Per i Mobilieri resta ancora aperta la ferita del 2018 a Cercivento

di LORENZO MORO

La vittoria del Real nella finale della Coppa Carnia 2021 sancisce l’ennesima delusione per i Mobilieri. Eppure, questa volta ci erano andati vicini, vicinissimi. Il Real ha saputo resistere ai colpi dei gialloblu, cogliendo le occasioni migliori per poter punire la formazione allenata da mister Buzzi, che ha annunciato le sue dimissioni. Non è un caso che questa vittoria coincida con la prima esperienza sulla panchina del Real da parte di mister Marini, a denotarne ancora una volta le grandi abilità di tecnico. Non è un caso che essa coincida con il ritorno in maglia biancorossa di Diego Scarsini, autore di un bellissimo gol. E non è di certo un caso che il Real sia arrivato in finale dopo aver lottato in ogni partita durante tutta la stagione.

I Mobilieri hanno fatto un cammino quasi perfetto, sconfiggendo sul campo anche il Cavazzo, quel “nemico” che da tante stagioni si frappone tra loro e la vittoria di un titolo. Dopo la sconfitta di domenica, c’è da chiedersi se fosse veramente il Cavazzo il vero nemico, l’ultimo ostacolo da superare. I primi segnali erano giunti dal primo tempo della semifinale giocata contro la Viola, con una difficoltà iniziale che aveva sicuramente fatto riflettere. I Mobilieri non si erano mai trovati in tali situazioni durante il corso della Coppa, riuscendo quasi sempre a battere in scioltezza i propri avversari e mai soffrendo veramente. 

La ferita che si era aperta a Cercivento con quel famoso pareggio all’ultima giornata costato lo scudetto 2018 (arrivò la domenica successiva la sconfitta nello spareggio con il Cavazzo), per certi versi non si è ancora rimariginata. Questa volta sembrava diverso e la disperazione a fine partita di Samuel Micelli ne è un segnale ben chiaro.

Micelli, ecco, un giocatore come lui non si vedeva a Sutrio da tanto tempo, un giocatore che anche nella finale di Ovaro sembrava poter essere letale in ogni occasione. Il suo gol, l’ennesimo di una stagione fenomenale, è riuscito a tenere a galla i Mobilieri fino ai tempi supplementari.

Da qui devono ripartire i Mobilieri, da qui devono cercare di cogliere gli errori commessi e migliorarsi. A fine gara le parole di Simone Concina sono chiare, ovvero “si cresce da queste sconfitte”: parole di un leader che dopo la sconfitta ha saputo comunque prendere per mano i propri compagni nel tentativo di rincuorarli per poi prendere il meritato applauso dei sostenitori presenti in Spin.

Il calcio sa essere spietato e questa finale lo ha dimostrato nuovamente, con un Real capace di aggiungere un altro trofeo alla bacheca già ben fornita. Un titolo, quello della Coppa Carnia, che mancava loro dal 2012.

Se questi sono i presupposti, l’auspicio è che il campionato 2022 possa partire con lo stesso entusiasmo che ha caratterizzato il corso di questa Coppa, ridimensionata per i motivi che ben conosciamo.

(nella foto di Alberto Cella, Bertolini contrasta Micelli durante la finale)

 

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