei due simboli dell’Arta, Belgrado e Granzotti, ma soprattutto al 5′ di recupero aveva salvato non si sa come sul colpo di testa ravvicinato di Daniel Mentil, ultimo di tanti episodi che hanno fatto discutere in una partita non particolarmente bella, anche perché ovviamente molto sentita e per il nervosismo che con il passare dei minuti è cresciuto per i rigori assegnati (3), le espulsioni (il mister Marini e Madrau del Real) e alcune decisioni arbitrali che hanno fatto arrabbiare entrambe le squadre. Nel caso specifico dell’azione al 95′, secondo l’Arta la palla era entrata completamente prima dell’intervento del portiere del Real, mentre in casa biancorossa nessuno si dice in grado di giudicare, compreso Simon Concina. C’era la diretta video su Radio Studio Nord, ma a queste latitudini la Goal Line Technology non è ancora arrivata per offrire una certezza assoluta. Alla fine chiaramente l’Arta può recriminare per: essere stata due volte in vantaggio; un gol annullato per fuorigioco a Belgrado; aver incassato il pari mentre si trovava in superiorità numerica, non riuscendo nemmeno successivamente ad approfittarne, senza dimenticare che il portiere Somma non ha dovuto compiere interventi particolarmente impegnativi. 

Il miglior quarto della partita è stato il primo, con il colpo di testa di Granzotti fuori di un nulla all’11’ cui è seguita la rete termale firmata da Lupieri con una conclusione defilata dalla destra che si insacca sul secondo palo; peraltro il numero 11 termale sarà costretto ad uscire pochi minuti dopo per infortunio. Al 18′ Nassimbeni finisce giù in area e Mori trasforma il conseguente rigore. Passano 5′ e questa volta il penalty è per l’Arta dopo una caduta di Polettini nel contrasto con Nassimbeni, con Granzotti che dal dischetto non sbaglia. Un contropiede del Real concluso con un tiro alto di Scarsini è la sola altra occasione da segnalare nella prima frazione. La ripresa si apre con il pallonetto vincente di Belgrado ma il numero 7 di Gobbi secondo la terna era partito in posizione irregolare. Il Real al 7′ protesta per un tocco di mano in area di Farinati e al 15′ resta in 10 per l’espulsione diretta di Madrau, reo di un fallo su Puntel per il quale probabilmente un giallo sarebbe stato sufficiente. Marini da fuori rete fa entrare Veritti per Bellina, non potendo certo difendere una sconfitta anche con l’uomo in meno e al 25′ arriva il terzo rigore di giornata per un fallo di Solari su Daniel Mentil, con Mori che si conferma una sentenza dal dischetto. Al 39′ Belgrado salta ottimamente due avversari ma poi spara alto. Si arriva così all’episodio del 50′ e ai rigori, che consentono ai giocatori del Real, dopo aver sommerso Simon Concina (vedi foto), di cantare nuovamente la canzone simbolo “Gli anni d’oro”.

In conclusione applausi per tutti, compreso il Val Resia, che ha ottimamente organizzato l’evento, dimostrando di meritare la possibilità di ospitare partite così importanti anche in futuro. E pazienza se si deve fare qualche chilometro in più, ne vale sicuramente la pena.

CLICCA QUI PER LA SEQUENZA DEI RIGORI

CLICCA QUI PER RIVEDERE LA DIRETTA DELLE DUE SEMIFINALI

CLICCA QUI PER LA CRONACA DI VIOLA-MOBILIERI

 

 

Subtitle

Per la tua pubblicità

Some description text for this item

Subtitle

Instagram

Some description text for this item

Subtitle

TECHNICAL PARTNER

Some description text for this item