VIOLA – MOBILIERI 1-4
GOL: pt 9’ Ferataj, 20’ Micelli, 50’ Ermano; st 22’ Micelli, 31’ Guariniello.
VIOLA. Angeli, Lepore (27’st Artico), Minardis, Zoia, Pellizzari, Pugnetti, Lazzara (11’st Rotter), Gallizia (44’st Roccasalva), Ferataj, Macuglia (36’st Cappellari), Puppini (41’ st Squecco). A disposizione: Buttolo, Messina, Tolazzi e Sgobino. All. A. Copetti.
MOBILIERI. Di Vora, Costantinis (27’ pt Ermano), Candussio, Concina (44’ pt Gabriele Straulino), Davide Marsilio, De Agostini, D’Andrea, Valle (27’ st Fior), Micelli, Michele Straulino (36’ st Christian Marsilio), Guariniello (32’st Selenati). A disposizione: Simone Morassi, Andrea Morassi, Di Lena e Del Linz. All. G. Buzzi.
ARBITRO: Strazimiri di Udine (Zandegiacomo di Udine – Grossutti di Udine).
NOTE: espulso Zoia al 33’ st per gioco violento. Ammoniti Lazzara, Candussio, Guariniello e Michele Straulino.
di MASSIMO DI CENTA
AMPEZZO Pronostico rispettato, alla fine, con i Mobilieri che superano la Viola ed approdano in finale di Coppa, dove troveranno il Real. Ma il punteggio finale non deve far pensare ad una passeggiata, perché la Viola esce dal campo a testa alta e per quasi un’ora se l’è giocata alla pari contro i più quotati avversari. Fino a che hanno avuto la gamba e il fiato i ragazzi di Copetti hanno irretito i gialloblu, poi, alla lunga, è uscita la maggiore caratura tecnica dei “maggiolini” bravi a superare qualche piccolo passaggio a vuoto.
Parte bene la Viola che in dieci minuti ha prima un paio di occasione e alla terza va in gol, con Ferataj che si avventa su un rilancio dal centrocampo e di testa con un dosato pallonetto supera Di Vora che non è stato pronto a capire la situazione uscendo in colpevole ritardo. Gli stenti del quartetto arretrato dei Mobilieri (soprattutto sul versante destro dove Costantinis ha denotato qualche impaccio), insomma, hanno penalizzato la partenza della formazione di Buzzi, che comunque è riuscita quasi subito a rimediare lo svantaggio con Micelli, che siè praticamente costruito da solo la rete del pareggio, recuperando palla sull’out di sinistra prima di liberarsi di un paio di difensori per accentrarsi e superare Angeli con una conclusione non potente ma estremamente precisa sul primo palo.
A quel punto Buzzi ha fatto entrare Ermano per Costantinis, garantendo maggiore copertura da quella parte. Sul finire di frazione, poi, l’infortuni di Concina ha costretto il tecnico ha far entrare sul terreno di gioco Gabriele Straulino e passando ad una difesa a tre, maggiormente protetta dal centrocampo. Ermano stesso, poi, non si è accontentato di rassodare la difesa ma si è tolto la soddisfazione di siglare il go del vantaggio all’ultimo secondo del primo tempo, quando è intervenuto sotto misura da centro area per fulminare Angeli su un traversone proveniente dalla sinistra. Si pensava che quel gol, subito un attimo prima della pausa, potesse rappresentare una mazzata per la Viola, che invece al rientro dopo l’intervallo ha provato a raddrizzare le sorti dell’incontro. Ma ha trovato sulla sua strada un grande Di Vora, superlativo, in ben due circostanze, ad intervenire prima in uscita bassa e poi su un tiro diretto all’incrocio, facendosi così perdonare l’incertezza in occasione del gol di Ferataj.
Sono stati gli ultimi due sussulti della Viola, prima che la formazione di Cavazzo, subisse il terzo gol per opera di Micelli (praticamente una sentenza, quest’anno) e poi il quarto, con Guariniello che si inventato i gol del poker con un’azione personale conclusa con un tiro che prima ha carambolato sul palo e poi si è adagiata in fondo al sacco. A quel punto il match era già passato agli archivi, con la Viola rimasta in dieci per l’espulsione di Zoia che ha macchiato la sua ottima prestazione con un fallo di frustrazione su Michele Straulino. Al fischio finale dell’ottimo Strazimiri, la delusione dei ragazzi di Copetti e la soddisfazione di quelli di Buzzi per la finale raggiunta.
Nei Mobilieri, ottima prova di Ermano, la concretezza di De Agostini i guizzi di Micelli (papà Stefano in tribuna rivivrà attraverso il figlio le emozioni di una finale di Coppa che lui risolse con un gol qualche anno fa …) e Guariniello. Nella Viola, da rimarcare la prova di Ferataj, la presenza tattica di Zoia e qualche buona giocata di Puppini. Copetti insomma può essere soddisfatto del suo lavoro, dall’altra parte, Buzzi chiede a suoi l’ultimo sforzo e la saldezza mentale per andare ad affrontare una finale da favoriti.
Ottima il comportamento dell’Ampezzo, che ha saputo gestire l’evento con grande capacità organizzativa.
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(foto di Alberto Cella)